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Club assemblate (seconda parte)
Testo
<blockquote data-quote="CiccioneInBici" data-source="post: 6983952" data-attributes="member: 88220"><p>La tolleranza è quella concessa dai sistemi di misura degli strumenti di centraggio, ma pur usando io uno strumento abbastanza "basic" (il centraruote costruito da me prima e poi quello della Bicisport, rozzetto ma efficacissimo, comprato a 2 soldi da un negozio che chiudeva) non credo di essere mai andato oltre gli 1 o 2/10. Sul radiale ritengo che si possa essere un tantino più permissivi, considerate le imprecisioni di lavorazione sui bordi (soprattutto in prossimità delle giunzioni) e le notevoli oscillazioni del baricentro durante la pedalata che rendono impercettibili gli effetti dispersivi di minime ovalità. Non so che ne pensa il maestro [USER=134265]@leandro_loi[/USER].</p><p>La letteratura concede anche di più, ma è la pazienza e la compulsione per un lavoro perfetto che fanno il resto. Motivo per cui mi fido poco, in questo campo, del lavoro dei meccanici che vanno sempre per due e che non potrebbero stare sul pezzo tutto il tempo che siamo disposti noi a starci. E, credetemi, di porcherie sulle ruote toccate dai meccanici ne ho subite e trovate a bizzeffe. Credo che i meccanici nemmeno posseggano un tensiometro e non ho mai visto un meccanico pizzicare i raggi per saggiare la tonalità, mentre ho visto saltare centrature con sistematica regolarità e tirare raggi ad minchiam, tanto per compensare e tirare avanti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="CiccioneInBici, post: 6983952, member: 88220"] La tolleranza è quella concessa dai sistemi di misura degli strumenti di centraggio, ma pur usando io uno strumento abbastanza "basic" (il centraruote costruito da me prima e poi quello della Bicisport, rozzetto ma efficacissimo, comprato a 2 soldi da un negozio che chiudeva) non credo di essere mai andato oltre gli 1 o 2/10. Sul radiale ritengo che si possa essere un tantino più permissivi, considerate le imprecisioni di lavorazione sui bordi (soprattutto in prossimità delle giunzioni) e le notevoli oscillazioni del baricentro durante la pedalata che rendono impercettibili gli effetti dispersivi di minime ovalità. Non so che ne pensa il maestro [USER=134265]@leandro_loi[/USER]. La letteratura concede anche di più, ma è la pazienza e la compulsione per un lavoro perfetto che fanno il resto. Motivo per cui mi fido poco, in questo campo, del lavoro dei meccanici che vanno sempre per due e che non potrebbero stare sul pezzo tutto il tempo che siamo disposti noi a starci. E, credetemi, di porcherie sulle ruote toccate dai meccanici ne ho subite e trovate a bizzeffe. Credo che i meccanici nemmeno posseggano un tensiometro e non ho mai visto un meccanico pizzicare i raggi per saggiare la tonalità, mentre ho visto saltare centrature con sistematica regolarità e tirare raggi ad minchiam, tanto per compensare e tirare avanti. [/QUOTE]
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