Quando controllano è una strage ovunque.Puglia sugli scudi in queste ultime settimane!! Una strage!!!
Partecipi ad arcobaleno e cicloamatour?è un falso mito. Forse ne parla chi si vuole autoincensare...in bici si va perchè ci si diverte, altrochè...il sacrificio è stare seduti davanti ad uno schermo non stare all'aria aperta per quanto a volte sia faticoso e ci voglia tanta grinta. Ma è tutto ampiamente ripagato. Non c'è paragone. E tanti "sacrifici" che si fanno a tavola sono perfettamente inutili. Quindi non mi rende merito nulla, ed io sono tutto fuorchè modesto
Scusate se mi intrometto ma leggendo la Tua domanda e i commenti a seguire, mi è venuto in mente un commento che non riesco a trattenere.
Prima ancora di fare causa a questi signori, con tempi ed esiti ignoti, ritengo che bisognerebbe anzitutto iniziare a emarginarli e trattarli per quello che sono. In questi pochi anni di ciclismo ho visto chiacchierate, saluti affettuosi, selfie ecc. ecc. tra persone che conosco (e ritengo pulite) e persone che, a distanza di tempo, si sono rivelate non pulite però già prima erano clamorosamente sospette o chiacchierate da tutti.
Allora, io dico: prima ancora di fare causa a questi, iniziamo a non salutarli o a trattarli come amici.
Poi, se volete fargli causa io ne sono ben lieto perchè potrei assisterVi, a pagamento naturalmente.
Poi, se volete fargli causa io ne sono ben lieto perchè potrei assisterVi, a pagamento naturalmente.
prendo spunto, immaginando tu sia un legale: ci sono estremi per chiedere i danni in un caso simile. morale, chiaramente, che quello patrimoniale penso si quantifichi in un prosciutto. e le spese legali sarebbero a caso del drogato, se fosse condannato al risarcimento, giusto?
Si sono un legale, ma non mi occupo di diritto civile. Quindi non posso darTi uno spunto tecnico, ma solo il mio punto di vista sulla base della mia sommaria conoscenza della materia. Peraltro, mi consta che il tema degli aspetti risarcitori legati al doping è molto dibattuto, al punto che ci sono anche sentenze che - ad esempio - si sono occupate dell'ammissibilità della costituzione di parte civile da parte del Coni nell'ambito dei processi di frode sportiva.
Tralasciando gli aspetti civilistici legati agli illeciti penali, dal punto di vista del diritto civile, secondo gli esperti della materia (vedi, ad esempio, Di Ciommo, Il doping: profili di diritto civile, Rivista Italiana di Medicina Legale e del Diritto in campo sanitario, 2014, Giuffrè, Milano, pag. 179), vuoi quando ad operare sia la responsabilità contrattuale (ad esempio dell’atleta nei confronti della propria società di appartenenza o di un proprio sponsor), vuoi quando venga in rilievo un'ipotesi di responsabilità extracontrattuale (ad esempio nei confronti degli altri atleti o degli sponsor dell’evento sportivo o comunque verso terzi con cui l’atleta non ha vincoli contrattuali), non vi dovrebbe essere dubbio che, in presenza del fatto lesivo costituito dall’assunzione della sostanza dopante e di un danno qualificabile in termini di ingiustizia a esso legato da un vincolo di causalità adeguata, è sufficiente la colpa del soggetto agente perché scatti l’obbligo di risarcire il danno nonché, in ipotesi contrattuale, la possibilità per il creditore che ha subito l’altrui inadempimento (dell’obbligo di svolgere correttamente la sua prestazione), di chiedere la risoluzione del contratto.
Dal punto di vista civilistico, peraltro, la possibilità offerta (risarcimento) è azionabile con molti meno limiti rispetto a quanto accade sul versante penale, dove - mi pare - sia richiesta la dimostrazione del dolo specifico.
Piccolo Off Topic ...
E ovviamente senza nessun intento offensivo eh
E impressionante come voi legali, quando vi mettete a parlare o a scrivere del mondo giuridico, improvvisamente cambiate registro/lessico e zaaac ... non si capisce più un'emerita fava :-)
Tranquillo, nessuna offesa. Cerco di tradurre:
Ciclista pulito: avvocà je potemo fa causa ar drogato?
Avvocato: certo che si, qui se vince (oppure come diceva in uno sketch Gigi Proietti "qui ce lo inc... " https://www.youtube.com/watch?v=zij8ESvMWE0).
PS: tendenzialmente un avvocato italiano è sempre possibilità sull'intentare un'azione legale. In più inizia a sparare paroloni per intimorire il cliente e invogliarlo ad affidarsi a lui).
sta buono che ci mancano solo gli avvocati alle garette di paese e stam appost :rosik::rosik:
Scherzi a parte, come avevo già scritto prima, lascerei perdere questo tipo di strada o, quanto meno, sarebbe meglio imho che la intraprendessero organizzatori, sponsor, società sportive, federazioni ecc. i quali più facilmente possono dimostrare di aver subito un danno patrimoniale e chiedere il relativo risarcimento. Magari questa strada (patrimoniale) può essere più deterrente della minaccia penale.
Si potrebbe pure addebitare il costo dei controlli.
Si sono un legale, ma non mi occupo di diritto civile. Quindi non posso darTi uno spunto tecnico, ma solo il mio punto di vista sulla base della mia sommaria conoscenza della materia. Peraltro, mi consta che il tema degli aspetti risarcitori legati al doping è molto dibattuto, al punto che ci sono anche sentenze che - ad esempio - si sono occupate dell'ammissibilità della costituzione di parte civile da parte del Coni nell'ambito dei processi di frode sportiva.
Tralasciando gli aspetti civilistici legati agli illeciti penali, dal punto di vista del diritto civile, secondo gli esperti della materia (vedi, ad esempio, Di Ciommo, Il doping: profili di diritto civile, Rivista Italiana di Medicina Legale e del Diritto in campo sanitario, 2014, Giuffrè, Milano, pag. 179), vuoi quando ad operare sia la responsabilità contrattuale (ad esempio dell’atleta nei confronti della propria società di appartenenza o di un proprio sponsor), vuoi quando venga in rilievo un'ipotesi di responsabilità extracontrattuale (ad esempio nei confronti degli altri atleti o degli sponsor dell’evento sportivo o comunque verso terzi con cui l’atleta non ha vincoli contrattuali), non vi dovrebbe essere dubbio che, in presenza del fatto lesivo costituito dall’assunzione della sostanza dopante e di un danno qualificabile in termini di ingiustizia a esso legato da un vincolo di causalità adeguata, è sufficiente la colpa del soggetto agente perché scatti l’obbligo di risarcire il danno nonché, in ipotesi contrattuale, la possibilità per il creditore che ha subito l’altrui inadempimento (dell’obbligo di svolgere correttamente la sua prestazione), di chiedere la risoluzione del contratto.
Dal punto di vista civilistico, peraltro, la possibilità offerta (risarcimento) è azionabile con molti meno limiti rispetto a quanto accade sul versante penale, dove - mi pare - sia richiesta la dimostrazione del dolo specifico.
Edit: ovviamente resta il tema della configurabilità e della dimostrabilità del danno, patrimoniale e non.
Addirittura più deterrente del penale? Sono stupito.Scherzi a parte, come avevo già scritto prima, lascerei perdere questo tipo di strada o, quanto meno, sarebbe meglio imho che la intraprendessero organizzatori, sponsor, società sportive, federazioni ecc. i quali più facilmente possono dimostrare di aver subito un danno patrimoniale e chiedere il relativo risarcimento. Magari questa strada (patrimoniale) può essere più deterrente della minaccia penale.
Si potrebbe pure addebitare il costo dei controlli.
Era solo per dire che la minaccia di una richiesta risarcitoria cospicua di più certo successo, può essere percepita in maniera maggiore rispetto a una sanzione penale incerta.Addirittura più deterrente del penale? Sono stupito.[/URL]
. Non lo so, conosco poco la materia e non sono a conoscenza di azioni civili o penali a questo riguardo.Ma per questa falsa attestazione non c'è il penale?
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No. Non è una dichiarazione che rientra tra quelle previste dalla legge quali autocertificazioni la cui falsità genera sanzioni penali........
Noto invece che finché non arriva almeno la squalifica corrono tutti e dico tutti contravvenendo al codice.
Ma per questa falsa attestazione non c'è il penale? ........
Era solo per dire che la minaccia di una richiesta risarcitoria cospicua di più certo successo, può essere percepita in maniera maggiore rispetto a una sanzione penale incerta.
. Non lo so, conosco poco la materia e non sono a conoscenza di azioni civili o penali a questo riguardo.
PS: Come già ho avuto modo di chiarire, sono contrario alla rivalsa civile contro i dopati, anche perché manifestare un danno morale per una gara perduta è un'esagerazione rispetto ai veri danni morali legati a eventi più seri.
Tuttavia, trovo un po' forte e anche antipatico mettere in dubbio la salubrità mentale di chi si confronta su questi temi. Anche perchè se, da un lato, le azioni civili degli altri partecipanti possono risultare esagerate e fuori luogo, dall'altro lato le azioni civili degli organizzatori, degli sponsor o delle squadre hanno senso e fondamento. Basti pensare che alcuni comitati organizzatori e alcune società sportive hanno previsto nel proprio regolamento una forma risarcitoria forfetaria a carico dei partecipanti risultati positivi.
E' avvenuto a Roma, per l'edizione 2016? Ne beccarono ben 3. In teoria dovevano 50.000 euro a testa a titolo risarcitorio. Sono stati richiesti?......... Basti pensare che alcuni comitati organizzatori e alcune società sportive hanno previsto nel proprio regolamento una forma risarcitoria forfetaria a carico dei partecipanti risultati positivi.
Grazie per le risposte di entrambi. Mi chiedo però a questo punto cosa l'hanno messa a fare quella parte di dichiarazione..No. Non è una dichiarazione che rientra tra quelle previste dalla legge quali autocertificazioni la cui falsità genera sanzioni penali.
Le autocertificazioni la cui falsità genera effetti penali, sono quelle previste dagli artt.46 e 47 DPR445/2000:
http://www.re.camcom.gov.it/allegat..._MODIFICHE_APPORTATE_DALLA_LEGGE_183-2011.pdf
p.s. potresti informarti e farcelo sapere
Grazie per le risposte di entrambi. Mi chiedo però a questo punto cosa l'hanno messa a fare quella parte di dichiarazione.
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