Crampi???

Claudio1982

Gregario
10 Aprile 2010
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Allora......
domenica esco in bici e, dopo circa 5 km, mi viene un crampo tremendo alla coscia sinistra seguito da un altro alla gamba destra. (al quadricipite vicino al ginocchio) Morale della favola, giro la bici e torno a casa.
Sta mattina parto in bici per venire a lavoro, 2 Km, e dopo 1 km ecco ritornare i crampi ad entrambe le gambe ma in luoghi differenti rispetto a ieri.....

Domada: perchè??? Mi sono allenato troppo?? (possibile, ultimamente sono andato veramente tanto... e con pochissimo recupero) oppure l'allenamento in bici non centra e centra una sbagliata alimentazione??
O ancora, un mix di entrambi??
 

srinivasa

Scalatore
11 Ottobre 2005
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Faceva molto caldo ?
In effetti:

I crampi sono causati principalmente da un'insufficiente ossigenazione del muscolo e sali minerali, o traumi fisici, in conseguenza di uno sforzo prolungato o improvviso.[3]

I crampi possono manifestarsi anche per mancanza di potassio, calcio, magnesio e sodio [Wikipedia]

Inoltre:

Reintegrare i liquidi e i sali minerali durante uno sforzo prolungato, fare regolarmente attività fisica e stretching, oltre che ridurre l'apporto di grassi nella propria dieta.

E non dimentichiamo che:

Un dolore improvviso, acuto, spesso lancinante al polpaccio, nella parte posteriore della coscia o al piede. Si presenta così il crampo, specialmente durante l’attività sportiva. Il dolore è persistente e non scompare nemmeno se ci si ferma: ecco questa “particolare” patologia si chiama appunto crampo. Si tratta di contrazioni involontarie, violente e inaspettate che generalmente si presentano durante uno sforzo, ma anche di notte, durante il sonno.

Le condizioni che creano l’insorgenza dei crampi sono molteplici:

1.
una scarsa circolazione sanguigna fa sì che si verifichino durante la notte, quando la temperatura del corpo si abbassa; anche le condizioni climatiche possono “contribuire” a questa situazione perché il freddo agisce sulla circolazione del sangue, rallentandola;
2.
quando si assume una posizione non naturale, la circolazione è ostacolata e possono insorgere contrazioni muscolari anomale;
3.
anche i farmaci, specialmente i diuretici possono contribuire alla comparsa dei crampi e questo fenomeno rientra negli effetti collaterali del farmaco assunto;
4.
l’eccessiva sudorazione provoca invece un’alterazione che fa contrarre il muscolo in modo anomalo.

Infine la situazione più comune: la fatica. Gli atleti e tutti coloro che praticano discipline sportive, durante i loro allenamenti, sono “soggetti” alla fatica e quando questa risulta esagerata rispetto al grado di allenamento personale (ciò riguarda soprattutto gli amatori), si creano alterazioni biochimiche e di conseguenza spasmi e contrazioni. I soggetti maggiormente a “rischio” di crampi improvvisi, sono quelli in soprappeso e le persone poco allenate che “improvvisano” programmi di allenamento senza andare per gradi e sottoponendosi a sforzi eccessivi. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consistono i crampi e come affrontarli.

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Cos’è un crampo?
Per “crampo” si intende uno spasmo involontario della muscolatura striata, che insorge in modo repentino e doloroso presentandosi come una fitta acuta.
In breve si può definire come una “contrazione involontaria della muscolatura volontaria”

Quali sono le cause dei crampi?
L’insorgenza dei crampi è dovuta più che ad una singola causa, a tutta una serie di fattori, alcuni dei quali non sono stati ancora chiariti. Sicuramente si può dire che queste contrazioni sono favorite dalla perdita di liquidi e sali minerali, fenomeno tipico durante la sudorazione, oppure a causa di problemi di circolazione. Generalmente soffrono più frequentemente di crampi coloro che praticano attività sportive particolarmente intense o in condizioni climatiche caldo-umide. Ma convivono con i crampi anche coloro che per problemi di circolazione, o per un respiro molto frequente (ventilazione inadeguata), determinando un impoverimento di ossigeno a livello dei tessuti.
La comparsa dei crampi è molto più frequente nei soggetti meno allenati o comunque meno predisposti a impegni muscolari molto intensi.

Quali rimedi per ridurre l’insorgenza dei crampi?
Se possibile praticare attività fisica in ambienti freschi e asciutti dove il normale processo fisiologico della sudorazione non è accelerato dal fattore clima. Abbinare alla pratica sportiva, ma anche alla vita di tutti i giorni, un adeguato reintegro di liquidi e Sali minerali, con cibi e bevande che contengano le giuste quantità di sodio, magnesio, calcio e potassio. Evitare di praticare attività fisica subito dopo aver mangiato. La digestione utilizza grandi quantitativi di sangue in circolo sottraendolo, nel momento dell’attività fisica, al tessuto muscolare.

Esiste una cura ad “hoc” per i crampi?
In soggetti sani non esistono cure contro i crampi che si manifestano generalmente con una certa regolarità in occasione di sforzi fisici prolungati. Il fatto che questo fenomeno tenda a ripetersi, indica che la causa non è da ricercare nello squilibrio chimico legato alla sudorazione perché in genere il fenomeno si verifica anche in condizioni climatiche normali. Non è utile assumere sali minerali in maniera esagerata, nella speranza di “evitare” il crampo, occorre piuttosto “modulare” il tipo di allenamento in base alla competizione che si vuole affrontare, perché, come detto sopra, questa patologia, colpisce in maggior misura, coloro che “vantano” uno scarso allenamento.

Cosa fare quando insorge il crampo? Come bisogna comportarsi?
È importante massaggiare subito la parte dolente, riscaldandola (non utilizzare il ghiaccio, molto indicato invece per le contratture).

Come alleviare il dolore e far rilassare il muscolo “colpito” dal crampo?
Dopo aver massaggiato la parte colpita, sarà sufficiente immergerla in acqua calda. Se il crampo ha colpito il piede occorrerà tirare con delicatezza l’alluce verso il corpo, piegando contemporaneamente il piede in avanti e indietro. Se invece è il polpaccio a soffrire, l’unico rimedio è mettersi in piedi e poggiare con tutto il peso del corpo sulla zona non “colpita”. Infine, se il crampo riguarda l’atteggiamento più corretto è quello di sdraiarsi massaggiando vigorosamente tutta la zona dolente. Gli specialisti consigliano anche l'applicazione locale di pomate antinfiammatorie.

Come riconoscere un crampo da una contrattura?
La diagnosi esatta viene fatta in base al dolore: nel caso di contrattura il soggetto a riposo non avverte dolore, al massimo un leggero fastidio, mentre nel caso di crampo, anche se si interrompe immediatamente l’attività sportiva che sta svolgendo, il dolore rimane molto forte ed è importante quindi provare a “stirare” il muscolo.

Ci sono dei cibi o delle bevande consigliate per curare la “patologia” crampi?
Sicuramente, eccole:

*
Verdure a foglia verde scura
*
banane
*
Latte
*
Formaggio
*
Yogurt
*
Pesce
*
Broccoli
*
Prodotti a base di sesamo
*
Uova
*
Fegato
 
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Claudio1982

Gregario
10 Aprile 2010
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Grazie, hai risposto perfettamente alla mia domanda.
Credo che il mio caso si allora dovuto sia all'esagerato allenamento della scorsa settimana sia all'alimentazione non corretta.... specie il venerdì ed il sabato sera....... Mi hai dato conferma...

Gentilissimo. o-o
 

Claudio1982

Gregario
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A pranzo ho fatto un salto dal mio medico di famiglia/amico/vicino di casa e gli ho descritto i sintomi.
Lui mi ha detto che non sono crampi ma contratture. Che l'alimentazione dunque c'entra poco e che il problema è che mi sono allenato troppo.
Al che gli ho chiesto che fare e lui mi ha detto, stretching e un buon riscaldamento prima di andare in bici!!! e non strafare.
Al che io ho insistito; <<Si, ma ora che ho male come posso fare per farlo passare?>>
e lui mi ha risposto: <<Un antidolorifico può aiutare!>>
io: <<Ma se prendo un antidolorifico mi passa?? Cioè, non sento più dolore??>>
Lui m'ha rsposto: <<beh... si. dovresti non sentire più nulla!!!>>
al che il mio volto si è illuminato e gli ho chiesto: <<Quindi posso andare in bici?>>
Mi ha guardato come se fossi pazzo.... e mi ha detto per l'appunto: <<Ma sei pazzo??>>
Io o sorriso e ho replicato: <<beh.... conosco un intero forum di "pazzi" che ti avrebbe fatto la stessa domanda....>>
 

srinivasa

Scalatore
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Lìantidolorofico non lo prenderei.
Assodato che si tratta di contrattura(e), preferirei il riposo e lo stretching, magari qualche camminata per non rimanere fermo e tenere sveglio il metabolismo.
Gli antidolorofici coprono un sintomo ed in generale, se il dolore è sopportabile ovviamente, è meglio non mascherare troppo ;-)
 

matteino

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A pranzo ho fatto un salto dal mio medico di famiglia/amico/vicino di casa e gli ho descritto i sintomi.
Lui mi ha detto che non sono crampi ma contratture. Che l'alimentazione dunque c'entra poco e che il problema è che mi sono allenato troppo.
Al che gli ho chiesto che fare e lui mi ha detto, stretching e un buon riscaldamento prima di andare in bici!!! e non strafare.
Al che io ho insistito; <<Si, ma ora che ho male come posso fare per farlo passare?>>
e lui mi ha risposto: <<Un antidolorifico può aiutare!>>
io: <<Ma se prendo un antidolorifico mi passa?? Cioè, non sento più dolore??>>
Lui m'ha rsposto: <<beh... si. dovresti non sentire più nulla!!!>>
al che il mio volto si è illuminato e gli ho chiesto: <<Quindi posso andare in bici?>>
Mi ha guardato come se fossi pazzo.... e mi ha detto per l'appunto: <<Ma sei pazzo??>>
Io o sorriso e ho replicato: <<beh.... conosco un intero forum di "pazzi" che ti avrebbe fatto la stessa domanda....>>

Lascia perdere gli antidolorifici va.
Io fare un periodo di stop se necessario e sentirei anche il parere di un medico sportivo perchè la storia delle contratture nn mi torna molto.
 

Claudio1982

Gregario
10 Aprile 2010
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Io farei una settimana di scarico con streching e se puoi anche qualche massaggio defaticante ti farebbe bene. Poi riprendi gli allenamenti e vedi come ti senti. Ma prima non hai mai sofferto di crampi?

Non son crampi, son contrazioni. Mi son corretto qualche post fa.

Cmq lo scarico è d'obbligo siccome non posso andare in bici dal dolore.... e sto facendo anche tanto stretcing.... speriamo.
 

salvatoredim

Novellino
5 Dicembre 2009
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Daccordi
Ti invio una lettera che non so a quanti dottori illustri l’ho inviata, senza mai avere una risposta credibile ed approfondita.

43 anni, 91 kg alto 1,72.
Premetto che questo problema l’ho già avuto 20 anni fa, però si è presentato dopo 4 anni che già usavo la bici. Addirittura, il problema, ricordo benissimo si era presentato dopo circa 10 giorni che non usavo più la bici.
A fine giugno 2009 decido di riprendere la bici dopo circa 20 anni, solo ed esclusivamente per perdere un po’ di peso, utilizzando una bici da corsa peraltro sistemata da un biomeccanico della zona e dotandomi anche di cardiofrequenzimetro. Inizio a fare delle uscite blande per abituare le gambe ed il fiato, fino a fare delle belle uscite di 60-80 km., anche tutti i giorni, sto benissimo, gambe perfette.
Dopo circa un mese (siamo a fine luglio 2009) dopo tre uscite consecutive tirate, faccio riposo un giorno ed ecco i miei problemi: comparsa di contratture (io le definisco contratture, possono anche essere spasmi muscolari, non credo crampi) dolorosissime continue ad ambedue i quadricipiti (solo quadricipiti) che lasciano indolenziti i muscoli per ore, che mi rendono una nullità per circa 15 giorni, senza possibilità di poter scendere uno scalino e camminare. Dopo 15 giorni (miorilassanti e antinfiammatori) le contratture finiscono e mi prendo altri 15 giorni di sicurezza senza salire in bici.
Faccio le analisi del sangue tutto a posto tranne le transaminasi alte, causa sicuramente di una infiammazione dei muscoli.
Continuo ad uscire per tutto il mese di settembre, ottobre, novembre senza problemi alle gambe, con uscite continue intervallate da max un giorno di riposo.
Alla fine di novembre ricado nello stesso problema, dopo essermi riposato per tre giorni.
Mi fermo per 20 giorni (10 giorni di dolori + 10 senza dolori) perché impossibilitato a salire in bici. e riprendo, con uscite molto caute con frequanza max di 145-150, senza accusare nessun tipo di problema e uscite continue di tutti i giorni di km 40 circa.
Ricado nello stesso problema dopo essermi fermato per tre giorni per motivi di lavoro.
Riprendo e ricado nello stesso problema dopo due giorni di riposo.
Ora mi chiedo, perché uscendo tutti i giorni non ho nessun tipo di problema, ma appena mi fermo per due o + giorni iniziano tutti questi casini?
Non riesco a darmi una spiegazione, ho preso integratori, mi sono informato, ho interpellato medici, nessuno mi ha dato una spiegazione al problema.
Perché il riposo invece di farmi del bene, mi porta queste contratture dolorosissime solo ai quadricipiti.
Devo anche considerare che in questi anni passati non sono stato fermo, praticando tennis e piscina, senza mai avere un problema simile, e non soffro di nessuna patologia.
Recentemente ho rifatto altri tipi di analisi elettroliti, CPK ecc. ecc. tutto a posto tranne una transaminasi alta (ALT) però avevo preso antibiotici e fatto voltaren a causa di una infezione renale.

Da cosa può dipendere?
- cattivo smaltimento del cataboliti
- ritenzione di liquidi nei muscoli
- ph acido
- carenza di magnesio dopo lunghe uscite
- problemi al fegato
- flusso sanguigno insufficiente nella fase di recupero dopo la vosadilatazione dei quadricipiti dopo lo sforzo

Queste sono le mille domande che mi faccio !!

**************************
Di sicuro c’è un fattore fisiologico naturale, cioè una certa predisposizione a tutto questo.
Ho ripreso ad uscire ai primi di maggio dopo 4 mesi di stop con gradualità senza affaticare le gambe e il cuore, pedalando in scioltezza senza usare rapporti pesanti.
Esco da solo ( 40/60 km. ad uscita) senza farmi coinvolgere da altri molto più allenati.
Sto prendendo del mag2, senza una effettiva necessità, ma so che fa bene.
Non so cosa succederà quando inizierò a forzare e a riprendere a fare salite, questo non lo so proprio.
Credo che per quest’anno continuerò con questi ritmi, l’importante per me è mantenermi in forma e stare bene, anche perché faccio tennis e non mi posso permettere di rovinarmi l’estate (l’anno scorso l’ho rovinata pure alla mia famiglia), solo ed esclusivamente per dimostrare agli altri che ci sono pure io nelle salite senza staccarmi.

Ciao … spero che ti sia stato di aiuto.

Se hai risolto il problema fammi sapere come.
 

Claudio1982

Gregario
10 Aprile 2010
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Mmmhhhh.....
descrivi alla perfezione il mio problema.... appena mollo un giorno o due è finita. l'anno scorso ho mollato per una settimana per andare con la mia ragazza in montagna da suo padre che gestisce un rifugio.... non ti dico i dolori a camminare in montagna, soprattutto a scendere. Da non muovermi.... Ma questi dolori li ho sempre quando mollo un giorno o due. Dolori che però quando salgo in bici non avverto. Tranne a volte che mi becco la contrattura violenta.....

Al momento ho ricevuto delle dritte che però devo ancora provare a mettere in pratica.
A - Sempre riscaldamento, defaticamento e stretching adeguati!!!
B - Integrare bene i sali minerali e le vitamine.
C - Dopo le grandi uscite prendere anche una aspirina per bambini per prevenire i dolori. (ottima per la vasodilatazione)

Al momento voglio mettere in pratica i punti A e B.
 

Uccio

Novellino
4 Maggio 2010
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Mi vengono scendendo le scale velocemente..... oppure dopo pochi minuti che cammino.... devo non fare sforzi per due o tre giorni m'ha detto!!!

Premesso che mi alleno piuttosto pesantemente (sport di potenza, non resistenza) e quasi tutti i giorni, quando ho problemi di contratture mi prendo uno o due giorni di riposo (a seconda di quanto è fastidiosa) dagli allenamenti e svolgo una seduta di allenamento specifico per il distretto muscolare che mi da problemi.

L'allenamento consiste in un riscaldamento molto leggero che porto avanti fino a quando non sento il muscolo ben caldo (quindi fino a quando non lo sento "gonfio" e quasi completamente contratto, per intenderci) poi interrompo e faccio una buona seduta di stretching.

Quando sento che il muscolo si è allungato per benino, rifaccio un po' di esercizi (in genere gli stessi svolti per il riscaldamento) molto leggeri e torno a casa.

In genere il giorno dopo non ho più niente (o quasi), altrimenti faccio una giornata di riposo assoluto.

E ovviamente, quando capita di dover caricare sul muscolo interessato (ad esempio in palestra) la volta successiva evito pesi "importanti"


N.B: non sono un medico e quelle sopra riportate sono soltanto esperienze personali maturate nell'ambito della pratica sportiva e, in quanto tali, da prendere con le molle!
 

salvatoredim

Novellino
5 Dicembre 2009
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Mmmhhhh.....
descrivi alla perfezione il mio problema.... appena mollo un giorno o due è finita. l'anno scorso ho mollato per una settimana per andare con la mia ragazza in montagna da suo padre che gestisce un rifugio.... non ti dico i dolori a camminare in montagna, soprattutto a scendere. Da non muovermi.... Ma questi dolori li ho sempre quando mollo un giorno o due. Dolori che però quando salgo in bici non avverto. Tranne a volte che mi becco la contrattura violenta.....

Al momento ho ricevuto delle dritte che però devo ancora provare a mettere in pratica.
A - Sempre riscaldamento, defaticamento e stretching adeguati!!!
B - Integrare bene i sali minerali e le vitamine.
C - Dopo le grandi uscite prendere anche una aspirina per bambini per prevenire i dolori. (ottima per la vasodilatazione)

Al momento voglio mettere in pratica i punti A e B.
... abbiamo lo stesso medesimo problema: in bici andiamo come il vento senza nessun sintomo di contratture, ma appena ci fermiamo due giorni iniziano i problemi, con la comparsa di queste contratture dolorosissime.
Comunque il riscaldamento e nemmeno lo stretching, che sono utilissimi indubbiamente, non risolvono il nostro problema, perchè già provati e sperimentati.
 

salvatoredim

Novellino
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... abbiamo lo stesso medesimo problema: in bici andiamo come il vento senza nessun sintomo di contratture, ma appena ci fermiamo due giorni iniziano i problemi, con la comparsa di queste contratture dolorosissime.
Comunque il riscaldamento e nemmeno lo stretching, che sono utilissimi indubbiamente, non risolvono il nostro problema, perchè già provati e sperimentati.
... dimenticato che ho provato con i sali minerali ... ma niente
Non ho mai provato le vitamine e l'aspirina.
Tienimi informato se riesci a trovare qualcuno che con lo stesso nostro problema, lo ha risolto e in che modo ...
 

mic87

Pignone
25 Marzo 2006
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mi aggiungo alla lista.. ormai sono 8gg che non pedalo, settimana precedente molto impegnativa(ven-sab 24h di feltre+domenica gf di 160km con 32g) lunedì e martedì riposo totale come faccio spesso post gara, mercoledì provo a rimontare in sella e dopo 2km sono costretto a tornare a casa, idem venerdì, sabato domenica e oggi problemi a camminare con fastidiosissime contratture su entrambi i quadricipiti, da non riuscire a scendere le scale...
la cosa strana è che domenica dopo la gara e nei 2gg seguenti stavo molto bene, gf finita in crescendo e senza alcun accenno di indolenzimento muscolare..
 

Claudio1982

Gregario
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Allora, dopo essermi ripreso dalla contrattura ho ricomnciato a pedalare e son finalmente tornato ai livelli pre contrattura.

Come vi avevo detto ho iniziato ad allenarmi facendo il giusto riscaldamento, defaticamento e stretching.

Devo dire che ho notato dei grossi miglioramenti.

Il riscaldamento lo faccio fintanto che non sento la gamba bella sciolta. Poi parto come un razzo e mi alleno a ritmi per me elevati.

Prima di arrivare a casa defatico. Mi metto in testa di farlo e lo faccio per almeno 4-5 km o anche meno se il giro era corto. Come defaticamento pedalo tra i 100 / 110 rpm a velocità mooolto bassa. A volte uso il 34/25 o 23. Così facendo sento tutte le tensioni accumulatesi durante l'allenamento scomparire.

Arrivato a casa faccio stretching. Allungamenti di 40 secondi su tutti i muscoli delle gambe. Sono almeno 5 diversi esercizi.

Da quando ho iniziato a far così non ho più sentito quei dolori e quelle rigidità alle gambe che mi venivano dopo due o tre giorni senza bici.

Ho iniziato inoltre a prendere un po' più di sali minerali ed un integratore vtaminico. Non so se aiutano ad evitare contratture.