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Testo: <blockquote data-quote="bach7" data-source="post: 7594609" data-attributes="member: 30490">studi più o meno rigorosi furono fatti a suo tempo dal dott. Ferrari.ovviamente vanno presi con le pinze, visto che in un certo senso aveva tutti i motivi per enfatizzare gli effetti del doping su soggetti anche poco "dotati"...poi ormai ho una certa età, e mi è capitato di frequentare persone che da pedalatori della domenica sono diventati vincitori (in garette locali ovviamente), e poi dopo essere stati beccati, tornare pedalatori della domenica. così come è capitato vedere il talento giovane che candidamente ammettevano di fare uso di sostanze, perché lo facevano tutti gli altri e quindi se volevi vincere quella era la strada... inutile dire che oggi quel "ragazzo" non va più in bici... perché il doping aiuta a fare certi allenamenti, a non soffrire, a recuperare prima, e così a migliorare. tolto quello viene meno anche la voglia di allenarsi, per lo scoraggiamento... dalle mie parti si dice che la testa è un velo di cipolla... ovvero che basta pochissimo per perdere la ragione...Il problema del doping tra gli amatori non è l'assunzione delle sostanze dopanti, ma un attimo prima ovvero nrl momento in cui si decide di fare uso di queste pratiche. è lì che si è perso il cervello...</blockquote>

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