Ciclisti over 50 (vol.3)

bikernat

Maglia Iridata
8 Luglio 2013
14.659
18.908
Napoli
Visita sito
Bici
BDC Wilier GTR Team / Zero9 - MTB Wilier 409XB
  • Mi piace
Reactions: fabiopon

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
29.269
21.381
.
Visita sito
Bici
mia
no...
ma te invece perchè non accetti quando si tratta che hai toppato
Ma perchè non dovrei accettare se avessi toppato :roll: quella foto è fatta al volo senza nemmeno fermarmi e solo perchè era un quarto d'ora che vedevo tutto quel ben di dio e mi è venuto in mente cosa aveva scritto @FlavioB.. quindi mi è venuta la battutaccia ma dovevo avere l'elemento attraverso una foto (che in verità avrei dovuto fare 10 mt prima dov'era la concentrazione del ben di dio che la foto doveva rappresentare e così è stato)
L'ho anche scritto ieri che io di foto non sono appassionato e non vado certo in cerca dello scatto come fai tu che oltretutto sei attrezzato e qualche nozione l'hai.
 
  • Mi piace
Reactions: FlavioB

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
12.462
6.671
Visita sito
Bici
Agente Bike
L’autogiro è un aeromobile molto particolare, uno dei più maneggevoli che sia mai stato progettato, certamente il più sicuro e affidabile velivolo costruito sino ad oggi. Il suo sostentamento è garantito da un'ala rotante priva di trasmissione di potenza (in autorotazione) e il cui avanzamento è dato dall’elica azionata dal motore.

L’autogiro nasce nel 1919 grazie all’ingegnere ed imprenditore spagnolo Juan de la Cierva y Codorníu. Quello che l’ingegnere cercava era un nuovo apparecchio diverso da tutti gli altri, rivoluzionario: un velivolo che non stallasse mai. Nel suo progetto, la novità è il rotore in autorotazione costante, sempre in movimento indipendentemente dalla velocità del mezzo. Il primo volo ufficiale dell’autogiro avviene il 23 Gennaio 1923. Il nemico numero uno degli aviatori è sconfitto. Prima di Juan de La Cierva i progetti di velivoli dotati di rotore fallivano a causa del momento di rollio (in parole povere della tendenza a ribaltarsi) che si verificava immancabilmente quando il velivolo cominciava a muoversi avanzando. Il cuore del problema era dovuto alla dissimmetria di portanza (aumento di portanza della pala avanzante e la riduzione di portanza della pala retrocedente). Il rotore articolato di La Cierva, con pale incernierate e quindi con possibilità di flappeggio, compensava finalmente gli effetti della dissimmetria di portanza aprendo le porte ai progetti ad ala rotante.​

 
  • Mi piace
Reactions: golias

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
29.269
21.381
.
Visita sito
Bici
mia
L’autogiro è un aeromobile molto particolare, uno dei più maneggevoli che sia mai stato progettato, certamente il più sicuro e affidabile velivolo costruito sino ad oggi. Il suo sostentamento è garantito da un'ala rotante priva di trasmissione di potenza (in autorotazione) e il cui avanzamento è dato dall’elica azionata dal motore.

L’autogiro nasce nel 1919 grazie all’ingegnere ed imprenditore spagnolo Juan de la Cierva y Codorníu. Quello che l’ingegnere cercava era un nuovo apparecchio diverso da tutti gli altri, rivoluzionario: un velivolo che non stallasse mai. Nel suo progetto, la novità è il rotore in autorotazione costante, sempre in movimento indipendentemente dalla velocità del mezzo. Il primo volo ufficiale dell’autogiro avviene il 23 Gennaio 1923. Il nemico numero uno degli aviatori è sconfitto. Prima di Juan de La Cierva i progetti di velivoli dotati di rotore fallivano a causa del momento di rollio (in parole povere della tendenza a ribaltarsi) che si verificava immancabilmente quando il velivolo cominciava a muoversi avanzando. Il cuore del problema era dovuto alla dissimmetria di portanza (aumento di portanza della pala avanzante e la riduzione di portanza della pala retrocedente). Il rotore articolato di La Cierva, con pale incernierate e quindi con possibilità di flappeggio, compensava finalmente gli effetti della dissimmetria di portanza aprendo le porte ai progetti ad ala rotante.​

Se ho capito bene in pratica l'ala rotante lo alza da terra ma per avanzare (spostamento in volo) è l'elica che lo spinge.. chiaramente semplificando da parte di chi ignora molte tematiche del volo.
 

SoftMachine

Maglia Iridata
10 Ottobre 2010
12.462
6.671
Visita sito
Bici
Agente Bike
Se ho capito bene in pratica l'ala rotante lo alza da terra ma per avanzare (spostamento in volo) è l'elica che lo spinge.. chiaramente semplificando da parte di chi ignora molte tematiche del volo.

Autogiro ed elicottero sono due macchine affascinanti. Entrambi possiedono un’ala rotante grazie alla quale possono generare la forza di sostentamento necessaria al volo. Questa caratteristica, che incide notevolmente sulla loro fisionomia, porta spesso a confondere l’osservatore profano, rendendone difficile la distinzione. Le due macchine sono accomunate dalla presenza del rotore, ma sono caratterizzate da differenze concettuali esistenti tra il rotore dell’autogiro e quello dell’elicottero (che talvolta si contrappongono diametralmente).​

Sono, infatti, diverse le forze aerodinamiche, gli stress, gli angoli d’incidenza e i gradi di libertà presenti, oltre alle conseguenti prestazioni di volo. Il sostentamento dell’autogiro avviene in regime di autotrazione dovuto al flusso d’aria generato dall’avanzamento del mezzo che investe il disco rotore, attraversandolo dal basso verso l’alto. La libertà di movimento che possiede la testa del rotore (e conseguentemente il disco rotore) lungo l’asse trasversale consente il corretto attraversamento del disco da parte del flusso aerodinamico in tutte le condizioni di volo del velivolo. Il pilota, grazie alla barra di comando, ha l’autorità sull’asse traversale e longitudinale A differenza di un elicottero, l’autogiro non può mantenere una condizione di volo stazionario continuativa proprio perchè il suo rotore non è dotato di un organo di trasmissione della potenza. Nell’autogiro, diminuendo la velocità di volo e assumendo degli assetti cabrati, il flusso d’aria che alimenta il rotore diminuisce, provocando una riduzione lenta ed uniforme dei giri del rotore, e quindi della portanza generata. Quando i giri del rotore scendono al di sotto di un certo fattore (determinato delle condizioni atmosferiche e dal carico) l’autogiro inizia una dolce discesa ripida o verticale (2-4m/s con motore, fino a 10m/s senza motore). Durante la perdita di quota, il pilota ha comunque completa autorità su tutti i comandi di volo, mentre il rotore ricomincerà ad essere alimentato da un flusso d’aria corretto, (dal basso all’alto) dovuto alla discesa. Una volta acquisita un’adeguata velocità di discesa, il rotore manterrà i giri sufficienti per avere una velocità costante. Non è quindi possibile effettuare un volo stazionario se non per qualche secondo. Questa condizione non è assolutamente paragonabile allo stallo di un’ala fissa, dato che il pilota ha sempre completa autorità sull’autogiro. All’interno dell’inviluppo di volo dell’autogiro, il numero di giri del rotore si stabilizza autonomamente, in funzione del carico e/o della manovra che si sta effettuando o delle condizioni atmosferiche presenti, questo rende estremamente più semplice il pilotaggio. L’unico organo di trasmissione di potenza degli autogiri Magni riguarda il sistema di prerotazione. Questo sistema si aziona solo a terra prima della fase di decollo e serve a lanciare il rotore ad un numero di giri minimo. L’autogiro, a differenza di un elicottero, è quindi in grado di operare in spazi molto ristretti ma non può effettuare decolli o atterraggi verticali perchè dopo la prerotazione deve acquisire i giri rotore necessari al sostentamento con una breve corsa di accelerazione. Nel caso degli autogiri Magni gli spazi necessari alle operazioni di decollo ed atterraggio si possono quantificare in 40-80 metri (decollo) 2-3 metri per l’atterraggio.
 
  • Mi piace
Reactions: golias and calmorr

bikernat

Maglia Iridata
8 Luglio 2013
14.659
18.908
Napoli
Visita sito
Bici
BDC Wilier GTR Team / Zero9 - MTB Wilier 409XB
Ma perchè non dovrei accettare se avessi toppato :roll:
perchè stai a fare un bordello rileggiti
quella foto è fatta al volo senza nemmeno fermarmi e solo perchè era un quarto d'ora che vedevo tutto quel ben di dio e mi è venuto in mente cosa aveva scritto @FlavioB.. quindi mi è venuta la battutaccia ma dovevo avere l'elemento attraverso una foto (che in verità avrei dovuto fare 10 mt prima dov'era la concentrazione del ben di dio che la foto doveva rappresentare e così è stato)
L'ho anche scritto ieri che io di foto non sono appassionato e non vado certo in cerca dello scatto come fai tu che oltretutto sei attrezzato e qualche nozione l'hai.
proprio il punto non lo afferri vero? non si tratta di tecnica qualità o altro... è una foto fatta per denotare una persona visivamente appagante per i tuoi ormoni hai voluto appagare il tuo voyeurismo (internet ne è pieno di queste foto così come quelle boudoir)
poi condividere pubblicamente senza manco pixellare il viso su un sito che non ti garantisce che non venga presa e messa altrove
l'avessi fatta in altro contesto poteva anche andare bene ma oggettivamente chiunque si trovi a guardare una foto così l'occhio cade in stile ormone... non è una foto elegante a mio modesto parare potevi anche tenertela per te

menzioni la mia tipologia di scatto: ma io ricerco l'espressione del viso l'emotività di una persona, non due gambe in una minigonna e il seno che esce lateralmente

@fabiopon questo ho pensato se sbaglio sputatemi in faccia
 
Ultima modifica:
  • Sad
Reactions: golias