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Testo: <blockquote data-quote="sembola" data-source="post: 6455149" data-attributes="member: 1912">[USER=12711]@frejus82[/USER], prendo atto che hai timore di un qualcosa di cui non c'è traccia che avvenga o sia avvenuto, perlomeno in tempi recenti. Capisco i timori, nel senso che la probabilità bassa o molto bassa non è tecnicamente zero e che una probabilità molto  bassa non sarebbe una consolazione per chi dovesse inciamparci. Dopo di che occorre uscire dai principi e dalle percezioni  e ragionare sui fatti. Ed i fatti sono che:A) nel mondo amatoriale (AMATORIALE!!!) il fenomeno del doping è diffuso e occorre fare qualcosa. L'antidoping non può bastare ma intanto è un buon inizio, insomma non se ne può fare a meno.B) non è possibile distinguere ai fini dell'antidoping tra diverse "categorie". A meno di invalidare quasi del tutto la (già scarsa per motivi quantitativi) efficacia dell'antidoping. C) il timore di positività "accidentali" non è supportato dai fatti, neppure nel mondo agonistico che è sottoposto ad un numero molto superiore di controlli, mentre nel mondo amatoriale si tratta evidentemente di controlli mirati e non casuali. Dopo di che non posso non notare come anche nel nostro ambiente sia molto comune la mentalità schizofrenica italiana che a giorni alterni chiede severità o manica larga, applicazione od interpretazione della legge, e distingue tra diritto o privilegio a seconda che si parli di qualcosa che ci favorisce o ci danneggi. Sent from my POT-LX1 using <a href="http://r.tapatalk.com/byo?rid=92939" target="_blank">BDC-Forum mobile app</a></blockquote>

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