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Osservatorio doping
Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori" (parte 2 sigh!!)
Testo
<blockquote data-quote="pizzirilloo" data-source="post: 6020608" data-attributes="member: 43783"><p>Si sono un legale, ma non mi occupo di diritto civile. Quindi non posso darTi uno spunto tecnico, ma solo il mio punto di vista sulla base della mia sommaria conoscenza della materia. Peraltro, mi consta che il tema degli aspetti risarcitori legati al doping è molto dibattuto, al punto che ci sono anche sentenze che - ad esempio - si sono occupate dell'ammissibilità della costituzione di parte civile da parte del Coni nell'ambito dei processi di frode sportiva.</p><p></p><p>Tralasciando gli aspetti civilistici legati agli illeciti penali, dal punto di vista del diritto civile, secondo gli esperti della materia (vedi, ad esempio, Di Ciommo, Il doping: profili di diritto civile, Rivista Italiana di Medicina Legale e del Diritto in campo sanitario, 2014, Giuffrè, Milano, pag. 179), vuoi quando ad operare sia la responsabilità contrattuale (ad esempio dell&#8217;atleta nei confronti della propria società di appartenenza o di un proprio sponsor), vuoi quando venga in rilievo un'ipotesi di responsabilità extracontrattuale (ad esempio nei confronti degli altri atleti o degli sponsor dell&#8217;evento sportivo o comunque verso terzi con cui l&#8217;atleta non ha vincoli contrattuali), non vi dovrebbe essere dubbio che, in presenza del fatto lesivo costituito dall&#8217;assunzione della sostanza dopante e di un danno qualificabile in termini di ingiustizia a esso legato da un vincolo di causalità adeguata,<u> è sufficiente la colpa del soggetto agente perché scatti l&#8217;obbligo di risarcire il danno nonché</u>, in ipotesi contrattuale, la possibilità per il creditore che ha subito l&#8217;altrui inadempimento (dell&#8217;obbligo di svolgere correttamente la sua prestazione), di chiedere la risoluzione del contratto.</p><p></p><p>Dal punto di vista civilistico, peraltro, la possibilità offerta (risarcimento) è azionabile con molti meno limiti rispetto a quanto accade sul versante penale, dove - mi pare - sia richiesta la dimostrazione del dolo specifico.</p><p></p><p>Edit: ovviamente resta il tema della configurabilità e della dimostrabilità del danno, patrimoniale e non.</p><p></p><p><img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/beer.gif" class="smilie" loading="lazy" alt="o-o" title="Beer o-o" data-shortname="o-o" /></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pizzirilloo, post: 6020608, member: 43783"] Si sono un legale, ma non mi occupo di diritto civile. Quindi non posso darTi uno spunto tecnico, ma solo il mio punto di vista sulla base della mia sommaria conoscenza della materia. Peraltro, mi consta che il tema degli aspetti risarcitori legati al doping è molto dibattuto, al punto che ci sono anche sentenze che - ad esempio - si sono occupate dell'ammissibilità della costituzione di parte civile da parte del Coni nell'ambito dei processi di frode sportiva. Tralasciando gli aspetti civilistici legati agli illeciti penali, dal punto di vista del diritto civile, secondo gli esperti della materia (vedi, ad esempio, Di Ciommo, Il doping: profili di diritto civile, Rivista Italiana di Medicina Legale e del Diritto in campo sanitario, 2014, Giuffrè, Milano, pag. 179), vuoi quando ad operare sia la responsabilità contrattuale (ad esempio dell’atleta nei confronti della propria società di appartenenza o di un proprio sponsor), vuoi quando venga in rilievo un'ipotesi di responsabilità extracontrattuale (ad esempio nei confronti degli altri atleti o degli sponsor dell’evento sportivo o comunque verso terzi con cui l’atleta non ha vincoli contrattuali), non vi dovrebbe essere dubbio che, in presenza del fatto lesivo costituito dall’assunzione della sostanza dopante e di un danno qualificabile in termini di ingiustizia a esso legato da un vincolo di causalità adeguata,[U] è sufficiente la colpa del soggetto agente perché scatti l’obbligo di risarcire il danno nonché[/U], in ipotesi contrattuale, la possibilità per il creditore che ha subito l’altrui inadempimento (dell’obbligo di svolgere correttamente la sua prestazione), di chiedere la risoluzione del contratto. Dal punto di vista civilistico, peraltro, la possibilità offerta (risarcimento) è azionabile con molti meno limiti rispetto a quanto accade sul versante penale, dove - mi pare - sia richiesta la dimostrazione del dolo specifico. Edit: ovviamente resta il tema della configurabilità e della dimostrabilità del danno, patrimoniale e non. o-o [/QUOTE]
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