Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Gare
Professionisti
Osservatorio doping
Doping in altri sport
Testo
<blockquote data-quote="FrecciaAzzurra" data-source="post: 5649650" data-attributes="member: 42818"><p><a href="https://www.propublica.org/article/olympics-top-investigator-secret-efforts-undermine-russian-doping-probe" target="_blank">https://www.propublica.org/article/olympics-top-investigator-secret-efforts-undermine-russian-doping-probe</a></p><p></p><p><em>In a blistering public critique on the eve of the Olympics, the former chief investigator for the World Anti-Doping Agency claims his efforts to investigate Russian doping were repeatedly delayed by WADAs president, who preferred to privately settle matters with Russian officials.</em></p><p><em>Jack Robertson, who left the agency in January, said he was forced to leak information to the media in order to pressure WADA president Sir Craig Reedie to act and, even then, he says, the agency sat on credible allegations that suggested Russian doping extended far beyond track and field.</em></p><p><em>Ultimately, Robertson says, the investigation delays have allowed the president of the International Olympic Committee who has reportedly been supported by Vladimir Putin to claim that the committee didnt have enough time to determine whether it should ban all Russian teams. The result is that Russia may still have one of the largest delegations in Rio.</em></p><p><em></em></p><p></p><p>Interessante intervista a Jack Robertson, ex (chissà perché<img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/party.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":-x" title="Party :-x" data-shortname=":-x" />) capo della sezione investigativa della WADA (agenzia mondiale antidoping) sulla vicenda del doping di stato russo.</p><p></p><p>Breve riassunto in punti:</p><p></p><p> - Per l'atletica come per molti altri sport (non vengono detti quali), per far parte della squadra nazionale russa eri costretto a doparti</p><p> - I test per gli atleti erano concordati con l'antidoping nazionale su appuntamento ("come dal dentista")</p><p> - Spesso gli atleti si dopavano senza sapere la sostanza che stavano assumendo (l'allenatore o il medico dava loro la fiala e loro se la iniettavano)</p><p> - Anche davanti alle registrazioni delle intercettazioni che provavano la loro colpevolezza, gli atleti fornivano tutti la stessa versione e si dichiaravano innocenti perché minacciati</p><p> - La WADA stava indagando sul doping russo da tre anni, ma l'indagine era ostacolata dalla mancanza di finanziamenti e dalla volontà del presidente WADA di risolvere il problema internamente</p><p> - Quando il capo investigativo della WADA ha capito che l'agenzia voleva insabbiare tutto, ha diffuso la notizia del doping russo sui vari media</p><p> - La WADA apre ufficialmente un inchiesta, ma la affida a una commissione esterna</p><p> - Poiché ancora non accadeva nulla di decisivo, il capo dell'ufficio investigativo si è rivolto all'USADA per avere supporto</p><p> - La decisione di permettere alle varie federazioni se mandare o no i propri atleti alle olimpiadi è stata presa dal CIO dopo un colloquio con il ministro dello sport russo</p><p> - La decisione del CIO di non permettere agli atleti russi con squalifiche passate per doping di gareggiare alle olimpiadi colpisce soprattutto uno dei principali testimoni dell'inchiesta (Yulia Stepanova)</p><p></p><p>Se è vero che l'indagine sul doping russo è stata portata avanti soprattutto per volontà dell'USADA e del capo investigativo della WADA (americano), è altrettanto vero che Putin è in ottimi rapporti con il presidente del CIO (che ha consentito alle varie federazioni di scegliere se ammettere o meno gli atleti russi alle olimpiadi) sia con il presidente della WADA stessa (che per prima cosa voleva risolvere la faccenda senza clamore e in seguito ha "spezzettato" l'indagine in più tronconi per rallentarne lo svolgimento e minimizzarne gli effetti).</p><p></p><p></p><p></p><p>Ps: aggiungo una simpatica curiosità. Jack Robertson ha partecipato all'inchiesta dell'USADA contro Armstrong e nel suo ufficio ha una maglia gialla firmata dal texano con la dedica Jack, Catch me if you can. Best wishes. :asd:</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="FrecciaAzzurra, post: 5649650, member: 42818"] [URL="https://www.propublica.org/article/olympics-top-investigator-secret-efforts-undermine-russian-doping-probe"]https://www.propublica.org/article/olympics-top-investigator-secret-efforts-undermine-russian-doping-probe[/URL] [I]In a blistering public critique on the eve of the Olympics, the former chief investigator for the World Anti-Doping Agency claims his efforts to investigate Russian doping were repeatedly delayed by WADAs president, who preferred to privately settle matters with Russian officials. Jack Robertson, who left the agency in January, said he was forced to leak information to the media in order to pressure WADA president Sir Craig Reedie to act and, even then, he says, the agency sat on credible allegations that suggested Russian doping extended far beyond track and field. Ultimately, Robertson says, the investigation delays have allowed the president of the International Olympic Committee who has reportedly been supported by Vladimir Putin to claim that the committee didnt have enough time to determine whether it should ban all Russian teams. The result is that Russia may still have one of the largest delegations in Rio. [/I] Interessante intervista a Jack Robertson, ex (chissà perché:-x) capo della sezione investigativa della WADA (agenzia mondiale antidoping) sulla vicenda del doping di stato russo. Breve riassunto in punti: - Per l'atletica come per molti altri sport (non vengono detti quali), per far parte della squadra nazionale russa eri costretto a doparti - I test per gli atleti erano concordati con l'antidoping nazionale su appuntamento ("come dal dentista") - Spesso gli atleti si dopavano senza sapere la sostanza che stavano assumendo (l'allenatore o il medico dava loro la fiala e loro se la iniettavano) - Anche davanti alle registrazioni delle intercettazioni che provavano la loro colpevolezza, gli atleti fornivano tutti la stessa versione e si dichiaravano innocenti perché minacciati - La WADA stava indagando sul doping russo da tre anni, ma l'indagine era ostacolata dalla mancanza di finanziamenti e dalla volontà del presidente WADA di risolvere il problema internamente - Quando il capo investigativo della WADA ha capito che l'agenzia voleva insabbiare tutto, ha diffuso la notizia del doping russo sui vari media - La WADA apre ufficialmente un inchiesta, ma la affida a una commissione esterna - Poiché ancora non accadeva nulla di decisivo, il capo dell'ufficio investigativo si è rivolto all'USADA per avere supporto - La decisione di permettere alle varie federazioni se mandare o no i propri atleti alle olimpiadi è stata presa dal CIO dopo un colloquio con il ministro dello sport russo - La decisione del CIO di non permettere agli atleti russi con squalifiche passate per doping di gareggiare alle olimpiadi colpisce soprattutto uno dei principali testimoni dell'inchiesta (Yulia Stepanova) Se è vero che l'indagine sul doping russo è stata portata avanti soprattutto per volontà dell'USADA e del capo investigativo della WADA (americano), è altrettanto vero che Putin è in ottimi rapporti con il presidente del CIO (che ha consentito alle varie federazioni di scegliere se ammettere o meno gli atleti russi alle olimpiadi) sia con il presidente della WADA stessa (che per prima cosa voleva risolvere la faccenda senza clamore e in seguito ha "spezzettato" l'indagine in più tronconi per rallentarne lo svolgimento e minimizzarne gli effetti). Ps: aggiungo una simpatica curiosità. Jack Robertson ha partecipato all'inchiesta dell'USADA contro Armstrong e nel suo ufficio ha una maglia gialla firmata dal texano con la dedica Jack, Catch me if you can. Best wishes. :asd: [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Gare
Professionisti
Osservatorio doping
Doping in altri sport
Alto
Basso