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consiglio su fascia cardio
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<blockquote data-quote="Space Invader" data-source="post: 7302893" data-attributes="member: 167927"><p>Ho due fasce Garmin HRM1G con più di 15 anni di servizio attivo, sebbene negli anni abbia utilizzato differenti modelli (affetti comunque dalle stesse casistiche) - ho recentemente ordinato un Xplova HS5 perché… a 30 Euro, perché no? <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /> I miei due centesimi sull’argomento dettati dalla personale esperienza, sperando possa essere d’aiuto.</p><p></p><ul> <li data-xf-list-type="ul">I sensori ECG della fascia sono spesso restii a misurare la FC a freddo (la frase si presta a multiple interpretazioni ovvero 1. A basse temperature 2. Appena indossata): per ovviare, basta bagnare il torace con una spugnetta (operazione che d’inverno provoca strilli udibili fino a Katmandu) oppure – per i più sofisticati (per me? e' lo stesso) - gel elettromedicale, etc.</li> <li data-xf-list-type="ul">Il rimpiazzo della batteria provoca spesso il reset della fascia che, a sostituzione completata, si reinizializza con un Ant+ ID (purtroppo non ho esperienza di fasce BTLE, sebbene immagini che un nuovo pairing non sia necessario poiche' *credo* che l'indirizzo MAC sia hardcoded) casuale a 5 cifre, pertanto va rifatto il pairing sul dispositivo, altrimenti non c'e' comunicazione.</li> <li data-xf-list-type="ul">A prescindere da tappi ad avvitamento od inserzione, c’è un sacco di sudore per quelle parti e, nonostante le nostre migliori intenzioni, finisce inevitabilmente per permeare l’O-Ring e, nel caso peggiore, corrodere la batteria provocando il rilascio dell’acido in questa contenuta (mi è successo un paio di volte: non è un bello spettacolo e con un po’ di cu… fortuna, ripulendo i accuratamente contatti con alcool, si riesce a salvare capra e cavoli): può tornare utile sapere che in questo caso, i sintomi sono inspiegabili spike in cui la propria frequenza cardiaca misurata corrisponde a quella di un colibrì (fermarsi e aprire immediatamente il compartimento della batteria e rimuoverla è una buona strategia).</li> <li data-xf-list-type="ul">Per prevenire il problema indicato nel punto precedente, un pezzettino di nastro adesivo sagomato a misura e posto sul coperchio risulta essere risolutivo (foto allegata); quando è il momento di sostituire la batteria e dopo aver rimosso lo scotch, basta pulire la colla residua con un cotton-fioc imbevuto di alcool denaturato, lasciar asciugare, e via con un altro pezzo di nastro (ovviamente bisogna PRIMA ricordarsi di sostituire la batteria: non chiedetemi come faccio a saperlo <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_rolleyes.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":roll:" title="Icon Rolleyes :roll:" data-shortname=":roll:" />).</li> <li data-xf-list-type="ul">Di tanto in tanto il trasmettitore si rincoglionisce: a parte il celeberrimo reset a batteria invertita, può tornare utile dimenticarsi la fascia (ovviamente privata della batteria) nel cassetto per qualche giorno (questo spiega perché può tornare utile avere almeno un paio di fasce… ed – almeno - un paio di bici, perché no), in maniera tale che il residuo di carica nel condensatore multistrato SMD all’ingresso dell’alimentazione (ho distrutto una terza HRM1G per vederne l'elettronica: svolgo una piccola cerimonia ogni 10 di Aprile per celebrarne il sacrificio) si esaurisca completamente.</li> <li data-xf-list-type="ul">Per chi sa districarsi con rammendi vari ad ago e filo, ricostruire le fasce elastiche deteriorate o eccessivamente allargate nel tempo è relativamente facile: nel caso di quelle con i sensori integrati nel trasmettitore (HRM1G, alcune Decathlon, Suunto, le vecchie Polar, Timex, etc.) basta ricostruirle con dell’elastico per cucito della stessa altezza (seguendo i punti di chiusura degli agganci), mentre quelle con i sensori integrati nella fascia, sarà sufficiente tagliare quest’ultima a monte del sensore ed attaccare (la macchina da cucire fa un lavoro migliore) il nastro nel punto rimosso (stesso discorso per gli agganci). I contatti a bottone trasmettitore-fascia – che talvolta tendono ad ossidarsi – possono essere ripuliti con spray per contatti elettrici oppure (periodicamente) con alcool denaturato.</li> <li data-xf-list-type="ul">Infine, per i solutori più abili: nel tempo i contatti nel vano batteria tendono ad essere laschi. Per riportarli in posizione basta un cacciavite da orologiaio e grande GRANDE attenzione (a spaccarli è un attimo).</li> </ul><p>Edit (aggiunta successiva, visto che oggi non ho nulla da fare): Per la serie "How it's made", vi siete mai chiesti come diamine è fatta una fascia cardio? Da una misteriosa scatoletta (ci torniamo dopo) partono due cavi che collegano altrettanti elettrodi ECG (tipo questi <a href="https://www.cardinalhealth.com/en/product-solutions/medical/patient-monitoring/electrocardiography/monitoring-ecg-electrodes.html" target="_blank">https://www.cardinalhealth.com/en/product-solutions/medical/patient-monitoring/electrocardiography/monitoring-ecg-electrodes.html</a> il principio è lo stesso, sebbene manchi il pathos delle serie televisive mediche ove, sistematicamente, un cupo suono costante accompagna la frase “lo stiamo perdendo!” pronunciata dall’inverosimile supermedico di turno), i quali possono essere integrati o collegati con un connettore a bottone. Se apriamo la sopracitata scatoletta (non fatelo!), troviamo un SoC (no, niente a che vedere con l’espressione di stupore Emiliano-Romagnola – System on Chip, in pratica processore, memoria, bus, interfaccia, radio ed ammennicoli affini contenuti in un unico circuito integrato – nello specifico, il Nordic nRF51422 è una scelta piuttosto comune <a href="https://www.nordicsemi.com/products/nrf51422" target="_blank">https://www.nordicsemi.com/products/nrf51422</a> per le fasce cardio), un generatore di clock (altrimenti il “cuore” del SoC non batte), un’antenna che trasmette le informazioni BTLE/Ant+ ed una manciata di componenti assortiti (resistenze, condensatori, etc.): in pratica le informazioni (la vostra FC) raccolte dagli elettrodi ECG vengono passate ad un ADC (convertitore analogico digitale): l’insieme processore e software della fascia, raccolgono questa informazione, contano il numero di battiti per unità di tempo, correggono eventuali errori e, attraverso l’antenna, trasmettono questo dato al vostro dispositivo (che si occuperà di mostrarvelo sul display nella vostra maniera preferita: battiti al minuto, zona, media, appariscente grafico colorato che ci distrae da quella buca che si trova due metri davanti a noi, etc.). Il tutto e' poi richiuso in un elegante involucro ed annessa (staccabile e non, a seconda del modello) fascia: se volete vedere com’è messo insieme il contenuto della scatoletta (senza distruggere la vostra), e' sufficiente consultare la FCC – eccone una presa a casaccio <a href="https://fccid.io/png.php?id=2443173&page=1" target="_blank">https://fccid.io/png.php?id=2443173&page=1</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Space Invader, post: 7302893, member: 167927"] Ho due fasce Garmin HRM1G con più di 15 anni di servizio attivo, sebbene negli anni abbia utilizzato differenti modelli (affetti comunque dalle stesse casistiche) - ho recentemente ordinato un Xplova HS5 perché… a 30 Euro, perché no? :mrgreen: I miei due centesimi sull’argomento dettati dalla personale esperienza, sperando possa essere d’aiuto. [LIST] [*]I sensori ECG della fascia sono spesso restii a misurare la FC a freddo (la frase si presta a multiple interpretazioni ovvero 1. A basse temperature 2. Appena indossata): per ovviare, basta bagnare il torace con una spugnetta (operazione che d’inverno provoca strilli udibili fino a Katmandu) oppure – per i più sofisticati (per me? e' lo stesso) - gel elettromedicale, etc. [*]Il rimpiazzo della batteria provoca spesso il reset della fascia che, a sostituzione completata, si reinizializza con un Ant+ ID (purtroppo non ho esperienza di fasce BTLE, sebbene immagini che un nuovo pairing non sia necessario poiche' *credo* che l'indirizzo MAC sia hardcoded) casuale a 5 cifre, pertanto va rifatto il pairing sul dispositivo, altrimenti non c'e' comunicazione. [*]A prescindere da tappi ad avvitamento od inserzione, c’è un sacco di sudore per quelle parti e, nonostante le nostre migliori intenzioni, finisce inevitabilmente per permeare l’O-Ring e, nel caso peggiore, corrodere la batteria provocando il rilascio dell’acido in questa contenuta (mi è successo un paio di volte: non è un bello spettacolo e con un po’ di cu… fortuna, ripulendo i accuratamente contatti con alcool, si riesce a salvare capra e cavoli): può tornare utile sapere che in questo caso, i sintomi sono inspiegabili spike in cui la propria frequenza cardiaca misurata corrisponde a quella di un colibrì (fermarsi e aprire immediatamente il compartimento della batteria e rimuoverla è una buona strategia). [*]Per prevenire il problema indicato nel punto precedente, un pezzettino di nastro adesivo sagomato a misura e posto sul coperchio risulta essere risolutivo (foto allegata); quando è il momento di sostituire la batteria e dopo aver rimosso lo scotch, basta pulire la colla residua con un cotton-fioc imbevuto di alcool denaturato, lasciar asciugare, e via con un altro pezzo di nastro (ovviamente bisogna PRIMA ricordarsi di sostituire la batteria: non chiedetemi come faccio a saperlo :roll:). [*]Di tanto in tanto il trasmettitore si rincoglionisce: a parte il celeberrimo reset a batteria invertita, può tornare utile dimenticarsi la fascia (ovviamente privata della batteria) nel cassetto per qualche giorno (questo spiega perché può tornare utile avere almeno un paio di fasce… ed – almeno - un paio di bici, perché no), in maniera tale che il residuo di carica nel condensatore multistrato SMD all’ingresso dell’alimentazione (ho distrutto una terza HRM1G per vederne l'elettronica: svolgo una piccola cerimonia ogni 10 di Aprile per celebrarne il sacrificio) si esaurisca completamente. [*]Per chi sa districarsi con rammendi vari ad ago e filo, ricostruire le fasce elastiche deteriorate o eccessivamente allargate nel tempo è relativamente facile: nel caso di quelle con i sensori integrati nel trasmettitore (HRM1G, alcune Decathlon, Suunto, le vecchie Polar, Timex, etc.) basta ricostruirle con dell’elastico per cucito della stessa altezza (seguendo i punti di chiusura degli agganci), mentre quelle con i sensori integrati nella fascia, sarà sufficiente tagliare quest’ultima a monte del sensore ed attaccare (la macchina da cucire fa un lavoro migliore) il nastro nel punto rimosso (stesso discorso per gli agganci). I contatti a bottone trasmettitore-fascia – che talvolta tendono ad ossidarsi – possono essere ripuliti con spray per contatti elettrici oppure (periodicamente) con alcool denaturato. [*]Infine, per i solutori più abili: nel tempo i contatti nel vano batteria tendono ad essere laschi. Per riportarli in posizione basta un cacciavite da orologiaio e grande GRANDE attenzione (a spaccarli è un attimo). [/LIST] Edit (aggiunta successiva, visto che oggi non ho nulla da fare): Per la serie "How it's made", vi siete mai chiesti come diamine è fatta una fascia cardio? Da una misteriosa scatoletta (ci torniamo dopo) partono due cavi che collegano altrettanti elettrodi ECG (tipo questi [URL]https://www.cardinalhealth.com/en/product-solutions/medical/patient-monitoring/electrocardiography/monitoring-ecg-electrodes.html[/URL] il principio è lo stesso, sebbene manchi il pathos delle serie televisive mediche ove, sistematicamente, un cupo suono costante accompagna la frase “lo stiamo perdendo!” pronunciata dall’inverosimile supermedico di turno), i quali possono essere integrati o collegati con un connettore a bottone. Se apriamo la sopracitata scatoletta (non fatelo!), troviamo un SoC (no, niente a che vedere con l’espressione di stupore Emiliano-Romagnola – System on Chip, in pratica processore, memoria, bus, interfaccia, radio ed ammennicoli affini contenuti in un unico circuito integrato – nello specifico, il Nordic nRF51422 è una scelta piuttosto comune [URL]https://www.nordicsemi.com/products/nrf51422[/URL] per le fasce cardio), un generatore di clock (altrimenti il “cuore” del SoC non batte), un’antenna che trasmette le informazioni BTLE/Ant+ ed una manciata di componenti assortiti (resistenze, condensatori, etc.): in pratica le informazioni (la vostra FC) raccolte dagli elettrodi ECG vengono passate ad un ADC (convertitore analogico digitale): l’insieme processore e software della fascia, raccolgono questa informazione, contano il numero di battiti per unità di tempo, correggono eventuali errori e, attraverso l’antenna, trasmettono questo dato al vostro dispositivo (che si occuperà di mostrarvelo sul display nella vostra maniera preferita: battiti al minuto, zona, media, appariscente grafico colorato che ci distrae da quella buca che si trova due metri davanti a noi, etc.). Il tutto e' poi richiuso in un elegante involucro ed annessa (staccabile e non, a seconda del modello) fascia: se volete vedere com’è messo insieme il contenuto della scatoletta (senza distruggere la vostra), e' sufficiente consultare la FCC – eccone una presa a casaccio [URL]https://fccid.io/png.php?id=2443173&page=1[/URL] [/QUOTE]
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