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Bici e telai
Titanio
De Rosa Titanio 3.2,5
Testo
<blockquote data-quote="RE_Bike" data-source="post: 2484374" data-attributes="member: 2806"><p>Mi sa che hai ragione ed ammetto di essere stato "superficiale".</p><p></p><p>Se però si sentono certe voci non è solamente colpa nostra.</p><p>Fino a pochi anni fa l'Italia era la nazione di riferimento per quel che riguardava l'innovazione, lo stile e la professionalità ne ciclismo su strada.</p><p></p><p>In questi anni solamente Campagnolo ha avuto il giusto approccio per riprendersi dalla crisi degli anni 80. Innovazione, audacia e ricerca continua per offrire il meglio che la tecnologia possa offrire.</p><p>Non so se effettivamente tutta la produzione viene fatta in Italia ma sinceramente non mi verrebbe neanche da dubitare.</p><p></p><p>Al contrario la maggior parte dei "grandi" telaisti stanno gradulmente trasferendo la produzione (quindi tecnologia) nei paesi dell'est.</p><p>Praticamente progettano un telaio con un sistema 3D facendo poi realizzare lo stampo direttamente in Cina, limitandosi al controllo qualità ed alla verniciatura.</p><p></p><p>Questo ragionamento alla lunga porta al disastro a meno che non ci siano degli imprenditori seri con grandi capacità manageriali (come i grandi marchi americani).</p><p></p><p>Prova a pensare a Cervelo. Ma chi cavolo sono sti canadesi....</p><p>In Canada (te lo confermo perchè ci sono andato 2 settimane fa) il ciclismo non è neanche tanto diffuso. Eppure questo marchio sta prendendo sempre più quote.</p><p>Analogo discorso per Cannondale, Trek e Specialized.</p><p></p><p>I nostri telaisti ed i nostri grandi marchi devono sforzarsi a fare la cosa giusta senza inseguire il guadagno derivante da una produzione fatta realizzare in Cina (o Tiwan).</p><p></p><p>Quindi ammetto di essere stato "superficiale" ma se i nostri imprenditori si dimostrassero più seri probabilmente non avrei di questi dubbi...</p><p></p><p>Comunque sei un "grande".</p><p></p><p>At salòt</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="RE_Bike, post: 2484374, member: 2806"] Mi sa che hai ragione ed ammetto di essere stato "superficiale". Se però si sentono certe voci non è solamente colpa nostra. Fino a pochi anni fa l'Italia era la nazione di riferimento per quel che riguardava l'innovazione, lo stile e la professionalità ne ciclismo su strada. In questi anni solamente Campagnolo ha avuto il giusto approccio per riprendersi dalla crisi degli anni 80. Innovazione, audacia e ricerca continua per offrire il meglio che la tecnologia possa offrire. Non so se effettivamente tutta la produzione viene fatta in Italia ma sinceramente non mi verrebbe neanche da dubitare. Al contrario la maggior parte dei "grandi" telaisti stanno gradulmente trasferendo la produzione (quindi tecnologia) nei paesi dell'est. Praticamente progettano un telaio con un sistema 3D facendo poi realizzare lo stampo direttamente in Cina, limitandosi al controllo qualità ed alla verniciatura. Questo ragionamento alla lunga porta al disastro a meno che non ci siano degli imprenditori seri con grandi capacità manageriali (come i grandi marchi americani). Prova a pensare a Cervelo. Ma chi cavolo sono sti canadesi.... In Canada (te lo confermo perchè ci sono andato 2 settimane fa) il ciclismo non è neanche tanto diffuso. Eppure questo marchio sta prendendo sempre più quote. Analogo discorso per Cannondale, Trek e Specialized. I nostri telaisti ed i nostri grandi marchi devono sforzarsi a fare la cosa giusta senza inseguire il guadagno derivante da una produzione fatta realizzare in Cina (o Tiwan). Quindi ammetto di essere stato "superficiale" ma se i nostri imprenditori si dimostrassero più seri probabilmente non avrei di questi dubbi... Comunque sei un "grande". At salòt [/QUOTE]
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