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<blockquote data-quote="golias" data-source="post: 7572234" data-attributes="member: 112553"><p>Le geometrie sono cambiate principalmente per far si che il mezzo sia quanto più performante possibile, eviti flessioni che assorbono energia o eccessivi sbacchettamenti che in pratica fanno perdere "scorrevolezza" all'insieme mezzo ciclista.</p><p>Ma questo non significa che uno poi non riesca a replicare la propria posizione anche su questi telai ridotti nello stack e nel reach che sono oggi le 2 misure di riferimento.. visto le mille mila possibilità di reggisella e selle stem e conformazione manubri vari.</p><p>Al più poi uno può trovare un telaio più stabile e guidabile di un altro.. ma la posizione centra come i cavoli a merenda.. e si.. ci si è alzati e avanzati accorciando oltremodo le pedivelle (mostro docet.. dicasi Pogi) perchè con il cicloergometro e la misura degli angoli in contemporanea al prelievo del lattato si è visto che è MOLTO PIù REDDITIZIO perchè appunto si usano solo certi distretti muscolari in tempi più brevi a parità di potenza.. quindi meno dispendio energetico.. oltre ovviamente ad un recupero metabolico mirato con alimentazione adeguata al percorso (questo in genere per i pro.. ma anche per taluni amatori evoluti)</p><p>Poi c'è, com'è giusto che sia, chi resta convinto dei principi di 30-40 anni fa.. perchè si sente di pedalare e rendere a modo.. senza neppure fare una prova (dove ci vorrebbe tempo e dedizione) con i nuovi telai e gomme e di conseguenza la posizione adeguata.</p><p>Noi ci possiamo cmq accontentare visto che gare tirate non ne facciamo ne tanto meno siamo verso i limiti massimi per la maggior parte del tempo che pedaliamo.. questo perchè la "trasformazione" consta di tempo e impegno.. oltre che una valida motivazione per ottenere il massimo dei risultati.</p><p>A me, come già detto (nonostante abbia provato) frega na sega.. perchè per ciò a cui miro mi basta e avanza avere tempo per divertirmi e rilassarmi mantendomi fisicamente in forma.. per quel che mi è concesso ovviamente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="golias, post: 7572234, member: 112553"] Le geometrie sono cambiate principalmente per far si che il mezzo sia quanto più performante possibile, eviti flessioni che assorbono energia o eccessivi sbacchettamenti che in pratica fanno perdere "scorrevolezza" all'insieme mezzo ciclista. Ma questo non significa che uno poi non riesca a replicare la propria posizione anche su questi telai ridotti nello stack e nel reach che sono oggi le 2 misure di riferimento.. visto le mille mila possibilità di reggisella e selle stem e conformazione manubri vari. Al più poi uno può trovare un telaio più stabile e guidabile di un altro.. ma la posizione centra come i cavoli a merenda.. e si.. ci si è alzati e avanzati accorciando oltremodo le pedivelle (mostro docet.. dicasi Pogi) perchè con il cicloergometro e la misura degli angoli in contemporanea al prelievo del lattato si è visto che è MOLTO PIù REDDITIZIO perchè appunto si usano solo certi distretti muscolari in tempi più brevi a parità di potenza.. quindi meno dispendio energetico.. oltre ovviamente ad un recupero metabolico mirato con alimentazione adeguata al percorso (questo in genere per i pro.. ma anche per taluni amatori evoluti) Poi c'è, com'è giusto che sia, chi resta convinto dei principi di 30-40 anni fa.. perchè si sente di pedalare e rendere a modo.. senza neppure fare una prova (dove ci vorrebbe tempo e dedizione) con i nuovi telai e gomme e di conseguenza la posizione adeguata. Noi ci possiamo cmq accontentare visto che gare tirate non ne facciamo ne tanto meno siamo verso i limiti massimi per la maggior parte del tempo che pedaliamo.. questo perchè la "trasformazione" consta di tempo e impegno.. oltre che una valida motivazione per ottenere il massimo dei risultati. A me, come già detto (nonostante abbia provato) frega na sega.. perchè per ciò a cui miro mi basta e avanza avere tempo per divertirmi e rilassarmi mantendomi fisicamente in forma.. per quel che mi è concesso ovviamente. [/QUOTE]
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