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Doping: chi vuol parlare?
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<blockquote data-quote="diegm8" data-source="post: 4343236" data-attributes="member: 55933"><p>Credo che Stefano2013 volesse semplicemente dire:</p><p>se prendi un brocco e lo metti su una Pinarello Bolide non ottieni il nuovo Cancellara. E nemmeno ci vai vicino. Magari il brocco su una bici "normale" e sullo stesso percorso avrebbe impiegato 10 secondi in piú, ma questo lo puoi ammortizzare con l´allenamento. Vuoi chiamare la bici in carbonio doping tecnologico? Liberissimo di farlo. Il punto é che se io non ho i soldi per farmi il telaio in carbonio, magari posso ancora competere con chi i soldi ce li ha.</p><p> </p><p>Se invece prendi il brocco e lo bombi seguendo tabelle ben precise (epo, steroidi, gh.............) per un anno ottieni qualcosa che solo con l´allenamento non potresti nemmeno lontanamente avvicinare. E se i soldi per tutta questa roba non ce li hai (e tralascio la questione salute perché parliamo di professionisti) puoi appendere la bici al chiodo. </p><p> </p><p>Premetto che non condivido a pieno il seguente paragrafo ma cerco solo di capire:</p><p>Come dice qualche utente sopra CHISSENEFREGA!! Basta dare a tutti il necessario e poi che se la vedano loro con la loro personale risposta fisiologica. Riprendendo la questione salute: chi corre in F1 sa che puó rimetterci le penne ad ogni curva o rettilineo, ma corre comunque. In quest´ottica ogni professionista (nello sport come fuori) deve essere disposto ad assumersi i rischi correlati. Gli atleti al pari dei loro mezzi meccanici saranno soggetti ad un continuo miglioramento fisiologico. Sia con allenamenti mirati che con medicinali mirati. Il limite a tutto ciò?? Bho. Mettetelo voi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="diegm8, post: 4343236, member: 55933"] Credo che Stefano2013 volesse semplicemente dire: se prendi un brocco e lo metti su una Pinarello Bolide non ottieni il nuovo Cancellara. E nemmeno ci vai vicino. Magari il brocco su una bici "normale" e sullo stesso percorso avrebbe impiegato 10 secondi in piú, ma questo lo puoi ammortizzare con l´allenamento. Vuoi chiamare la bici in carbonio doping tecnologico? Liberissimo di farlo. Il punto é che se io non ho i soldi per farmi il telaio in carbonio, magari posso ancora competere con chi i soldi ce li ha. Se invece prendi il brocco e lo bombi seguendo tabelle ben precise (epo, steroidi, gh.............) per un anno ottieni qualcosa che solo con l´allenamento non potresti nemmeno lontanamente avvicinare. E se i soldi per tutta questa roba non ce li hai (e tralascio la questione salute perché parliamo di professionisti) puoi appendere la bici al chiodo. Premetto che non condivido a pieno il seguente paragrafo ma cerco solo di capire: Come dice qualche utente sopra CHISSENEFREGA!! Basta dare a tutti il necessario e poi che se la vedano loro con la loro personale risposta fisiologica. Riprendendo la questione salute: chi corre in F1 sa che puó rimetterci le penne ad ogni curva o rettilineo, ma corre comunque. In quest´ottica ogni professionista (nello sport come fuori) deve essere disposto ad assumersi i rischi correlati. Gli atleti al pari dei loro mezzi meccanici saranno soggetti ad un continuo miglioramento fisiologico. Sia con allenamenti mirati che con medicinali mirati. Il limite a tutto ciò?? Bho. Mettetelo voi. [/QUOTE]
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