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Come sta cambiando il ciclismo?
Testo
<blockquote data-quote="Mardot" data-source="post: 6593859" data-attributes="member: 8422"><p>Non è importante che sia primario o secondario, è importante che ci sia, rispetto ad una situazione precedente in cui non c'era questa possibilità.</p><p></p><p></p><p></p><p>E ti pare poco rispetto a quando si doveva andare totalmente a sensazione?</p><p></p><p>A tutti è capitato di arrivare alla fine di un esercizio e avere una certa percezione di fatica, poi guardare il cronometro e scoprire che la prestazione era peggiore rispetto ad altre, oppure molto migliore, il tutto "a parità di percezione".</p><p></p><p></p><p></p><p>Un'informazione è sempre di aiuto, per definizione.</p><p></p><p></p><p></p><p>Possono accadere entrambe le situazioni, puoi avere dei dati che ti fanno rallentare, così come avere dei dati che ti fanno accelerare.</p><p>Ma questo fa parte dello skill del corridore. Una nuova tecnologia occorre imparare ad usarla, di sicuro fanno più fatica quelli che non sono abituati ad usarla fin dall'inizio, in tal senso i giovani come sempre hanno un vantaggio.</p><p></p><p></p><p>Vabbè se si parla di precisione, solo per gioco, non ci vorrebbe nemmeno poi tanto a tirare fuori un sistema che ti impone pure cadenza e rapporto.</p><p>Ma non è questo il punto, almeno per ora............................ </p><p>Del resto stiamo parlando dell'utilità dei PM nel 2020, ma nel 2000 cosa avevamo a disposizione? Quindi se traguardiamo una previsione a vent'anni possiamo permetterci di sbizzarci abbastanza.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Mardot, post: 6593859, member: 8422"] Non è importante che sia primario o secondario, è importante che ci sia, rispetto ad una situazione precedente in cui non c'era questa possibilità. E ti pare poco rispetto a quando si doveva andare totalmente a sensazione? A tutti è capitato di arrivare alla fine di un esercizio e avere una certa percezione di fatica, poi guardare il cronometro e scoprire che la prestazione era peggiore rispetto ad altre, oppure molto migliore, il tutto "a parità di percezione". Un'informazione è sempre di aiuto, per definizione. Possono accadere entrambe le situazioni, puoi avere dei dati che ti fanno rallentare, così come avere dei dati che ti fanno accelerare. Ma questo fa parte dello skill del corridore. Una nuova tecnologia occorre imparare ad usarla, di sicuro fanno più fatica quelli che non sono abituati ad usarla fin dall'inizio, in tal senso i giovani come sempre hanno un vantaggio. Vabbè se si parla di precisione, solo per gioco, non ci vorrebbe nemmeno poi tanto a tirare fuori un sistema che ti impone pure cadenza e rapporto. Ma non è questo il punto, almeno per ora............................ Del resto stiamo parlando dell'utilità dei PM nel 2020, ma nel 2000 cosa avevamo a disposizione? Quindi se traguardiamo una previsione a vent'anni possiamo permetterci di sbizzarci abbastanza. [/QUOTE]
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