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Chris Froome alla Israel Start-Up Nation
Testo
<blockquote data-quote="lap74" data-source="post: 6707316" data-attributes="member: 9520"><p>L’imparagonabilità o l’inverosimilità!?</p><p></p><p>Quello che ho condiviso é un articolo giornalistico e come tale va considerato se poi sotto c’è un indagine o meno, seria o meno seria, questo non lo possiamo sapere.</p><p>Io non mi stancherò mai di sottolineare che le prestazione dei corridori inglesi (non solo ciclisti e non solo Froome) Negli ultimi 10/12 anni sono migliorate in modo abbastanza anomalo, il che può voler dire nulla o tutto. Sicuramente qualcuno mi verrà a raccontare che la federazione ha investito parecchi soldi ma per me questo non è sufficiente a giustificare questa ascesa poderosa.</p><p>Negli anni ‘80-‘90 erano in un ciclismo diverso ( meno tourcentrico)erano gli italiani i corridori da battere, il tempo ci ha detto il perché, non era la tradizione che contava ma quanto il fatto che un professore Di Ferrara aveva scoperto e saputo utilizzare prima degli altri una sostanza che garantiva un consistente vantaggio competitivo.</p><p> Corsi e ricorsi, come fate ad escludere che 10/15 anni fa qualche professore Inglese non abbia inventato una “nuova epo” (Che poi non è detto che sia solo una) che permette ai corridori di avere un vantaggio paragonabile a quello che garantiva l’Epo tradizionale. E magari quella sostanza l’abbiano iniziata a sperimentare intorno alla fine del primo decennio degli anni duemila su corridori semi sconosciuti di dubbio avvenire per vedere che effetto facesse?</p><p></p><p>Come fate a mettere le mani sul fuoco su qualsiasi corridore dopo quello che abbiamo visto negli ultimi 30 anni nel nostro sport? Un po’ di sano scetticismo magari......</p><p>Io la mano sul fuoco non la metterei nemmeno sul mio compagno di squadra amatore mezza tacca che conosco da 20 anni!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lap74, post: 6707316, member: 9520"] L’imparagonabilità o l’inverosimilità!? Quello che ho condiviso é un articolo giornalistico e come tale va considerato se poi sotto c’è un indagine o meno, seria o meno seria, questo non lo possiamo sapere. Io non mi stancherò mai di sottolineare che le prestazione dei corridori inglesi (non solo ciclisti e non solo Froome) Negli ultimi 10/12 anni sono migliorate in modo abbastanza anomalo, il che può voler dire nulla o tutto. Sicuramente qualcuno mi verrà a raccontare che la federazione ha investito parecchi soldi ma per me questo non è sufficiente a giustificare questa ascesa poderosa. Negli anni ‘80-‘90 erano in un ciclismo diverso ( meno tourcentrico)erano gli italiani i corridori da battere, il tempo ci ha detto il perché, non era la tradizione che contava ma quanto il fatto che un professore Di Ferrara aveva scoperto e saputo utilizzare prima degli altri una sostanza che garantiva un consistente vantaggio competitivo. Corsi e ricorsi, come fate ad escludere che 10/15 anni fa qualche professore Inglese non abbia inventato una “nuova epo” (Che poi non è detto che sia solo una) che permette ai corridori di avere un vantaggio paragonabile a quello che garantiva l’Epo tradizionale. E magari quella sostanza l’abbiano iniziata a sperimentare intorno alla fine del primo decennio degli anni duemila su corridori semi sconosciuti di dubbio avvenire per vedere che effetto facesse? Come fate a mettere le mani sul fuoco su qualsiasi corridore dopo quello che abbiamo visto negli ultimi 30 anni nel nostro sport? Un po’ di sano scetticismo magari...... Io la mano sul fuoco non la metterei nemmeno sul mio compagno di squadra amatore mezza tacca che conosco da 20 anni! [/QUOTE]
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