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<blockquote data-quote="loiety" data-source="post: 7543811" data-attributes="member: 6188"><p>Dici che non so di cosa parlo ? Quanto dietro moto fanno Pogcar o Vingegaard ? quanti rulli ? se mi dici che ti insegna a stare in gruppo, che ti abitua alla velocità, posso anche capirlo, ma non mi hai ancora spiegato come fa il muscolo della tua gamba a capire da dove arriva la resistenza del pedale ! A fronte ad una domanda fisico matematica mi rispondi che non ho esperienza. Sarà, ma io ho questa difficoltà, a me non basta l'<em> esperienza</em>, mi piace capire il perché delle cose dal punto di vista tecnico scientifico, dal punto di vista fisico.</p><p>Il ciclismo moderno, ma quello degli ultimi 4-5 anni, è cambiato radicalmente per un approccio scientifico molto più accurato e rigettando alcuni pregiudizi del passato, e credo che il dietro moto (che i pro facevano sopratutto in pista) sia uno di quelli. Ma poi cavoli, pedalare con un tubo di scappamento che ti spara in bocca ...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="loiety, post: 7543811, member: 6188"] Dici che non so di cosa parlo ? Quanto dietro moto fanno Pogcar o Vingegaard ? quanti rulli ? se mi dici che ti insegna a stare in gruppo, che ti abitua alla velocità, posso anche capirlo, ma non mi hai ancora spiegato come fa il muscolo della tua gamba a capire da dove arriva la resistenza del pedale ! A fronte ad una domanda fisico matematica mi rispondi che non ho esperienza. Sarà, ma io ho questa difficoltà, a me non basta l'[I] esperienza[/I], mi piace capire il perché delle cose dal punto di vista tecnico scientifico, dal punto di vista fisico. Il ciclismo moderno, ma quello degli ultimi 4-5 anni, è cambiato radicalmente per un approccio scientifico molto più accurato e rigettando alcuni pregiudizi del passato, e credo che il dietro moto (che i pro facevano sopratutto in pista) sia uno di quelli. Ma poi cavoli, pedalare con un tubo di scappamento che ti spara in bocca ... [/QUOTE]
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