Dom 28.05 21a tappa 2023 ROMA - ROMA

trecow

Gregario
25 Maggio 2012
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Trek Domane 5.2
Certo, se è ha crono (in linea o cronoscalata) è gara vera. Ci son stati molti finali thrilling negli anni scorsi. È una scelta di chi disegna quella gara, da molti anni ormai il TdF si chiude con la passerella a Parigi, ma storica resta la crono in cui Lemond si prende il Tour da Fignon per 8 secondi.
Con la tappa finale "passerella", diciamo che si ha una tappa "di lotta per la generale" in meno, cambia solo questo.
Spero di essere stato esaustivo e che tu non stia trollando...
Quindi l'ultima tappa viene quasi sempre corsa come una "passerella" in cui i corridori in vetta alla classifica arrivano appaiati, anche se teoricamente potrebbero ancora giocarsela, mentre se è a cronometro possono ancora ribaltare la classifica?

nel ottobre 202o Geoghan Hart ha vinto il giro all'ultima tappa nella cronometro di Milano battendo Hindley, non scomodiamo sempre il tour.... in teoria ieri Thomas poteva eccome vincere il giro se avesse provato ed ottenuto il distacco necessario, semplicemente era difficile e non ci hanno nemmeno provato... (io al posto del ds della ineos ci avrei provato, cavolo se ci avrei provato.... 14 secondi erano, mica 2 minuti...).

ps giro finito e già un po' manca... io non l'ho trovato così noioso (non più del tour e della vuelta...), secondo me non è stato disegnato benissimo (ma già lo avevo immaginato quando avevo visto il percorso), non tanto per lo spettacolo delle fughe (Gee , Demarchi, Healey valgono come VDP, WVA al tour, solo che loro sono loro e sembra che siano fenomeni, ma a livello di "tattica" fanno la stessa cosa - a parte WVA, ma lui è un FENOMENO a sè....) ma per i distacchi: se fai qualche arrivo in più in salita nelle prime 2 settimane un po' di distacco lo fai, ma non su arrivi stile 3 cime - basta anche una salita nel finale come quella di Siena alle strade bianche... 5 secondi oggi, 10 domani, 15 dopodomani ed in tre tappe hai fatto divertire il pubblico nessuno dei big si danna per 40 secondi di distacco ed alla terza settimana ci arrivi con molta più garra... faccio l'esempio della tappa di Rivoli (già scritto qui): se anzichè finire in piano su corso Francia finisci al piazzale del castello usando una delle strade in salita per raggiungerlo non fai i minuti di distacco, ma i secondi per farci divertire sì (stile Roglic nell'unica tappa dove ha attaccato).
 

Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Roma è una citta che non ha bisogno di presentazioni. 30 secoli di storia non li toglie nessuno. Come pure nessuno degli ultimi amministratori è riuscito a togliere quel velo di abbandono (es strade maltenute limitandosi ai requisiti ciclistici) accumulato negli anni.
E' una città poco sportiva, nel senso che ha pochi praticanti amatori e questo vale un po per tutti gli sport. Ho vissuto frequentato roma per lavoro e frequentato tanti uffici, ma ho conosciuto pochissimi sportivi amatori. Ciclisti pochi, ma anche corsa, palestra, nuoto, Roma non è la città simbolo dello sport praticato.
Ciclisticamente parlando, forse va ancora peggio, Roma è una città che manca di cultura ciclistica propria che è in buona parte importata e dovuta a tanti ciclisti (anche stranieri) che si trovano per lavoro a roma e che rappresentano una buona percentuale del ciclisti totali.
E' un atmosfera che chi ha pedalato a Roma, rispetto ad altre grandi città, respira ovunque. La provincia fa 3 milioni (forse più?) , ma i ciclisti sono pochissimi. poche bici tantissimo traffico anche nelle stradine piu strette e tortuose dei castelli, usate come sgamo dagli automobilisti. Strade maltenute e sporcizia lungo le strade, anche di campagna (questa è la prima cosa che mi è capitata all'occhio).
Zone più isolate esistono (Capranica, Vicovaro, san polo, roccamassima, orvinio, monteflavio, livata ecc ) ma raggiungerle vuol dire fare i 2/3 dell'uscita nel traffico e nell'intolleranza degli altri utenti della strada.

Secondo me Roma funziona benissimo per vendere diritti tv internazionali, molto meno per fare la cittadella per gli appassionati (pochi) e aggredire mercati da parte degli sponsor dell'ambiente ciclo. Il tutto al netto di stato strade e permessi.

Che a Roma ci siano pochi ciclisti praticanti e sportivi in genere mi suona male ma sono pronto ad essere smentito.
Ho frequentato molte Granfondo romane negli anni passati e non mi sembrava pochi i local.
Magari @samuelgol o @Ipercool conoscono meglio i numeri. o-o
 

kekino

Apprendista Passista
17 Maggio 2007
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R'lyeh (Venezia)
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Che a Roma ci siano pochi ciclisti praticanti e sportivi in genere mi suona male ma sono pronto ad essere smentito.
Ho frequentato molte Granfondo romane negli anni passati e non mi sembrava pochi i local.
Magari @samuelgol o @Ipercool conoscono meglio i numeri. o-o
ma a tal proposito... non leggo samuelgol da un bel po'... che fine ha fatto? ;nonzo%
 

longjnes

Maglia Rosa
10 Luglio 2008
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Gianni2
Che a Roma ci siano pochi ciclisti praticanti e sportivi in genere mi suona male ma sono pronto ad essere smentito.
Ho frequentato molte Granfondo romane negli anni passati e non mi sembrava pochi i local.
Magari @samuelgol o @Ipercool conoscono meglio i numeri. o-o
500-600 partenti piu o meno. fatte praticamente tutte. eventi più gettonati la mediovale (organizzata molto bene), valerio agnoli a fiuggi (organizzata molto bene) Fiano roman, mentana e qualche altra zona sabina. Ma tutte poco frequentate da qualche centinaio di partenti. per 3 milioni di abitanti ci sono pochissimi ciclisti percentualmente. nell'area Milanese ad esempio saranno 10 volte tanto, che snobbano le manifestazione ma riempiono le strade della brianza e dei laghi. La domenica i lungo lago del nord e alcune strade brianzole / bergamansca/varesotto sono piene di ciclisti.