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Davide Rebellin travolto ed ucciso da un camion
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<blockquote data-quote="sembola" data-source="post: 7367056" data-attributes="member: 1912"><p>Nessuno dice che sia una ragazzata. E' una cosa molto seria, che ha provocato un morto e due feriti.</p><p></p><p>Il punto è che la storia dei "a nostri tempi" è fortemente condizionata dalle esperienze personali e soprattutto dalla memoria selettiva. "Ai miei tempi", che sono di una quindicina di anni precedenti ai tuoi, non so se i "deficienti" fossero "meno deficienti di oggi", ma so che i morti per strada erano il triplo di oggi e che di miei coetanei (e di quelli un po' più grandi di me) ne sono morti un bel po' con un ago nel braccio o di AIDS (molti, molti di più di quanti muoiano per via delle pastiglie di oggi). Si ricordano le cose piacevoli (generalmente legate al fatto di essere giovani ...<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_wink.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";-)" title="Icon Wink ;-)" data-shortname=";-)" />) e si dimenticano quelle brutte o tremende.</p><p></p><p>Quanto ai "futili motivi", consentimi di ripetere quanto ho scritto in forma diversa. In uno stato di diritto, governato dalla legge e non dall' arbitrio delle tricoteuse (reali o virtuali) le pene o le ammende dipendono dai reati o dalle infrazioni commesse e non dalle opinioni morali di chicchessia. Se passi col rosso la multa dev'essere la stessa sia se andavi al lavoro sia che andassi a cena fuori o che andassi a troje, se travolgi un'auto mentre vai a 120 la pena dev'essere la stessa che tu sia un blogger che un operaio. Se si fanno differenze allora non siamo più uguali di fronte alla legge e la conseguenza automatica è che tu ciclista sei fuorilegge perchè per quelli che qualcuno (tanti...) sono "futili motivi" ostacoli il traffico, commetti infrazioni, rompi i coglioni al cittadino benpensante "che paga le tasse" , e che quando ti stirano ""te la sei cercata".</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sembola, post: 7367056, member: 1912"] Nessuno dice che sia una ragazzata. E' una cosa molto seria, che ha provocato un morto e due feriti. Il punto è che la storia dei "a nostri tempi" è fortemente condizionata dalle esperienze personali e soprattutto dalla memoria selettiva. "Ai miei tempi", che sono di una quindicina di anni precedenti ai tuoi, non so se i "deficienti" fossero "meno deficienti di oggi", ma so che i morti per strada erano il triplo di oggi e che di miei coetanei (e di quelli un po' più grandi di me) ne sono morti un bel po' con un ago nel braccio o di AIDS (molti, molti di più di quanti muoiano per via delle pastiglie di oggi). Si ricordano le cose piacevoli (generalmente legate al fatto di essere giovani ...;-)) e si dimenticano quelle brutte o tremende. Quanto ai "futili motivi", consentimi di ripetere quanto ho scritto in forma diversa. In uno stato di diritto, governato dalla legge e non dall' arbitrio delle tricoteuse (reali o virtuali) le pene o le ammende dipendono dai reati o dalle infrazioni commesse e non dalle opinioni morali di chicchessia. Se passi col rosso la multa dev'essere la stessa sia se andavi al lavoro sia che andassi a cena fuori o che andassi a troje, se travolgi un'auto mentre vai a 120 la pena dev'essere la stessa che tu sia un blogger che un operaio. Se si fanno differenze allora non siamo più uguali di fronte alla legge e la conseguenza automatica è che tu ciclista sei fuorilegge perchè per quelli che qualcuno (tanti...) sono "futili motivi" ostacoli il traffico, commetti infrazioni, rompi i coglioni al cittadino benpensante "che paga le tasse" , e che quando ti stirano ""te la sei cercata". [/QUOTE]
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