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Osservatorio doping
Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori" (parte 2 sigh!!)
Testo
<blockquote data-quote="samuelgol" data-source="post: 5867693" data-attributes="member: 6633"><p>Credo che fai un pò di confusione.</p><p>Innanzitutto qui non stiamo parlando di canne, quindi droga, la cui detenzione è vietata dalla disciplina penale ben prima di quella sportiva.</p><p>Stiamo parlando di medicinali inseriti nella lista Wada, quindi vietati. Esclusa pacificamente la rilevanza penale della semplice detenzione di farmaci (attenzione, anche detenere epo in casa per il semplice fatto di averla può non configurare reato, essendo che l'acquisto è vietato in Italia, senza prescrizione, ma è disponibile liberamente in internet), c'è da vedere la questione della certificazione etica. E' vero che nel certificato etico dichiari di (<a href="http://amatoriale.federciclismo.it/it/document/dichiarazione-etica-per-tesserati/1577b818-2e47-4b3c-8f8e-6664130d6cae/" target="_blank">http://amatoriale.federciclismo.it/it/document/dichiarazione-etica-per-tesserati/1577b818-2e47-4b3c-8f8e-6664130d6cae/</a>), ma è altresì vero che specifica appunto quanto ho evidenziato in rosso, che in parte è fra l'altro una sciocchezza scritta da chi vuole farsi bello, in quanto per alcuni farmaci vietati la prescrizione medica non è prevista. Per altri è prevista, ma in ogni caso la giustificazione a molti farmaci (e questo ho detto) è piuttosto agevole per cui la detenzione non configura alcuna violazione sportiva per il semplice fatto che è giustificata o comunque giustificabile come prevede la norma etica. Tanto più che a meno di non abitare da soli in casa, qualsiasi farmaco è tranquillamente attribuibile a qualche familiare, quindi un procuratore sportivo (non i Nas che non sono giustizia sportiva), nemmeno potrebbe dimostrare la riconducibiltà del farmaco al tesserato. Persino l'epo, può essere somministrata a pazienti conviventi in presenza di loro patologie. Senza andare a sconfinare nell'epo, chi ha bambini piccoli sa che specie nei mesi invernali fra aerosol vari e similia, cortisonici e broncodilatatori sono tutt'altro che infrequenti. Ma giustificazioni semplici da portare ve ne è talmente tante che quel punto della dichiarazione etica è messo lì più di facciata che non realistico.</p><p>Perquisizioni e similia si fanno pertanto alla luce di indagini penali derivanti da detenzione massiccia ai fini di traffico e/o somministrazione ad altri tesserati. Non per squalificare l'amatore. Per quello ci sono i controlli alle gare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="samuelgol, post: 5867693, member: 6633"] Credo che fai un pò di confusione. Innanzitutto qui non stiamo parlando di canne, quindi droga, la cui detenzione è vietata dalla disciplina penale ben prima di quella sportiva. Stiamo parlando di medicinali inseriti nella lista Wada, quindi vietati. Esclusa pacificamente la rilevanza penale della semplice detenzione di farmaci (attenzione, anche detenere epo in casa per il semplice fatto di averla può non configurare reato, essendo che l'acquisto è vietato in Italia, senza prescrizione, ma è disponibile liberamente in internet), c'è da vedere la questione della certificazione etica. E' vero che nel certificato etico dichiari di ([url]http://amatoriale.federciclismo.it/it/document/dichiarazione-etica-per-tesserati/1577b818-2e47-4b3c-8f8e-6664130d6cae/[/url]), ma è altresì vero che specifica appunto quanto ho evidenziato in rosso, che in parte è fra l'altro una sciocchezza scritta da chi vuole farsi bello, in quanto per alcuni farmaci vietati la prescrizione medica non è prevista. Per altri è prevista, ma in ogni caso la giustificazione a molti farmaci (e questo ho detto) è piuttosto agevole per cui la detenzione non configura alcuna violazione sportiva per il semplice fatto che è giustificata o comunque giustificabile come prevede la norma etica. Tanto più che a meno di non abitare da soli in casa, qualsiasi farmaco è tranquillamente attribuibile a qualche familiare, quindi un procuratore sportivo (non i Nas che non sono giustizia sportiva), nemmeno potrebbe dimostrare la riconducibiltà del farmaco al tesserato. Persino l'epo, può essere somministrata a pazienti conviventi in presenza di loro patologie. Senza andare a sconfinare nell'epo, chi ha bambini piccoli sa che specie nei mesi invernali fra aerosol vari e similia, cortisonici e broncodilatatori sono tutt'altro che infrequenti. Ma giustificazioni semplici da portare ve ne è talmente tante che quel punto della dichiarazione etica è messo lì più di facciata che non realistico. Perquisizioni e similia si fanno pertanto alla luce di indagini penali derivanti da detenzione massiccia ai fini di traffico e/o somministrazione ad altri tesserati. Non per squalificare l'amatore. Per quello ci sono i controlli alle gare. [/QUOTE]
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