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Metodologie di allenamento
Come allenano il VO2max i professionisti?
Testo
<blockquote data-quote="pianpianello" data-source="post: 7472322" data-attributes="member: 149927"><p>Faccio fatica a riportare i dati perché mi incasino tra computer e app, sull’app vedo informazioni in più che non riesco a vedere su computer, e viceversa. Per quello chiedevo conferme da chi è più esperto ad analizzare i dati, o li vede meglio.</p><p></p><p>Cerco di fare degli esempi precisi di cosa intendo. Prendendo Samuele Zoccarato della Bardiani, che pubblica tutti i dati:</p><p></p><p>In questo allenamento del 20 gennaio sembra abbia fatto vo2max decrescenti (3 minuti, 2 recupero, 2 minuti, eccetera). Il suo cuore però dai grafici si assestava intorno a <strong>173-175</strong> circa al massimo.</p><p>[URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/10594228671/analysis/2993/5473[/URL]</p><p></p><p>In questo allenamento in ritiro in Spagna di una settimana prima (12 gennaio), nominato su Strava da un suo compagno come "giorno di test", si è fatto praticamente 4 minuti a 500 watt medi (e prima aveva fatto altre ripetizioni a watt inferiori) e nei 2 minuti finali era <strong>costantemente sopra i 180, arrivando a 189</strong> circa massimi intorno alla fine.</p><p>[URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/10543243396/analysis/7775/8038[/URL]</p><p></p><p>Mi è rimasto particolarmente impresso, come dato comparativo, quello che avevo visto durante la prima tappa del giro d’Italia, una cronometro di 20 km, in cui Zoccarato si è fatto oltre <strong>20 minuti a 181 battiti medi, 190 i massimi</strong>. </p><p>[URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/9022220780/analysis[/URL]</p><p></p><p>Le stesse impressioni e conferme mi arrivano da uno juniores che conosco, dove su Strava in gara si possono vedere battiti cardiaci medi spaventosi (lunghi periodi a 180-190), ma fuori gara quei battiti non li si vedono praticamente mai nemmeno per brevi periodi.</p><p></p><p>Sono consapevole che ormai il cardio non lo si guarda nemmeno più e si seguono solo i watt, e che ci possono essere differenze enormi tra una giornata e l’altra, quindi è totalmente inaffidabile. Nonostante questo, la mia impressione è che, al di fuori delle gare e dei test, ci sia un approccio “moderno” che tende ad evitare i fuorigiri cardiaci (mentre vengono favoriti i fuorigiri “muscolari”, tra scatti anaerobici e forza in palestra).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pianpianello, post: 7472322, member: 149927"] Faccio fatica a riportare i dati perché mi incasino tra computer e app, sull’app vedo informazioni in più che non riesco a vedere su computer, e viceversa. Per quello chiedevo conferme da chi è più esperto ad analizzare i dati, o li vede meglio. Cerco di fare degli esempi precisi di cosa intendo. Prendendo Samuele Zoccarato della Bardiani, che pubblica tutti i dati: In questo allenamento del 20 gennaio sembra abbia fatto vo2max decrescenti (3 minuti, 2 recupero, 2 minuti, eccetera). Il suo cuore però dai grafici si assestava intorno a [B]173-175[/B] circa al massimo. [URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/10594228671/analysis/2993/5473[/URL] In questo allenamento in ritiro in Spagna di una settimana prima (12 gennaio), nominato su Strava da un suo compagno come "giorno di test", si è fatto praticamente 4 minuti a 500 watt medi (e prima aveva fatto altre ripetizioni a watt inferiori) e nei 2 minuti finali era [B]costantemente sopra i 180, arrivando a 189[/B] circa massimi intorno alla fine. [URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/10543243396/analysis/7775/8038[/URL] Mi è rimasto particolarmente impresso, come dato comparativo, quello che avevo visto durante la prima tappa del giro d’Italia, una cronometro di 20 km, in cui Zoccarato si è fatto oltre [B]20 minuti a 181 battiti medi, 190 i massimi[/B]. [URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/9022220780/analysis[/URL] Le stesse impressioni e conferme mi arrivano da uno juniores che conosco, dove su Strava in gara si possono vedere battiti cardiaci medi spaventosi (lunghi periodi a 180-190), ma fuori gara quei battiti non li si vedono praticamente mai nemmeno per brevi periodi. Sono consapevole che ormai il cardio non lo si guarda nemmeno più e si seguono solo i watt, e che ci possono essere differenze enormi tra una giornata e l’altra, quindi è totalmente inaffidabile. Nonostante questo, la mia impressione è che, al di fuori delle gare e dei test, ci sia un approccio “moderno” che tende ad evitare i fuorigiri cardiaci (mentre vengono favoriti i fuorigiri “muscolari”, tra scatti anaerobici e forza in palestra). [/QUOTE]
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