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Osservatorio doping
Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori" (parte 2 sigh!!)
Testo
<blockquote data-quote="pizzirilloo" data-source="post: 5998617" data-attributes="member: 43783"><p>Provo a spiegarmi per l'ultima volta. </p><p></p><p>Occorre individuare con esattezza il bene/scopo che l'intervento pubblico mira a tutelare e capirne la diversa graduazione nella scala dei valori.</p><p></p><p>- Sicurezza pubblica (stadi): bene costituzionale che deve essere garantito a tutti i cittadini. Da qui discende il fatto che le spese per garantire la pubblica sicurezza sono coperte da imposte e quindi sono a carico di tutti, pure di chi allo stadio non ci va.</p><p></p><p>- Salute pubblica: bene costituzionale che deve essere garantito a tutti i cittadini. Ergo, come sopra.</p><p></p><p>- Leale svolgimento delle competizioni sportive: non mi pare che sia un bene costituzionale (ma potrei sbagliarmi). Da qui discende il fatto che le spese per garantire tale obiettivo dovrebbero - IMHO - essere coperte da tasse e, quindi, pagate da chi pratica sport.</p><p></p><p>Ora, se diciamo che la disciplina antidoping è finalizzata alla salute pubblica (come legittimamente sostiene [MENTION=6633]samuelgol[/MENTION]), allora i relativi costi devono essere coperti da imposte e, quindi, essere a carico della collettività (e dunque anche della mia ragazza che la domenica mentre corro sta a casa, si spera).</p><p></p><p>Se invece diciamo che la disciplina antidoping è finalizzata al leale svolgimento delle competizioni sportive e secondariamente (come scopo mediato e non ultimo) anche alla salute pubblica, allora ci dovrebbe stare la tassa e non l'imposta.</p><p></p><p>Tornando gli stadi, mi pare che sia in gioco la sicurezza pubblica. Quindi, purtroppo...</p><p></p><p>A proposito di sicurezza negli stadi, quando la politica ha deciso di farla finita con questo stupido teatrino domenicale, gli effetti positivi si sono visti. Non si potrebbe fare lo stesso per il tema di cui stiamo parlando qui?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pizzirilloo, post: 5998617, member: 43783"] Provo a spiegarmi per l'ultima volta. Occorre individuare con esattezza il bene/scopo che l'intervento pubblico mira a tutelare e capirne la diversa graduazione nella scala dei valori. - Sicurezza pubblica (stadi): bene costituzionale che deve essere garantito a tutti i cittadini. Da qui discende il fatto che le spese per garantire la pubblica sicurezza sono coperte da imposte e quindi sono a carico di tutti, pure di chi allo stadio non ci va. - Salute pubblica: bene costituzionale che deve essere garantito a tutti i cittadini. Ergo, come sopra. - Leale svolgimento delle competizioni sportive: non mi pare che sia un bene costituzionale (ma potrei sbagliarmi). Da qui discende il fatto che le spese per garantire tale obiettivo dovrebbero - IMHO - essere coperte da tasse e, quindi, pagate da chi pratica sport. Ora, se diciamo che la disciplina antidoping è finalizzata alla salute pubblica (come legittimamente sostiene [MENTION=6633]samuelgol[/MENTION]), allora i relativi costi devono essere coperti da imposte e, quindi, essere a carico della collettività (e dunque anche della mia ragazza che la domenica mentre corro sta a casa, si spera). Se invece diciamo che la disciplina antidoping è finalizzata al leale svolgimento delle competizioni sportive e secondariamente (come scopo mediato e non ultimo) anche alla salute pubblica, allora ci dovrebbe stare la tassa e non l'imposta. Tornando gli stadi, mi pare che sia in gioco la sicurezza pubblica. Quindi, purtroppo... A proposito di sicurezza negli stadi, quando la politica ha deciso di farla finita con questo stupido teatrino domenicale, gli effetti positivi si sono visti. Non si potrebbe fare lo stesso per il tema di cui stiamo parlando qui? [/QUOTE]
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