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<blockquote data-quote="green dolphin" data-source="post: 7551261" data-attributes="member: 7692"><p>C'è poco da spiegare, lo hai già scritto tu stesso. Avendo partecipato a qualche gara mi sono reso conto che alcuni comportamenti agonisti non tengono conto degli altri, come se ci fossero solo loro sulla strada: gente che taglia le curve, che taglia la strada in discesa ad altri ciclisti, che in preda al furore agonistico non segnala le buche o altri ostacoli ma semplicemente si scansa all'ultimo momento, e altre amenità messe in atto su strade aperte al traffico veicolare, perché dopo la macchina di fine corsa, la situazione è quella e non si ha alcun diritto.</p><p></p><p>Tu distingui quelli che corrono da quelli che non corrono abitualmente, ed è vero, ma in una gran fondo c'è di tutto ed il numero sulla schiena ce lo hanno tutti, quindi in quel momento sono tutti agonisti, più o meno esperti, ma tutti in lotta per lo stesso obiettivo. Ed è lì che la stupidità di insinua. Ma credo sia quasi fisiologico, non esiste una soluzione oggettiva per ovviare al fenomeno.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="green dolphin, post: 7551261, member: 7692"] C'è poco da spiegare, lo hai già scritto tu stesso. Avendo partecipato a qualche gara mi sono reso conto che alcuni comportamenti agonisti non tengono conto degli altri, come se ci fossero solo loro sulla strada: gente che taglia le curve, che taglia la strada in discesa ad altri ciclisti, che in preda al furore agonistico non segnala le buche o altri ostacoli ma semplicemente si scansa all'ultimo momento, e altre amenità messe in atto su strade aperte al traffico veicolare, perché dopo la macchina di fine corsa, la situazione è quella e non si ha alcun diritto. Tu distingui quelli che corrono da quelli che non corrono abitualmente, ed è vero, ma in una gran fondo c'è di tutto ed il numero sulla schiena ce lo hanno tutti, quindi in quel momento sono tutti agonisti, più o meno esperti, ma tutti in lotta per lo stesso obiettivo. Ed è lì che la stupidità di insinua. Ma credo sia quasi fisiologico, non esiste una soluzione oggettiva per ovviare al fenomeno. [/QUOTE]
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