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Dieta Ketogenica e alimentazione durante l'uscita
Testo
<blockquote data-quote="ValeXX" data-source="post: 7059877" data-attributes="member: 17016"><p>Argomento forse già trattato, si tratta di una tecnica dietetica ormai usata da credo quasi un secolo che però viene usata salvo pazzi scatenati per un periodo limitato nel tempo, 8/12 settimane per esempio, è un tipo di alimentazione che azzera i carboidrati, non più di 30/40 grammi totali al giorno e non tutti contemporaneamente, niente frutta, verdura solo quella con pochi carbo, tipo insalata per dirne una, altrimenti limitata, proteine poco oltre la norma (la chetogenica seria e non le porcherie da denuncia tipo Dukan et simila), e grassi per lo più monoinsaturi e polinsaturi a fare la grossa percentuale delle calorie giornaliere (uova, pollame, coniglio, carni rosse magre, pochi latticini, avocado, frutta secca a guscio...).</p><p>Tutto questo in un regime IPOcalorico abbastanza marcato.</p><p>In genere è una "terapia d'urto" iniziale molto valida per chi è obeso o molto sovrappeso, oppure per determinate problematiche (mi pare attacchi epilettici) oppure ancora in certe fasi durante la cura di malattie oncologiche di alcuni tipi ma onestamente non ricordo.</p><p>Dopo 8/12 settimane massimo si procede al reinserimento dei carboidrati in modo graduale ed è un modo per rieducare il corpo a gestire il glucosio (gli obesi hanno una scarsa sensibilità insulinica e diventa difficile dimagrire se non si affronta prima questo problema), in questa fase va usata cautela e vanno reinseriti poco alla volta altrimenti si vanifica il percorso precedente.</p><p></p><p>Tutto questo a grandi linee e detto da un NON professionista, il punto è proprio questo, una tecnica del genere va affrontata con un professionista, come tutte le tecniche "estreme" per evitare di fare danni.</p><p>Aggiungo come commento personale che una tecnica dietetica del genere va usata solo se necessario e solo per il tempo necessario, non è minimamente sostenibile per periodi lunghi, a livello sociale praticamente un incubo, a livello sportivo una sconfitta senza dubbio, non potrebbe essere diversamente in uno sport dove i carboidrati sono il carburante essenziale. C'è un pazzo qua sul forum che si allena come un pro a livello di volume e sta in chetogenica da tipo più di un anno, follia pura IMHO.</p><p></p><p>Se hai problematiche particolari, a maggior ragione, affronta il discorso con un professionista, qualificato, avendo secondo me l'accortezza di sceglierlo tra quelli che si occupato (ANCHE) di sport se lo pratichi assiduamente.</p><p></p><p>In bocca al lupo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ValeXX, post: 7059877, member: 17016"] Argomento forse già trattato, si tratta di una tecnica dietetica ormai usata da credo quasi un secolo che però viene usata salvo pazzi scatenati per un periodo limitato nel tempo, 8/12 settimane per esempio, è un tipo di alimentazione che azzera i carboidrati, non più di 30/40 grammi totali al giorno e non tutti contemporaneamente, niente frutta, verdura solo quella con pochi carbo, tipo insalata per dirne una, altrimenti limitata, proteine poco oltre la norma (la chetogenica seria e non le porcherie da denuncia tipo Dukan et simila), e grassi per lo più monoinsaturi e polinsaturi a fare la grossa percentuale delle calorie giornaliere (uova, pollame, coniglio, carni rosse magre, pochi latticini, avocado, frutta secca a guscio...). Tutto questo in un regime IPOcalorico abbastanza marcato. In genere è una "terapia d'urto" iniziale molto valida per chi è obeso o molto sovrappeso, oppure per determinate problematiche (mi pare attacchi epilettici) oppure ancora in certe fasi durante la cura di malattie oncologiche di alcuni tipi ma onestamente non ricordo. Dopo 8/12 settimane massimo si procede al reinserimento dei carboidrati in modo graduale ed è un modo per rieducare il corpo a gestire il glucosio (gli obesi hanno una scarsa sensibilità insulinica e diventa difficile dimagrire se non si affronta prima questo problema), in questa fase va usata cautela e vanno reinseriti poco alla volta altrimenti si vanifica il percorso precedente. Tutto questo a grandi linee e detto da un NON professionista, il punto è proprio questo, una tecnica del genere va affrontata con un professionista, come tutte le tecniche "estreme" per evitare di fare danni. Aggiungo come commento personale che una tecnica dietetica del genere va usata solo se necessario e solo per il tempo necessario, non è minimamente sostenibile per periodi lunghi, a livello sociale praticamente un incubo, a livello sportivo una sconfitta senza dubbio, non potrebbe essere diversamente in uno sport dove i carboidrati sono il carburante essenziale. C'è un pazzo qua sul forum che si allena come un pro a livello di volume e sta in chetogenica da tipo più di un anno, follia pura IMHO. Se hai problematiche particolari, a maggior ragione, affronta il discorso con un professionista, qualificato, avendo secondo me l'accortezza di sceglierlo tra quelli che si occupato (ANCHE) di sport se lo pratichi assiduamente. In bocca al lupo. [/QUOTE]
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