Confuso e (in)felice in salita!

Mr. Jones

Pignone
4 Febbraio 2005
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Marigliano(NA)
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Prima di tutto voglio precisare che sono una schiappa, non solo in salita ma anche in pianura :cry !

Il problema che mi affligge è questo: quando affronto una salita in agilità il cuore schizza subito a mille e mi prende un fiatone terribile che mi costringe a rallentare. Se invece salgo con un rapporto un pò più duro che mi consente un basso numero di rpm, diciamo inferiori (a volte di molto!) a 60, le cose vanno meglio: cuore più tranquillo e meno fiatone...ma che dolore ai quadricipiti :wacko: !! Però questo è l' unico modo in cui riesco ad andare su quando i Km di salita sono tanti...(a volte sono comunque costretto a fermarmi per alleviare il bruciore nelle gambe).
E' normale?
Io credo di no, forse dovrei curare qualche aspetto dell' allenamento che mi sfugge...
Consigli?

Ah, se può essere d' aiuto:
-tutto normale alla visita cardiologica
-Fc :a riposo 42bpm / max intorno ai 178 (più o meno...)
-struttura fisica da scalatore (ma allora perchè non vado su forte ;nonzo% ?)
-peso 62,5Kg
-quadricipiti abbastanza ipertrofici (vengo dal bodybuilding)
 

Thomos

Velocista
22 Aprile 2004
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Brianza
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Bici
BMC Roadmachine, Scott Genius 730 (custom)
ps il bidibolding non serve a un favozzo per la bici.. la massa che ti fai in palestra al max ti serve se sei velocista.. no di certo in salita.. il tuo fisico deve trasformare tutte le fibre muscolari che hai in fibre resistenti
 

S&P

Passista
23 Dicembre 2004
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Trieste
digilander.libero.it
Thomos ha scritto:
;nonzo%
:-) :-) :-) :-) :-)

Ha ragione Tom, te devi allenà, non c'è una via diversa. In salita non si improvvisa e se hai il fiatone subito probabilmente non hai un allenamento sufficente. Attaccala piano con rapporto leggero, controllando il cardio, tenendo 70 pedalate. Poi se vedi che tieni quando cominci a sudare copiosamente (quando hai rotto il fiato) metti un dente più duro e cerca di tenere lo stesso ritmo. Così scopri lentamente qual'è la cadenza che puoi tenere.
Sotto i 60 con i muscoli che bruciano puoi fare 1, 2km, ma su una salita da 10km tracolli inevitabilmente.
 
S&P ha scritto:
;nonzo%
:-) :-) :-) :-) :-)

Ha ragione Tom, te devi allenà, non c'è una via diversa. In salita non si improvvisa e se hai il fiatone subito probabilmente non hai un allenamento sufficente. Attaccala piano con rapporto leggero, controllando il cardio, tenendo 70 pedalate. Poi se vedi che tieni quando cominci a sudare copiosamente (quando hai rotto il fiato) metti un dente più duro e cerca di tenere lo stesso ritmo. Così scopri lentamente qual'è la cadenza che puoi tenere.
Sotto i 60 con i muscoli che bruciano puoi fare 1, 2km, ma su una salita da 10km tracolli inevitabilmente.

Quoto.
Trova una via di mezzo, le gambe devono spingere in agilità, l'unico modo per salire senza allenamento.
Non ti devono fare male e il cuore non deve schizzare, chiaro che non puoi Fare 100 km e 1000 mt di dislivello di punto in bianco.
Inizia a studiare cosa vuol dire allenamento e armati di pazienza.
 

zodiaco981

Apprendista Velocista
11 Aprile 2006
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cannondale supersiX
il tuo fisico deve trasformare tutte le fibre muscolari che hai in fibre resistenti[/quote];nonzo% ;nonzo% ;nonzo%
CHE COSA???????:shock: :shock:
Scusa se intervengo ma non è proprio esatto quello che stai dicendo, Purtroppo oppure per fortuna, ognuno ha un suo patrimonio genetico con una percentuale più o meno numerosa, di fibre chiamate "rosse"resistenti, e di conseguenza "bianche"veloci, abbiamo anche delle fibre "intermedie", e solo QUESTE, si possono trasformare, tramite l'allenamento, tra l'altro, tale trasformazione non è così semplice da operare.
 

VADABRUT

Ammiraglia
7 Aprile 2006
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zodiaco981 ha scritto:
il tuo fisico deve trasformare tutte le fibre muscolari che hai in fibre resistenti
;nonzo% ;nonzo% ;nonzo%
CHE COSA???????:shock: :shock:
Scusa se intervengo ma non è proprio esatto quello che stai dicendo, Purtroppo oppure per fortuna, ognuno ha un suo patrimonio genetico con una percentuale più o meno numerosa, di fibre chiamate "rosse"resistenti, e di conseguenza "bianche"veloci, abbiamo anche delle fibre "intermedie", e solo QUESTE, si possono trasformare, tramite l'allenamento, tra l'altro, tale trasformazione non è così semplice da operare.[/quote]

Purtroppo ha ragione zodiaco.... dico purtroppo perchè essendo anch' io abbastanza leggero non riesco comunque a digerire le salite .... mi hanno già detto di tutto, che è una questione di testa, che non le faccio mai ecc., però anche mio padre aveva lo stesso problema .... in salita non andava...penso proprio che sia una cosa genetica, uno può provare a trasformarsi ma non è detto che migliori così tanto da reggere il ritmo in salita di chi è più portato e dotato.
A volte quando mi staccano in salita mi viene voglia di martellarmi i cocones .... soffrirei di meno :mrgreen:
 

Thomos

Velocista
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zodiaco981 ha scritto:
il tuo fisico deve trasformare tutte le fibre muscolari che hai in fibre resistenti
;nonzo% ;nonzo% ;nonzo%
CHE COSA???????:shock: :shock:
Scusa se intervengo ma non è proprio esatto quello che stai dicendo, Purtroppo oppure per fortuna, ognuno ha un suo patrimonio genetico con una percentuale più o meno numerosa, di fibre chiamate "rosse"resistenti, e di conseguenza "bianche"veloci, abbiamo anche delle fibre "intermedie", e solo QUESTE, si possono trasformare, tramite l'allenamento, tra l'altro, tale trasformazione non è così semplice da operare.[/quote]

:hail: non son medico.. sorry..
cmq l'allenamento in palestra a quanto so io incrementa un tipo di fibre che nel ciclismo non servon.. io la so così..
 

zodiaco981

Apprendista Velocista
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:hail: non son medico.. sorry..
cmq l'allenamento in palestra a quanto so io incrementa un tipo di fibre che nel ciclismo non servon.. io la so così..[/quote]
Scusami di nuovo, :mrgreen:
ma non esiste una fibra che serve o non serve nel ciclismo, xchè servono tutte, parliamo al limite di fascie muscolari o altre, forse confondi ad esempio, il discorso che nella corsa a piedi, si usano fasce muscolari antagoniste, quindi meno "interessanti" a livello di preparazione specifica per il ciclismo.:-)
 

srinivasa

Scalatore
11 Ottobre 2005
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A Tomma', ma che te ce mann a fa all'uiniversità ? :-)
Cmq, tanto per dire, avete mai visto un nigeriano andar forte in bicicletta (cioè, intendo pedalando, che se opta per portarla in spalla va forte uguale). Del resto un etiope nei 100metri non se lo ricorda nessuno. Ancora per rimanere nell'atletica un atleta bravo, ma non eccelso, che seppe supplire con l'allenamento alle sue "tare" genetiche (esclusivamente dal punto di vista della velocità) è stato Mennea ed in ogni caso le prestazioni sui 200 non riusciva a ripeterle sui 100m.
 

zodiaco981

Apprendista Velocista
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srinivasa ha scritto:
Cmq, tanto per dire, avete mai visto un nigeriano andar forte in bicicletta (cioè, intendo pedalando, che se opta per portarla in spalla va forte uguale). Del resto un etiope nei 100metri non se lo ricorda nessuno.
X quanto riguarda il "nigeriano", è molto difficile che nei prossimi anni possa emergere un atleta di tale nazionalità, ma non x le caratteristiche fisiche o meglio muscolari, x rimanere in tema, ma sarà difficile xchè è uno sport che per arrivare ad alti livelli(PROFF) richiede, un esperienza che nasca dalle categorie giovanili, altrimenti come già qualche atleta che proviene da qualche altra disciplina, Vedi(MTB), non sanno stare in gruppo, e quindi tagliati fuori in partenza.
Invece devo dire che l'esempio dell'Etiope, nella maggior parte degli atleti conosciuti, di tale nazionalità, può essere corretto in quanto sono "fisici" tipicamente che per caratteristica hanno dalla loro una genetica dedita alla fatica, come ad esempio le popolazioni della Colombia, Perù ecc. o-o
 

Mr. Jones

Pignone
4 Febbraio 2005
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Marigliano(NA)
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Ok ragazzi!
Vi ringrazio tutti per le risposte...ora già riesco a capire qualcosa di più sulla mia situazione.

PS
Mi riconosco pari pari in quello che dice Spartaco:

-in genere chi viene dal bodybulding non ha fiato si stanca subito e manca totalmente di agilità
 

The Condor

Apprendista Velocista
6 Ottobre 2005
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62
Pietragrande
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Bianchi 928 l
Mr. Jones ha scritto:
Prima di tutto voglio precisare che sono una schiappa, non solo in salita ma anche in pianura :cry !

Il problema che mi affligge è questo: quando affronto una salita in agilità il cuore schizza subito a mille e mi prende un fiatone terribile che mi costringe a rallentare. Se invece salgo con un rapporto un pò più duro che mi consente un basso numero di rpm, diciamo inferiori (a volte di molto!) a 60, le cose vanno meglio: cuore più tranquillo e meno fiatone...ma che dolore ai quadricipiti :wacko: !! Però questo è l' unico modo in cui riesco ad andare su quando i Km di salita sono tanti...(a volte sono comunque costretto a fermarmi per alleviare il bruciore nelle gambe).
E' normale?
Io credo di no, forse dovrei curare qualche aspetto dell' allenamento che mi sfugge...
Consigli?

Ah, se può essere d' aiuto:
-tutto normale alla visita cardiologica
-Fc :a riposo 42bpm / max intorno ai 178 (più o meno...)
-struttura fisica da scalatore (ma allora perchè non vado su forte ;nonzo% ?)
-peso 62,5Kg
-quadricipiti abbastanza ipertrofici (vengo dal bodybuilding)


Come ti alleni attualmente? E cosi intendi per struttura fisica da scalatore?
 

aemme

via col vento
31 Maggio 2006
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il ciclista su strada è un atleta di durata e dunque utilizza a fondo il meccanismo aerobico. Ma anche il metabolismo anaerobico è importante, soprattutto quando ci si vuole cimentare in competizioni anche solamente con il gruppone amico.
In un convegno di studi relativo alla valutazione fisiologica dell'atleta un importante fisiologo americano dell'università del Texas Jack Wilmore mostrò durante la sua esposizione una diapositiva relativa alla distribuzione dlle fibre muscolari lente e veloci nel ciclista e si è potuto apprezzare che il valore delle fibre lente è mediamente del 55%, il che significa che anche le fibre anaerobiche sono presenti in una buona percentuale.Infatti per valutare il ciclista, occorre considerare non solo il metabolismo aerobico ma anche quello anaerobico.
 

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