Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Spazio Forum
Archivio
Vecchi articoli
Di Luca tra le due realtà
Testo
<blockquote data-quote="Amedeo84" data-source="post: 4598264" data-attributes="member: 64292"><p>Signori ho letto tutti i commenti (avevo tempo stamattina) e è ovvio che i pareri sono contrastanti.</p><p>Partiamo dal presupposto che Di Luca si è dopato e ha sbagliato, ma dice anche una grossa verità quando dice che gli altri sono stati più bravi a non farsi beccare.</p><p>Ma la domanda che dobbiamo farci è un'altra; tutti i prof che si dopano sono colpevoli?</p><p>Io non credo che il Di Luca della situazione la prima volta che è salito in bici da bambino ha pensato al doping.</p><p>Un bambino sale in bici perché ama la bici e non perché pensa di tirare fuori i soldi dalla bici.</p><p>Per certi aspetti questi ragazzi che vengono beccati dovrebbero chiedere i danni a un sistema che li ha rovinati.</p><p>Ora è facile dire che Danilo ha sbagliato, ma torniamo per un attimo al Danilo bambino che aveva un sogno nel cassetto, un bambino vincente che arrivato nei dilettanti ha dovuto scoprire il doping perché era passato da cavallo da corsa ad asino.</p><p>In quel momento doveva decidere se smettere o adeguarsi e la sua scelta è stata quella che tutti conosciamo oggi, quindi io non gli darei tutta questa colpa perché persone al di sopra di lui hanno rovinato questo sport.</p><p>Ho parlato di Di Luca ma questo vale per tutti i prof e per quelli che sperano di diventarlo.</p><p>I corridori amano la bici perché altrimenti non farebbero quella vita, è il sistema che è marcio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Amedeo84, post: 4598264, member: 64292"] Signori ho letto tutti i commenti (avevo tempo stamattina) e è ovvio che i pareri sono contrastanti. Partiamo dal presupposto che Di Luca si è dopato e ha sbagliato, ma dice anche una grossa verità quando dice che gli altri sono stati più bravi a non farsi beccare. Ma la domanda che dobbiamo farci è un'altra; tutti i prof che si dopano sono colpevoli? Io non credo che il Di Luca della situazione la prima volta che è salito in bici da bambino ha pensato al doping. Un bambino sale in bici perché ama la bici e non perché pensa di tirare fuori i soldi dalla bici. Per certi aspetti questi ragazzi che vengono beccati dovrebbero chiedere i danni a un sistema che li ha rovinati. Ora è facile dire che Danilo ha sbagliato, ma torniamo per un attimo al Danilo bambino che aveva un sogno nel cassetto, un bambino vincente che arrivato nei dilettanti ha dovuto scoprire il doping perché era passato da cavallo da corsa ad asino. In quel momento doveva decidere se smettere o adeguarsi e la sua scelta è stata quella che tutti conosciamo oggi, quindi io non gli darei tutta questa colpa perché persone al di sopra di lui hanno rovinato questo sport. Ho parlato di Di Luca ma questo vale per tutti i prof e per quelli che sperano di diventarlo. I corridori amano la bici perché altrimenti non farebbero quella vita, è il sistema che è marcio. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Spazio Forum
Archivio
Vecchi articoli
Di Luca tra le due realtà
Alto
Basso