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Come sta cambiando il ciclismo?
Testo
<blockquote data-quote="all_i_need_is_bike" data-source="post: 6593933" data-attributes="member: 5183"><p>No, ma è appunto una conferma di una sensazione, in quel frangente.</p><p></p><p>Certo, ovviamente.</p><p></p><p>No, dipende dall'effetto che ha sulla successiva scelta in funzione dell'obiettivo.</p><p></p><p>E sarà una delle tante abilità non direttamente atletiche di cui un corridore dispone, in misura più o meno rilevante, per affrontare le situazioni di gara, così come la capacità di leggere la corsa.</p><p></p><p>Facciamo finta che l'incertezza di una informazione sia fine a se stessa anziché condizionare il modo in cui posso usare l'informazione.</p><p>Innanzitutto il sistema svolgerebbe i conti risentendo della variazione non prevedibile di alcuni dati significativi (in assoluto non elevatissima, ma significativa sulla qualità della previsione). Ma soprattutto: come fai a conoscere lo svolgimento e quindi l'effetto che ha sull'esito?</p><p>Dove è possibile farlo (crono e cronosquadre) si fanno simulazioni molto evolute (durate dei cambi, velocità e traiettoria di ingresso nei cambi di direzione in riferimento al percorso reale). Ma è una situazione in cui la finestra di ottimizzazione è ampia.</p><p>Hai rovesciato il barattolo dei punti :)</p><p></p><p>Pensa che alcuni pro li hanno usati in gara prima del 2000 (ad esempio LeMond nel 1994, Riis alla Amstel 1997) :)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="all_i_need_is_bike, post: 6593933, member: 5183"] No, ma è appunto una conferma di una sensazione, in quel frangente. Certo, ovviamente. No, dipende dall'effetto che ha sulla successiva scelta in funzione dell'obiettivo. E sarà una delle tante abilità non direttamente atletiche di cui un corridore dispone, in misura più o meno rilevante, per affrontare le situazioni di gara, così come la capacità di leggere la corsa. Facciamo finta che l'incertezza di una informazione sia fine a se stessa anziché condizionare il modo in cui posso usare l'informazione. Innanzitutto il sistema svolgerebbe i conti risentendo della variazione non prevedibile di alcuni dati significativi (in assoluto non elevatissima, ma significativa sulla qualità della previsione). Ma soprattutto: come fai a conoscere lo svolgimento e quindi l'effetto che ha sull'esito? Dove è possibile farlo (crono e cronosquadre) si fanno simulazioni molto evolute (durate dei cambi, velocità e traiettoria di ingresso nei cambi di direzione in riferimento al percorso reale). Ma è una situazione in cui la finestra di ottimizzazione è ampia. Hai rovesciato il barattolo dei punti :) Pensa che alcuni pro li hanno usati in gara prima del 2000 (ad esempio LeMond nel 1994, Riis alla Amstel 1997) :) [/QUOTE]
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