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<blockquote data-quote="bradipus" data-source="post: 7386464" data-attributes="member: 17208"><p>Sul Tour, spenderei due parole anche per Kasia Niewiadoma, che porta a casa un bel terzo posto con l'unico attacco alle donne di classifica.</p><p>Ha avuto coraggio ed è stata premiata, anche con la maglia a pois; è una ragazza che vince poco, ma è sempre lì a giocarsela con le prime, brava.</p><p></p><p>Brava anche Juliette Labous, che dopo aver perso del tempo in una delle prime tappe non si è persa d'animo ed è riuscita a risalire la classifica; è anche stata l'unica a provare a scuotere il gruppo delle migliori nella tappa del Tourmalet. Una conferma dopo il podio al Giro.</p><p></p><p>In chiave azzurra, sfighe di ELB a parte, solo tanta delusione, con un Tour che non rende giustizia al nostro secondo posto nel ranking per nazioni. Quello che mi è spiaciuto in particolare, è non aver mai visto una delle nostre ragazze in una delle tante fughe che ci sono state nelle prime sei tappe, con la lodevole eccezione di Alice Maria Arzuffi nella frazione di Rodez.</p><p>Un po' troppi ritiri, secondo me giustificabili solo quelli di ELB, e di Maria Giulia Confalonieri (che ha avuto coraggio a riprendere dopo la bruttissima caduta nella stessa tappa di Rodez).</p><p></p><p>SD Worx mostruosa, ma lo si sapeva; sarà interessante vedere come gestiranno le personalità top di Vollering, Kopecky, Wiebes e Reusser, con le emergenti Vas, Fisher-Black e Schreiber. Certo che, con uno squadrone così, per le ragazze delle altre squadre sarà durissima.</p><p>Bene anche la Canyon, non solo Niewiadoma ma anche con un'ottima Bauernfeind; potrebbe essere in futuro la anti-SD, considerando che in squadra hanno anche Dygert, Chabbey, Skalniak-Sojka (più volte in fuga al TdF) e la giovane Niedermaier, sfortunata protagonista al Giro.</p><p></p><p>Delusione Annemiek, ma prima o poi doveva succedere; ci ha comunque provato, ed a questo punto non credo che ritornerà sulla sua decisione di smettere a fine stagione. Una come lei non può certo accontentarsi di piazzamenti, meglio chiuderla qui con le due vittorie 'pesanti' di Vuelta e Giro.</p><p>Nota triste per Marianne Vos, comunque encomiabile nel provarci, che si ritira sul Tourmalet; anche per lei il tempo scorre inesorabile (trentasei primavere), e questa stagione forse sancisce il declino definitivo della più grande di sempre, declino che si era già percepito in inverno nelle gare di ciclocross (sintomatico il suo pianto durante la gara per il titolo nazionale). Spero mi smentisca.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="bradipus, post: 7386464, member: 17208"] Sul Tour, spenderei due parole anche per Kasia Niewiadoma, che porta a casa un bel terzo posto con l'unico attacco alle donne di classifica. Ha avuto coraggio ed è stata premiata, anche con la maglia a pois; è una ragazza che vince poco, ma è sempre lì a giocarsela con le prime, brava. Brava anche Juliette Labous, che dopo aver perso del tempo in una delle prime tappe non si è persa d'animo ed è riuscita a risalire la classifica; è anche stata l'unica a provare a scuotere il gruppo delle migliori nella tappa del Tourmalet. Una conferma dopo il podio al Giro. In chiave azzurra, sfighe di ELB a parte, solo tanta delusione, con un Tour che non rende giustizia al nostro secondo posto nel ranking per nazioni. Quello che mi è spiaciuto in particolare, è non aver mai visto una delle nostre ragazze in una delle tante fughe che ci sono state nelle prime sei tappe, con la lodevole eccezione di Alice Maria Arzuffi nella frazione di Rodez. Un po' troppi ritiri, secondo me giustificabili solo quelli di ELB, e di Maria Giulia Confalonieri (che ha avuto coraggio a riprendere dopo la bruttissima caduta nella stessa tappa di Rodez). SD Worx mostruosa, ma lo si sapeva; sarà interessante vedere come gestiranno le personalità top di Vollering, Kopecky, Wiebes e Reusser, con le emergenti Vas, Fisher-Black e Schreiber. Certo che, con uno squadrone così, per le ragazze delle altre squadre sarà durissima. Bene anche la Canyon, non solo Niewiadoma ma anche con un'ottima Bauernfeind; potrebbe essere in futuro la anti-SD, considerando che in squadra hanno anche Dygert, Chabbey, Skalniak-Sojka (più volte in fuga al TdF) e la giovane Niedermaier, sfortunata protagonista al Giro. Delusione Annemiek, ma prima o poi doveva succedere; ci ha comunque provato, ed a questo punto non credo che ritornerà sulla sua decisione di smettere a fine stagione. Una come lei non può certo accontentarsi di piazzamenti, meglio chiuderla qui con le due vittorie 'pesanti' di Vuelta e Giro. Nota triste per Marianne Vos, comunque encomiabile nel provarci, che si ritira sul Tourmalet; anche per lei il tempo scorre inesorabile (trentasei primavere), e questa stagione forse sancisce il declino definitivo della più grande di sempre, declino che si era già percepito in inverno nelle gare di ciclocross (sintomatico il suo pianto durante la gara per il titolo nazionale). Spero mi smentisca. [/QUOTE]
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