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Come sta cambiando il ciclismo?
Testo
<blockquote data-quote="all_i_need_is_bike" data-source="post: 6593821" data-attributes="member: 5183"><p>E infatti il numero può essere una delle varie informazioni (interne o esterne) a disposizione per prendere decisioni, ma sarà quasi sempre secondaria alle dinamiche di corsa (percezione condizionata dall'azione, aspetto fondamentale nella gestione del ritmo in presenza di avversari).</p><p>Quando ho citato l'intervista a Dan Martin era solo per evidenziare come viene eventualmente usato in gara: sono a un certo ritmo che percepisco come impegnativo -> leggo il numero -> delle due l'una: è coerente con lo sforzo, ok / sto facendo più fatica del solito, probabilmente bisognerà difendersi. Se già fai "troppa" fatica improbabile un attacco, attacco che ci sarebbe comunque se la percezione dello sforzo e l'occasione lo consentono (ammesso che il personale approccio alla gara lo consigli). Ma non è automatico che l'informazione sia di aiuto, dipende da come viene interpretata e gestita: la recente uscita di Scinto contro i PM in gara per la sua squadra era proprio per non farsi condizionare negativamente dai numeri nelle fasi in cui c'è già la percezione dello sforzo che opera da "dissuasore". Sotto questo punto di vista, l'effetto può essere addirittura contrario a quello che temi.</p><p></p><p>Se la capacità attuale del serbatoio e la velocità di consumo fossero perfettamente note, se si fosse sempre nelle condizioni di poter svuotare il serbatoio, in assenza di avversari :) Può servire ad ottimizzare, nei limiti delle incertezze del caso, ma in gara la finestra di ottimizzazione è abbastanza limitata (o almeno non al livello di precisione che sembra derivare dalla tua considerazione).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="all_i_need_is_bike, post: 6593821, member: 5183"] E infatti il numero può essere una delle varie informazioni (interne o esterne) a disposizione per prendere decisioni, ma sarà quasi sempre secondaria alle dinamiche di corsa (percezione condizionata dall'azione, aspetto fondamentale nella gestione del ritmo in presenza di avversari). Quando ho citato l'intervista a Dan Martin era solo per evidenziare come viene eventualmente usato in gara: sono a un certo ritmo che percepisco come impegnativo -> leggo il numero -> delle due l'una: è coerente con lo sforzo, ok / sto facendo più fatica del solito, probabilmente bisognerà difendersi. Se già fai "troppa" fatica improbabile un attacco, attacco che ci sarebbe comunque se la percezione dello sforzo e l'occasione lo consentono (ammesso che il personale approccio alla gara lo consigli). Ma non è automatico che l'informazione sia di aiuto, dipende da come viene interpretata e gestita: la recente uscita di Scinto contro i PM in gara per la sua squadra era proprio per non farsi condizionare negativamente dai numeri nelle fasi in cui c'è già la percezione dello sforzo che opera da "dissuasore". Sotto questo punto di vista, l'effetto può essere addirittura contrario a quello che temi. Se la capacità attuale del serbatoio e la velocità di consumo fossero perfettamente note, se si fosse sempre nelle condizioni di poter svuotare il serbatoio, in assenza di avversari :) Può servire ad ottimizzare, nei limiti delle incertezze del caso, ma in gara la finestra di ottimizzazione è abbastanza limitata (o almeno non al livello di precisione che sembra derivare dalla tua considerazione). [/QUOTE]
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