Io ti do 9 ragioni su 10, tutto tranne i mangia mortadella perché sono magro e mi piace andare in salita [emoji3]Big risate ahahah...perdo due minuti per spiegarvi due cose di cui si continua a discutere senza trovare un accordo. Siete liberi di prenderli per dati di fatto o darmi del cialtrone ma tant'è...
1) gli amatori vanno pianissimo, non c'è assolutamente storia. Si i primi dei lunghi sono appena appena decenti ma fanno pietà lo stesso.
2) gli amatori non fanno pietà per colpa loro, fanno pietà perchè con tutte le corse e il tempo che dedicano i prof. all'allenamento il paragone non si può semplicemente fare, punto fine.
3) ci sono certi corridori professionisti che anche se indossano la maglietta di professionista hanno ben poco e farebbero pietà anche in una corsa amatoriale;
3) i corridori del world tour si possono definire professionisti e sono completamente di un altro livello, distante anni luce dagli amatori.
4) se hai un passato da corridore le cose di cui sopra le sai perfettamente
5) se senti la necessità di doparti per vincere una granfondo vuol dire che fare attività sportiva è l'ultimo dei tuoi problemi. Prima bisognerebbe passare dallo psicologo. La soddisfazione di vincere tra gli amatori è pari alla soddisfazione che si prova a vincere un pupazzo alla sagra del paese. L'unica cosa bella è che si può mettersi alla prova con se stessi e portarsi al limite per vedere quanto si riesce a fare.
6) qui usate l'immaginazione: se ho appena detto che gli amatori vanno come un carretto sbuso e uno ha fatto agonismo a buoni livelli è molto interessante la cosa.
7) capisco e vedo che per chi non ha mai corso la soddisfazione di vincere una gara così possa far andare fuori di testa ma la realtà è che sono corse di sfigati (se le prendono così) che vanno piano.
8) tra gli amatori c'è una percentuale di sfigati assurdi che si allenano tantissimo sacrificando famiglia e lavoro per fare podio di categoria. Ne vedo tanti e mi fanno molta pietà. Li evito come la peste perchè sono anche persone antipatiche. Personalmente simpatizzo molto con i mangia mortadella invece. Sono molto più simpatici e easy going.
9) il bello delle gare è portarsi al limite e darsele nei denti con gli amici nella consapevolezza che si va piano
10) ci sarebbero tante altre cose da dire ma lasciamo perdere
Uno che si dopa in modo "normale" é stupido, uno che lo fa utilizzando farmaci veterinari é un idiota patentato.
Io non capisco come si possa pensare di andare a rischiare la propria salute per vincere una cazzo di granfondo, non credo che i premi siano così ricchi e la gloria del vincitore eterna...
Dunque su quelli veri ci sono tante altre cose da dire ma qui non ho certezze e quindi preferisco evitare discorsi in pubblica piazza.Io ti do 9 ragioni su 10, tutto tranne i magia mortadella perché sono magro e mi piace andare in salita [emoji3]
Riguardo il fatto che ne parli la gazzetta, anche su raisport spesso fanno vedere partite di calcio di serie d...
Ma fanno cagare, e I big sono quelli che fanno la finale di champions league...
Mettiamocelo nella testa, altrimenti siamo noi a far diventare big il primo ciarlatano che passa per strada, a cui i familiari dovrebbero far dare l'infermità mentale...
Ribadisco il mio pensiero big di sto cippa...
Per quanto mi riguarda, dato che l'andazzo è ben noto, alle gran fondo farei correre solo i primi 50, senza controlli, si sfondino di quello che vogliono... Il problema non sono loro, sono gli altri 10950 che fanno si che i primi 50 credano di essere qualcuno...
Comunque, un ex pro che si abbassa al livello amatoriale e che a 33 anni, al top della forma quindi, per vincere una gf deve doparsi... di che stiamo parlando?! Ci sono riflessioni grosse da fare...
"Mito" tra virgolette . Mi sembrava ovvio , per quello non le ho messe ... mito de cheQuale mito scusa?
Risus abundat im ore stultorum. A forza di ridere tanto, non leggi o non comprendi ciò che è stato ripetutamente spiegato circa il senso di non considerare questa, come la positività di un amatore qualsiasi.Big risate ahahah...............
I mangia mordatella è gente che si fa male con l'alimentazione come i dopati si fanno male con il doping. Con la differenza che spesso non hanno testa, cuore e palle, oltre che passione, per fare una cosa bene, quindi oggi piove e sto a casa (a mangiare mortadella) domani c'è vento e allora sto a casa (a mangiare mortadella), dopodomani è freddo e allora sto a casa (a mangiare mortadella). Il risultato è panza e frustrazione verso gli "antipatici sfigati assurdi" (cit) che invece fanno sacrifici. Fare dei sacrifici, DA PULITO, per un obiettivo sportivo, per quanto esso infimo possa essere rispetto magari a un Tour de France, non è cosa per nulla disdicevole. Sempre che non sia fatta oltre i limiti, cosa che avviene ad opera di qualcuno non certo ad opera di tutti. Si può condurre uno stile di vita sano, integro, stando attenti con regolarità a cosa si mangia, agli orari a cui si va a letto e ci si sveglia ecc....tutto ciò che fa rima con attività sportiva. Altro che magnà mortadella all'ingrasso. Quello con lo sport non c'entra nulla.....
8) tra gli amatori c'è una percentuale di sfigati assurdi che si allenano tantissimo sacrificando famiglia e lavoro per fare podio di categoria. Ne vedo tanti e mi fanno molta pietà. Li evito come la peste perchè sono anche persone antipatiche. Personalmente simpatizzo molto con i mangia mortadella invece. Sono molto più simpatici e easy going............
Questo è quanto ha dichiarato su FB:OVVIAMENTE NON CREDO NELLA BUONAFEDE.......
Vero. Articolo pessimo da parte di un giornalucolo che come molti media, invece di fare informazione, fa sensazionalismo e sciacallaggio...oltre a disinformazione.Non c'è nessuna differenza tra un farmaco veterinario e un farmaco umano, nella maggior parte dei casi.
Il Triamcinolone acetonide viene usato sia in farmaci umani che veterinari. Quel titolo della gazzetta è piuttosto ridicolo.
Per altro, per come la mettono sembra che la Catina sia il metabolita del triamcinolone, probabilmente chi ha scritto l'articolo non sa di cosa parla. Se vai una ricerca su Google nei primi risultati trovi pagine web che riportano paro paro le cose scritte nell'articolo.
Secondo me siamo anche più o meno d'accordo nonostante i termini usati siano diversi. Comunque i sacrifici li possono fare quelli che preparano il tour de france non quelli che preparano una gara dove a competere ci sono esauriti che mangerebbero qualsiasi roba per alzare le braccia per la categoria. Sono dell'idea che se devi fare sacrifici per vincere una gara amatoriale o vincere la categoria qualcosa non torna perchè semplicemente non ne vale la pena. Ma questa è una mia idea, ognuno libero di stare a stecco non mangiando, massacrandosi di allenamenti, trascurando la famiglia e il lavoro per vincere una gara senza importanza. Diverso è il discorso di uscire per il piacere di andare in bici con l'idea di usare un certo criterio di allenamento per fare la gara dando il massimo divertendosi (e credo sia questo che tu intenda). Questo è tollerabile, quello che non è tollerabile sono gli esauriti che venderebbero l'anima al diavolo per vincere una gara di amatori. Quest'ultimi per me sono degli sfigati assurdi. Tutti gli amatori dopati rientrano tra gli esauriti che venderebbero l'anima per vincere. Comunque insomma ognuno libero di fare quello che vuole, se dopo 8 ore di lavoro non ne ha abbastanza può pure sfondarsi di 4 ore di bici come secondo lavoro. Non so se hai capito il modello tipo di chi intendo...di esauriti tra gli amatori ce ne sono tanti tanti, mi riferisco a quelli.Risus abundat im ore stultorum. A forza di ridere tanto, non leggi o non comprendi ciò che è stato ripetutamente spiegato circa il senso di non considerare questa come la positività di un amatore qualsiasi.
I mangia mordatella è gente che si fa male con l'alimentazione come i dopati si fanno male con il doping. Con la differenza che spesso non hanno testa, cuore e palle, oltre che passione, per fare una cosa bene, quindi oggi piove e sto a casa (a mangiare mortadella) domani c'è vento e allora sto a casa (a mangiare mortadella), dopodomani è freddo e allora sto a casa (a mangiare mortadella). Il risultato è panza a frustrazione verso gli antipatici frustrati che invece fanno sacrifici. Fare dei sacrifici, DA PULITO, per un obiettivo sportivo, per quanto esso infimo possa essere rispetto magari a un Tour de France, non è cosa per nulla disdicevole. Sempre che non sia fatta oltre i limiti, cosa che avviene ad opera di qualcuno non certo ad opera di tutti. Si può condurre uno stile di vita sano, integro, stando attenti con regolarità a cosa si mangia, agli orari a cui si va a letto e ci si sveglia ecc....tutto ciò che fa rima con attività sportiva. Altro che magnà mortadella all'ingrasso. Quello con lo sport non c'entra nulla.
Esatto, la penso uguale.Comunque vorrei dire una cosa:
1-le iscrizioni me le pago in toto ...non ho lo sponsor che me le paga
2-i viaggi e il soggiorno in hotel idem
3-non faccio il salto di griglia se mi tocca l'ennesimo numero
4-prima penso a divertirmi e a correre sicuro e poi al risultato
5-scelgo le GF in base a cosa offrono come servizi e alla località dove sono orgainizzate in modo da unire lo sport ad una piccola vacanza.
Senza peccare di modestia alcuna penso che questo debba essere l'approccio corretto del cicloamatore
Viceversa i vari fenomeni da copertina
1-se non hanno la griglia vip manco partono
2-manco sanno dove sono a correre
3-hanno tutto pagato
4-se non sono ambassador di qualcosa sono degli sfigati
5-sono portati su un vassoio d'argento dai vari organizzatori e media del settore(e non dite di no)
Quindi meno ipocrisia e più coerenza...volete i fenomeni nelle vostre GF ? E beccatevi il danno d'immagine ....ciao ciao
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Questo è quanto ha dichiarato su FB:
Mai mi sarei immaginato di dovermi sforzare di esprimere a parole quello che ho sempre cercato di raccontare con le gambe e con il culo sul sellino. Queste mie parole sono dedicate alle persone che mi hanno supportato e sostenuto, consapevoli del fatto che ciò che mi ha sempre guidato e spinto in ogni singola salita, difficoltà, e rinuncia è solo passione. Non è questa la sede per difendermi da accuse o da evidenze scientifiche di esami di laboratorio ma solo l’occasione per raccontare la realtà dei fatti nel rispetto di chi mi vuole bene. A tutti gli altri, che si sentiranno in dovere di giudicarmi chiedo il pudore di arrivare fino in fondo a questo mio scritto prima di farlo.
Oggi stesso, 10.07.2019, scopro mezzo e-mail di essere stato sospeso in via cautelare per positività a triamcinolone acetonide e suo metabolita – catina esami condotti a seguito della Gran Fondo Sportful.
Qualche gg prima della gara mi viene eseguita infiltrazione per dare sollievo al mio solito problema alle ginocchia che, come garantito da medici dello sport, è sostanza consentita purché non assunta in competizione. In buona fede ritengo che per poter correre una gara per cui mi alleno da mesi sia ragionevole procedere con la cura, anzi, ammetto che non ho avuto il minimo dubbio! Arrivo al traguardo sfinito e disidratato. Controllo di routine. No problem, ci sta, come ci potrebbe stare ogni Santa Domenica che corro una gara da Marzo a Settembre di ogni anno. Torno a casa felice assieme a Silvia perché “anche oggi ci siamo divertiti".. Oggi mi crolla il mondo addosso, non faccio a tempo a capire il come e perché, che già sono sommerso da giudizi e sentenze. Quella che per ora è una “sospensione in via cautelare” è già diventata una condanna a vita, quella che è stata tutta la mia vita fino ad oggi sembra già dover essere cancellata da poche righe.
Dunque, concedetemi uno sfogo: vivo in simbiosi con la bicicletta da oltre 20 anni. 20 anni di sacrifici, 20 anni di rinunce, 20 anni di gioie e sofferenze. Ho investito tutto me stesso sul sogno del professionismo e l’ho visto sfumare senza troppi rancori. Sono tornato in sella come dopo ogni caduta o incidente e ho continuato a correre senza la presunzione di poterlo fare per lavoro o di guadagnare abbastanza per vivere (nonostante si tratti di un’impegno a tempo pieno) ma solo per dimostrare a me stesso che in questo sono davvero capace. Non mi aspetto comprensione da chi non mi conosce, solo chiedo di non giudicare, sulla base di informazioni parziali, “un drogato” chi in realtà ha sempre praticato il ciclismo per pura passione.
Se sarà confermata questa mia colpa allora la accetterò con serenità, consapevole che il mondo del ciclismo è toccato da troppe ombre e che la severità dei parametri scientifici è giusta conseguenza di una realtà malata.
Per il bene di tutto ciò che ho sempre amato però non smetterò mai di correre e di dedicarmi anima e corpo alla mia passione…anche se questo volesse dire limitarmi alle uscite di gruppo con gli amici.
Questo è quanto dovevo alle persone la cui fiducia mai avrei potuto tradire!"""
A prescindere dal merito delle dichiarazioni abbastanza standard e similari ad altri casi, continuo a chiedermi perchè non viene in alcun modo citata la catina. E' domanda seria, magari qualche medico sa spiegarmelo. E' sostanza contenuta nel medesimo farmaco o come sembra, è sostanza totalmente diversa?
Vero. Articolo pessimo da parte di un giornalucolo che come molti media, invece di fare informazione, fa sensazionalismo e sciacallaggio...oltre a disinformazione.
Comunque, un ex pro che si abbassa al livello amatoriale e che a 33 anni, al top della forma quindi, per vincere una gf deve doparsi... di che stiamo parlando?! Ci sono riflessioni grosse da fare...
dico solo che il male più assoluto degli amatori sono quelli vecchi e ciccioni che vanno forte da fare schifo in salita. Quelli veramente sono i peggiori perchè vedi che è proprio una cosa contro natura che non sta in piedi e non è credibile. Personalmente se vedo un vecchio rimbecillito che va più di tanti giovani mi viene il nervoso perchè la cosa grida dopato lontano chilometri. E di persone così ne ho viste più di una. La cosa poi mi fa ribrezzo perchè se a 50 anni non hai ancora capito certe cose e ti vai a dopare come un cavallo per andare a fare l'asino e vincere la categoria con il coltello tra i denti come un assatanato vuol dire che avresti bisogno dello psicologo e di molto altro.
.
L'unica cosa che mi sento di dire, è che se sta dicendo una balla, non fa male solo al movimento gf, ma soprattutto a se stesso.
Sono pienamente d'accordo ,io da un anno a questa parte faccio parte di un gruppo amatoriale che si diverte anche facendo gf,ho cambiato stile di vita ,di alimentazione perdendo 15kg ,mi alleno sacrificando del tempo .Mi sento molto meglio fisicamente affrontando pero' questo circuito di gf ,per me cosa nuova ,mi sono accorto che esiste questo mondo parallelo non proprio amatoriale,insomma quando vedi soggetti con massaggiatori ammiraglie riscaldamenti con tamponi nel naso e appena danno lo start vedi solo i segni delle loro gomme sull'asfalto qualche domanda te la fai.alla Penice mentre affrontavo l'ultima salita del medio mi ha superato il prima del lungo ,velocita' tripla e bava alla bocca , tutto normale e' un amatore.Conclusione della mia prima e forse ultima partecipazione ad un circuito ,mi sono divertito con i miei compagni in griglia e durante il viaggio e nella chat che abbiamo,e penso sia questo lo spirito giusto,permettetemi un unica nota a mio favore ho partecipato a tutte e 6 le gf alla fine la mia costanza e' stata premiata nonostante i risultati scarsi sono arrivato 5 di categoria cosa ridicola visto il livello di quelli che mi passavano nelle gf,adesso posso dire che c'e' giustizia un mangia mortadella verra' premiato.Risus abundat im ore stultorum. A forza di ridere tanto, non leggi o non comprendi ciò che è stato ripetutamente spiegato circa il senso di non considerare questa, come la positività di un amatore qualsiasi.
I mangia mordatella è gente che si fa male con l'alimentazione come i dopati si fanno male con il doping. Con la differenza che spesso non hanno testa, cuore e palle, oltre che passione, per fare una cosa bene, quindi oggi piove e sto a casa (a mangiare mortadella) domani c'è vento e allora sto a casa (a mangiare mortadella), dopodomani è freddo e allora sto a casa (a mangiare mortadella). Il risultato è panza e frustrazione verso gli "antipatici sfigati assurdi" (cit) che invece fanno sacrifici. Fare dei sacrifici, DA PULITO, per un obiettivo sportivo, per quanto esso infimo possa essere rispetto magari a un Tour de France, non è cosa per nulla disdicevole. Sempre che non sia fatta oltre i limiti, cosa che avviene ad opera di qualcuno non certo ad opera di tutti. Si può condurre uno stile di vita sano, integro, stando attenti con regolarità a cosa si mangia, agli orari a cui si va a letto e ci si sveglia ecc....tutto ciò che fa rima con attività sportiva. Altro che magnà mortadella all'ingrasso. Quello con lo sport non c'entra nulla.
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