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Doping: chi vuol parlare?
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<blockquote data-quote="sergino" data-source="post: 4342749" data-attributes="member: 52642"><p>Al momento nessuno conosce la provenienza, il costo, le pratiche di assunzione di queste sostanze. Nessuno tranne chi ne amministra la distribuzione. Perche' un distributore, magari non unico, ci dovra' pur essere. Questo comporta dei rischi. Autorizzarne e quindi regolamentarne l'uso sarebbe un passo avanti nella salvaguardia dell'atleta. Garantirebbe perlomeno trasparenza. Ridurrebbe inoltre i costi per tutti, anche per gli spettatori (dal mio 740 alla procura). Costi sostenuti dall'USADA, per l'analisi del 15% di atleti professionisti, nel 2004, ammontavano a $20.000.000. Alla seconda domanda provo a risponderti indirettamente. Devi metterci del tuo. L'introduzione del Pro Tour, e la classifica a punti per squadre, ha reso necessario l'ampliamento del numero di atleti nelle squadre. questo, a mio parere ha reso incredibilmente complessa e quindi estremamente costosa la gestione di tutto l'apparato.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sergino, post: 4342749, member: 52642"] Al momento nessuno conosce la provenienza, il costo, le pratiche di assunzione di queste sostanze. Nessuno tranne chi ne amministra la distribuzione. Perche' un distributore, magari non unico, ci dovra' pur essere. Questo comporta dei rischi. Autorizzarne e quindi regolamentarne l'uso sarebbe un passo avanti nella salvaguardia dell'atleta. Garantirebbe perlomeno trasparenza. Ridurrebbe inoltre i costi per tutti, anche per gli spettatori (dal mio 740 alla procura). Costi sostenuti dall'USADA, per l'analisi del 15% di atleti professionisti, nel 2004, ammontavano a $20.000.000. Alla seconda domanda provo a risponderti indirettamente. Devi metterci del tuo. L'introduzione del Pro Tour, e la classifica a punti per squadre, ha reso necessario l'ampliamento del numero di atleti nelle squadre. questo, a mio parere ha reso incredibilmente complessa e quindi estremamente costosa la gestione di tutto l'apparato. [/QUOTE]
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