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Come allenano il VO2max i professionisti?
Testo
<blockquote data-quote="all_i_need_is_bike" data-source="post: 7473060" data-attributes="member: 5183"><p>Anche qui sono d'accordo (ammesso che il mio parere abbia qualche rilevanza, eh <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_biggrin.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":-)xxxx" title="Icon Biggrin :-)xxxx" data-shortname=":-)xxxx" />)</p><p>Era un discorso molto generale: esercitandoti in ambito severo enfatizzi per definizione la componente di trasporto, visto che è l'unico ambito di intensità che ti porta velocemente a VO2max (o comunque a % elevate, se ragioniamo per intervalli).</p><p>Il discorso potrebbe essere: enfatizzo molto il trasporto, ma potrei essere più limitato lato utilizzazione? (I pro tendenzialmente no, io in questo momento sicuramente). Quindi potrei trovarmi ad applicare uno stimolo che, pur spostando sicuramente quel limite, lo fa con una resa non così favorevole. Avrebbe forse più senso utilizzare esercizi intervallati più brevi che stimolino di più questo aspetto periferico prima di dare maggior enfasi altrove (è solo un esempio). Se invece è più utile massimizzare la permanenza a % elevata del massimo devo necessariamente scegliere intervalli un pochino più lunghi, tipo quelli che citi. Quanta enfasi dare a una cosa o all'altra dipende dal contesto (ne han scritto molto, su libri e articoli, Laursen e Buchheit).</p><p>(Senza dimenticare, ad esempio, che un pro ha poco/pochissimo margine di aumento per VO2max, quindi con questi sforzi modificano altri aspetti che gli permettono di aumentare la potenza nel range che li porta a VO2max - efficienza lorda?- piuttosto che la sostenibilità oltre a contribuire ad aumentare il carico sostenibile).</p><p></p><p>Non si fa ciò che piace, ma ciò che è necessario <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="all_i_need_is_bike, post: 7473060, member: 5183"] Anche qui sono d'accordo (ammesso che il mio parere abbia qualche rilevanza, eh :-)xxxx) Era un discorso molto generale: esercitandoti in ambito severo enfatizzi per definizione la componente di trasporto, visto che è l'unico ambito di intensità che ti porta velocemente a VO2max (o comunque a % elevate, se ragioniamo per intervalli). Il discorso potrebbe essere: enfatizzo molto il trasporto, ma potrei essere più limitato lato utilizzazione? (I pro tendenzialmente no, io in questo momento sicuramente). Quindi potrei trovarmi ad applicare uno stimolo che, pur spostando sicuramente quel limite, lo fa con una resa non così favorevole. Avrebbe forse più senso utilizzare esercizi intervallati più brevi che stimolino di più questo aspetto periferico prima di dare maggior enfasi altrove (è solo un esempio). Se invece è più utile massimizzare la permanenza a % elevata del massimo devo necessariamente scegliere intervalli un pochino più lunghi, tipo quelli che citi. Quanta enfasi dare a una cosa o all'altra dipende dal contesto (ne han scritto molto, su libri e articoli, Laursen e Buchheit). (Senza dimenticare, ad esempio, che un pro ha poco/pochissimo margine di aumento per VO2max, quindi con questi sforzi modificano altri aspetti che gli permettono di aumentare la potenza nel range che li porta a VO2max - efficienza lorda?- piuttosto che la sostenibilità oltre a contribuire ad aumentare il carico sostenibile). Non si fa ciò che piace, ma ciò che è necessario :mrgreen: [/QUOTE]
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