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Testo: <blockquote data-quote="Tristano" data-source="post: 3358878" data-attributes="member: 15583">Io ho 45 anni e prima della FA prendevo betabloccanti dall'età di 29 per controllare l'ipertensione.Il betabloccante non è un farmaco antiaritmico (cioè un farmaco che previene o blocca una aritmia) ma un farmaco per il controllo della frequenza. E nel caso di fibrillazione può in alcuni casi anche essere controproducente: ad esempio, nel mio caso il betabloccante mi manteneva basse le pulsazioni anche quando ero in fibrillazione con il risultato che io non me ne accorgevo perchè non avvertivo alcun sintomo. Poi un giorno ho interrotto l'assunzione del betabloccante a causa di un altro suo effetto collaterale (il mal di gambe durante la camminata dovuto alla vasocostrizione) ed ho scoperto di essere fibrillante. Praticamente il cardiologo mi ha detto che c'è la possibilità che io fossi fibrillante da anni senza saperlo perchè il betabloccante copriva tutti i sintomi (ma non evitava la fibrillazione).Da allora prendo un antiaritmico (il propafenone), un ACE inibitore per la pressione e, solo quando sono in fibrillazione, un betabloccante per evitare che la frequenza cardiaca vada alle stelle.Comunque lungi da me l'idea di consigliarti qualsiasi cosa sui betabloccanti: nel mio caso sono stati problematici ma se il tuo medico curante ha deciso di prescriverteli sicuramente avrà le sue buone ragioni. Se hai qualche dubbio parlane con lui.P.S.: a proposito. Occhio a sospendere un betabloccante improvvisamente. I betabloccanti vanno sempre interrotti gradualmente perchè se vengono interrotti bruscamente possono dar luogo a fenomeni di renbouncing anche gravi. Soprattutto se si prendono da anni.</blockquote>

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