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Tecnica
Bici e telai
Titanio
crisp titanium
Testo
<blockquote data-quote="Campy" data-source="post: 3154542" data-attributes="member: 20694"><p>Frequento il forum da anni ma non sono mai intervenuto limitandomi a leggere i Vs. posts spesso molto interessanti.</p><p> </p><p>Scrivo per la prima volta per rispondere alla sollecitazione di SDG71.</p><p> </p><p>Ho comprato un telaio da Crisp nel 2005. </p><p>Sono originario di Arezzo e quando ho saputo che in provincia c'era un americano che costruiva telai in titanio su misura non ho saputo resistere.</p><p>Mark (o meglio Darren, il suo primo nome) mi è rimasto subito molto simpatico. Cosa si può dire di un architetto texano che si trasferisce a Castiglion Fiorentino (dove mette su famiglia) e inizia a costruire telai in titanio!</p><p> </p><p>Il mio telaio è molto "tradizionale". Geometria, appunto, tradizionale con verticale di 58 ed orizzontale di 57. Ho chiesto infatti a Crisp un telaio comodo data la mia schiena marmorizzata. Tubi tondi (Mark giustamente non condivide la filosofia dei tubi scatolati e dunque saldati) titanio grado 9 (3AL 2,5V) americani (non ricordo la marca) con forcellini e (mi sembra) tubo movimento centrale grado 5 (6AL 4V). Ho insistito per avere il tubo sterzo a "clessidra" per montare la serie sterzo integrale che preferisco dal punto di vista estetico. Crisp mi aveva consigliato uno sterzo tradizionale da montare con serie sterzo Chris King (tornando indientro.....).</p><p>Il telaio è abbastanza grande e per renderlo anche scattante, Darren ha costruito un carro molto corto. Devo dire poi che per una serie di ragioni Mark mi ha fatto un prezzo di favore...</p><p> </p><p>Il telaio è un meraviglia. Scritte ottenute con acido (scusate la mancanza di approfondimento tecnico, ma non conosco il composto utilizzato) e smerigliatura (elegantissime) e appena visibili. Un telaio che ancora oggi con una bella lavata, olio paglierino e olio ..... di gomito sembra nuovo. </p><p> </p><p>In strada è ancora meglio: comodo e sicuro in discesa e, con gambe diverse dalle mie, anche abbastanza scattante. </p><p> </p><p>Dopo qualche tempo ho chiesto a Crisp una prima modifica: montare il porta-deragliatore anteriore a saldatura al posto di quello a fascia. Il carro era infatti così corto che in caso di raggio rotto il copertoncino rischiava di toccare la fascia del porta-deragliatore.</p><p>Mark ha eseguito il lavoro con grande maestria attento a non causare danni al telaio in una zona, pericolosamente, vicina alla saldature del movimento sentrale.</p><p> </p><p>Negli anni ho cambiato tutti i componenti (scriverò, più tardi, l'allestimento attuale), arrivando a montare il Campy Record a 11 velocità.</p><p>Ho subito riscontrato delle difficoltà nell'utilizzo dei pignoni più piccoli. Numerose regolazioni (effettuate da meccanici che hanno lavorato con prof...) non hanno sortito alcun effetto. Mi sono così rivolto a Crisp che nell'ordine mi ha detto: 1) che odia l'11 velocità per le tolleranze troppo ristrette e 2) che il problema era dovuto alla ridotta lunghezza del carro. L'angolo tra la guarnitura e i pignoni più piccoli era un po' troppo grande (N.B. con il precedente Campy Centaur e guarnitura FSA non avevo avuto alcun problema).</p><p> </p><p>A questo punto avevo due possibilità: o montare un 10 velocità (con notevole danno economico) o chiedere a Crisp una modifica che avevo in mente da tempo: sostituire il carro posteriore con uno più lungo.</p><p>Il carro così corto, infatti, dava alla bici uno sviluppo molto verticale che non mi piaceva molto, la bici sarebbe stata ancora più comoda (rinunciando a quella reattività che da passista-paracarro non sfruttavo minimamente) e avrei potuto utilizzare il bellissimo e costosissimo Record.</p><p> </p><p>Credevo che Crisp mi avrebbe, educatamente, mandato a quel paese, invece è stato come al solito gentilissimo e disponibilissimo (noterete che utilizzo spesso il superlativo assoluto quando parlo di Crsip, ma è del tutto giustificato...).</p><p>Si è messo al lavoro e ha tagliato il vecchio carro, ha limato a mano (non voglio sapere per quanto tempo!) i resti della saldatura e ha nuovamente saldato un carro più lungo di 1 cm. Nel nuovo carro ha poi utilizzato dei nuovi forcellini che offrono una maggiore superficie di saldatura, a differenza dei precedenti "a pallottola".</p><p> </p><p>Osservando il telaio ho notato i grandi progressi che Crisp ha realizzato nella saldatura in soli cinque anni. Le saldature sono ora perfette, sempre visibili (Crisp, giustamente, odia la limatura), ma veramente "fini" e, non saprei quale altro aggettivo usare, "leggere".</p><p>In quell'occasione ho cambiato anche la forcella passando da una Look HSC4SL ad una strepitosa EDGE (ora ENVE) 2.0. </p><p>Anche in questo caso il prezzo è stato di favore.</p><p> </p><p>La bici va ancora meglio di prima, un po' più comoda, più facile in discesa (prima dovevo "buttarla" nella curva), e con un anteriore di roccia. E' impressionate la differenza tra la Look (già una ottima forcella) e la EDGE.</p><p>E finalmente il record funziona bene!</p><p> </p><p>Il montaggio attuale è questo:</p><p>gruppo:Campy Record</p><p>ruote: Campy Neutron (prossime alla sostituzione), </p><p>attacco: Deda zero 100</p><p>curva: Deda Presa</p><p>reggisella: Deda Superzero</p><p>sella: Fizik Antares</p><p>pedali: Look Keo.</p><p> </p><p>Ho scritto un romanzo e me ne scuso.</p><p>In definitiva, Crisp restituisce senso alla categoria di "artigiano" che ha reso grande la Toscana per secoli, pur venendo dal Texas. E non sto esagerando.</p><p>Cosa posso aggiungere, se potete permettervelo, un telaio Crisp è irrinunciabile.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Campy, post: 3154542, member: 20694"] Frequento il forum da anni ma non sono mai intervenuto limitandomi a leggere i Vs. posts spesso molto interessanti. Scrivo per la prima volta per rispondere alla sollecitazione di SDG71. Ho comprato un telaio da Crisp nel 2005. Sono originario di Arezzo e quando ho saputo che in provincia c'era un americano che costruiva telai in titanio su misura non ho saputo resistere. Mark (o meglio Darren, il suo primo nome) mi è rimasto subito molto simpatico. Cosa si può dire di un architetto texano che si trasferisce a Castiglion Fiorentino (dove mette su famiglia) e inizia a costruire telai in titanio! Il mio telaio è molto "tradizionale". Geometria, appunto, tradizionale con verticale di 58 ed orizzontale di 57. Ho chiesto infatti a Crisp un telaio comodo data la mia schiena marmorizzata. Tubi tondi (Mark giustamente non condivide la filosofia dei tubi scatolati e dunque saldati) titanio grado 9 (3AL 2,5V) americani (non ricordo la marca) con forcellini e (mi sembra) tubo movimento centrale grado 5 (6AL 4V). Ho insistito per avere il tubo sterzo a "clessidra" per montare la serie sterzo integrale che preferisco dal punto di vista estetico. Crisp mi aveva consigliato uno sterzo tradizionale da montare con serie sterzo Chris King (tornando indientro.....). Il telaio è abbastanza grande e per renderlo anche scattante, Darren ha costruito un carro molto corto. Devo dire poi che per una serie di ragioni Mark mi ha fatto un prezzo di favore... Il telaio è un meraviglia. Scritte ottenute con acido (scusate la mancanza di approfondimento tecnico, ma non conosco il composto utilizzato) e smerigliatura (elegantissime) e appena visibili. Un telaio che ancora oggi con una bella lavata, olio paglierino e olio ..... di gomito sembra nuovo. In strada è ancora meglio: comodo e sicuro in discesa e, con gambe diverse dalle mie, anche abbastanza scattante. Dopo qualche tempo ho chiesto a Crisp una prima modifica: montare il porta-deragliatore anteriore a saldatura al posto di quello a fascia. Il carro era infatti così corto che in caso di raggio rotto il copertoncino rischiava di toccare la fascia del porta-deragliatore. Mark ha eseguito il lavoro con grande maestria attento a non causare danni al telaio in una zona, pericolosamente, vicina alla saldature del movimento sentrale. Negli anni ho cambiato tutti i componenti (scriverò, più tardi, l'allestimento attuale), arrivando a montare il Campy Record a 11 velocità. Ho subito riscontrato delle difficoltà nell'utilizzo dei pignoni più piccoli. Numerose regolazioni (effettuate da meccanici che hanno lavorato con prof...) non hanno sortito alcun effetto. Mi sono così rivolto a Crisp che nell'ordine mi ha detto: 1) che odia l'11 velocità per le tolleranze troppo ristrette e 2) che il problema era dovuto alla ridotta lunghezza del carro. L'angolo tra la guarnitura e i pignoni più piccoli era un po' troppo grande (N.B. con il precedente Campy Centaur e guarnitura FSA non avevo avuto alcun problema). A questo punto avevo due possibilità: o montare un 10 velocità (con notevole danno economico) o chiedere a Crisp una modifica che avevo in mente da tempo: sostituire il carro posteriore con uno più lungo. Il carro così corto, infatti, dava alla bici uno sviluppo molto verticale che non mi piaceva molto, la bici sarebbe stata ancora più comoda (rinunciando a quella reattività che da passista-paracarro non sfruttavo minimamente) e avrei potuto utilizzare il bellissimo e costosissimo Record. Credevo che Crisp mi avrebbe, educatamente, mandato a quel paese, invece è stato come al solito gentilissimo e disponibilissimo (noterete che utilizzo spesso il superlativo assoluto quando parlo di Crsip, ma è del tutto giustificato...). Si è messo al lavoro e ha tagliato il vecchio carro, ha limato a mano (non voglio sapere per quanto tempo!) i resti della saldatura e ha nuovamente saldato un carro più lungo di 1 cm. Nel nuovo carro ha poi utilizzato dei nuovi forcellini che offrono una maggiore superficie di saldatura, a differenza dei precedenti "a pallottola". Osservando il telaio ho notato i grandi progressi che Crisp ha realizzato nella saldatura in soli cinque anni. Le saldature sono ora perfette, sempre visibili (Crisp, giustamente, odia la limatura), ma veramente "fini" e, non saprei quale altro aggettivo usare, "leggere". In quell'occasione ho cambiato anche la forcella passando da una Look HSC4SL ad una strepitosa EDGE (ora ENVE) 2.0. Anche in questo caso il prezzo è stato di favore. La bici va ancora meglio di prima, un po' più comoda, più facile in discesa (prima dovevo "buttarla" nella curva), e con un anteriore di roccia. E' impressionate la differenza tra la Look (già una ottima forcella) e la EDGE. E finalmente il record funziona bene! Il montaggio attuale è questo: gruppo:Campy Record ruote: Campy Neutron (prossime alla sostituzione), attacco: Deda zero 100 curva: Deda Presa reggisella: Deda Superzero sella: Fizik Antares pedali: Look Keo. Ho scritto un romanzo e me ne scuso. In definitiva, Crisp restituisce senso alla categoria di "artigiano" che ha reso grande la Toscana per secoli, pur venendo dal Texas. E non sto esagerando. Cosa posso aggiungere, se potete permettervelo, un telaio Crisp è irrinunciabile. [/QUOTE]
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