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David Gaudu: "si corre più veloci di prima in gruppo"
Testo
<blockquote data-quote="pianpianello" data-source="post: 7055417" data-attributes="member: 149927"><p>Mi sembra troppo complicato fare paragoni precisi tra situazioni diverse, figuriamoci in epoche diverse. Guardando l'ultimo Lombardia, potremmo dire che Alaphilippe, Pogacar, e Masnada siano corridori che si equivalgono, tra i più forti al mondo. Ma sarà vero? Se guardiamo altre gare, potremmo dire che Masnada sia un buon corridore ma che non si avvicini nemmeno al livello di Alaphilippe o Pogacar. Ma sarà vero?</p><p></p><p>Guardando le vittorie di un corridore si può capire quanto forte sia, ma chi vince meno sarà veramente meno forte, in termini oggettivi di watt? O magari vince meno perché sbaglia tattica, è sfortunato, o tiene meno la distanza, o sbaglia ad alimentarsi e fa altri errori, o deve fare il gregario, si allena da gregario, e ha la mentalità da gregario? Ho visto gregari che dubito abbiano veramente meno watt dei loro capitani, soprattutto gli ultimi dei treni, però ovviamente si staccano prima perché ogni giorno devono stare davanti a tirare a bomba su ogni salita.</p><p></p><p>Poi non capisco come si faccia a tener conto dei tempi di scalata senza tener conto del vento come minimo (Strava parla chiaro, col vento piovono medaglie), ma pure dello sforzo fatto precedentemente, anche eventualmente nei giorni precedenti, e della dinamica di gara nella salita (c'è una bella differenza tra scattare da solo ai piedi della salita, o andare irregolari per continuare a rispondere a scatti e controscatti, oppure scattare solo gli ultimi 100 metri dopo che un treno di super gregari ha tirato il gruppo a bomba per tutta la salita). Solo per fare un esempio, se guardiamo solo il tempo, Colbrelli all'europeo ha fatto l'ultima salita con lo stesso tempo di Evenepoel, e se non avessimo visto la gara e fossimo qui a parlarne a distanza di 20 anni, chissà cosa penseremmo.</p><p></p><p>Oggi credo vadano forte perché tutto è ottimizzato ed esasperato al massimo grazie anche alla tecnologia che monitora ogni singolo fattore di allenamento e di recupero. Sono convinto pure io che uno con la mentalità di Ullrich al giorno d'oggi non combinerebbe molto e si ritirerebbe molto prematuramente.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pianpianello, post: 7055417, member: 149927"] Mi sembra troppo complicato fare paragoni precisi tra situazioni diverse, figuriamoci in epoche diverse. Guardando l'ultimo Lombardia, potremmo dire che Alaphilippe, Pogacar, e Masnada siano corridori che si equivalgono, tra i più forti al mondo. Ma sarà vero? Se guardiamo altre gare, potremmo dire che Masnada sia un buon corridore ma che non si avvicini nemmeno al livello di Alaphilippe o Pogacar. Ma sarà vero? Guardando le vittorie di un corridore si può capire quanto forte sia, ma chi vince meno sarà veramente meno forte, in termini oggettivi di watt? O magari vince meno perché sbaglia tattica, è sfortunato, o tiene meno la distanza, o sbaglia ad alimentarsi e fa altri errori, o deve fare il gregario, si allena da gregario, e ha la mentalità da gregario? Ho visto gregari che dubito abbiano veramente meno watt dei loro capitani, soprattutto gli ultimi dei treni, però ovviamente si staccano prima perché ogni giorno devono stare davanti a tirare a bomba su ogni salita. Poi non capisco come si faccia a tener conto dei tempi di scalata senza tener conto del vento come minimo (Strava parla chiaro, col vento piovono medaglie), ma pure dello sforzo fatto precedentemente, anche eventualmente nei giorni precedenti, e della dinamica di gara nella salita (c'è una bella differenza tra scattare da solo ai piedi della salita, o andare irregolari per continuare a rispondere a scatti e controscatti, oppure scattare solo gli ultimi 100 metri dopo che un treno di super gregari ha tirato il gruppo a bomba per tutta la salita). Solo per fare un esempio, se guardiamo solo il tempo, Colbrelli all'europeo ha fatto l'ultima salita con lo stesso tempo di Evenepoel, e se non avessimo visto la gara e fossimo qui a parlarne a distanza di 20 anni, chissà cosa penseremmo. Oggi credo vadano forte perché tutto è ottimizzato ed esasperato al massimo grazie anche alla tecnologia che monitora ogni singolo fattore di allenamento e di recupero. Sono convinto pure io che uno con la mentalità di Ullrich al giorno d'oggi non combinerebbe molto e si ritirerebbe molto prematuramente. [/QUOTE]
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