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Colnago presenta la nuova C68
Testo
<blockquote data-quote="valter65" data-source="post: 7146129" data-attributes="member: 41969"><p>...io penso semplicemente che : va bene la ricerca , la produzione , i materiali , la realizzazione , il blasone ; e' chiaro che che ognuno spende i propri soldi come meglio crede ...quando li ha . Io credo che rispetto a quando ero piccolo (ho 56 anni) , in un tempo in cui chi andava in bici era considerato un mezzo sfigato , il ciclismo era quasi lo sport dei poveri , neanche troppi se ne vedevano in giro e soprattutto chi era ricco imprenditore , benestante , manager rampante e quant'altro non pensava minimamente a spaccarsi il deretano su un trespolo a due ruote (anche se è vero che anche all'epoca esistevano le cosiddette specialissime , che avevano ancora una certa accessibilità ) , oggi il fenomeno bici ha preso piede alla stragrande , coinvolgendo tutte le fasce del mercato a 360° e trovando clienti (tanti) in tutti i settori della società , anche dei più abbienti ; i costruttori , con alcuni prodotti secondo me , si rivolgono assolutamente a questi ultimi che non hanno nessunissimo problema ad avere una C68 - giusto per rimanere in tema , ma non solo - a 16mila euro in garage vicino al Porschettone od al Ferrarino . Ferma restando tutta la validità del prodotto , io non credo che un comune mortale (intendo soprattutto di questi tempi la fascia media) possa ambire a spendere queste cifre e per questi mezzi da usare per ? gare a circuito ? gf ? uscite su strade devastate a rischio buche o incidenti ? ...per me sarebbe come avere , nel garage del modesto condominio in cui vivo , anche da risistemare , con un appartamento da 50 mq una Aston : sarebbe assolutamente fuori contesto . </p><p>In estrema sintesi : prodotti sicuramente di eccellenza , ma che nascono con in mente un ben preciso target , che permette al costruttore di turno di sparare un prezzo , che normalmente fa accapponare la pelle a molti , ma che ormai trova un mercato sicuro fra i piu' abbienti che - ripeto - 40 anni fa non avrebbero mai preso in considerazione un sport come il ciclismo .... </p><p>Ovviamente , come sempre , rimane una mia personalissima considerazione .</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="valter65, post: 7146129, member: 41969"] ...io penso semplicemente che : va bene la ricerca , la produzione , i materiali , la realizzazione , il blasone ; e' chiaro che che ognuno spende i propri soldi come meglio crede ...quando li ha . Io credo che rispetto a quando ero piccolo (ho 56 anni) , in un tempo in cui chi andava in bici era considerato un mezzo sfigato , il ciclismo era quasi lo sport dei poveri , neanche troppi se ne vedevano in giro e soprattutto chi era ricco imprenditore , benestante , manager rampante e quant'altro non pensava minimamente a spaccarsi il deretano su un trespolo a due ruote (anche se è vero che anche all'epoca esistevano le cosiddette specialissime , che avevano ancora una certa accessibilità ) , oggi il fenomeno bici ha preso piede alla stragrande , coinvolgendo tutte le fasce del mercato a 360° e trovando clienti (tanti) in tutti i settori della società , anche dei più abbienti ; i costruttori , con alcuni prodotti secondo me , si rivolgono assolutamente a questi ultimi che non hanno nessunissimo problema ad avere una C68 - giusto per rimanere in tema , ma non solo - a 16mila euro in garage vicino al Porschettone od al Ferrarino . Ferma restando tutta la validità del prodotto , io non credo che un comune mortale (intendo soprattutto di questi tempi la fascia media) possa ambire a spendere queste cifre e per questi mezzi da usare per ? gare a circuito ? gf ? uscite su strade devastate a rischio buche o incidenti ? ...per me sarebbe come avere , nel garage del modesto condominio in cui vivo , anche da risistemare , con un appartamento da 50 mq una Aston : sarebbe assolutamente fuori contesto . In estrema sintesi : prodotti sicuramente di eccellenza , ma che nascono con in mente un ben preciso target , che permette al costruttore di turno di sparare un prezzo , che normalmente fa accapponare la pelle a molti , ma che ormai trova un mercato sicuro fra i piu' abbienti che - ripeto - 40 anni fa non avrebbero mai preso in considerazione un sport come il ciclismo .... Ovviamente , come sempre , rimane una mia personalissima considerazione . [/QUOTE]
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