Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
Dylan Groenewegen racconta le minacce ricevute
Testo
<blockquote data-quote="sembola" data-source="post: 6880953" data-attributes="member: 1912"><p>In casi del genere mi resta difficile parlare di fatalità.</p><p></p><p>Compiere scorrettezze più o meno volontariamente e consapevolmente o tentare di passare dove non c'è spazio non son "fatalità". Organizzare un arrivo in leggera discesa e soprattutto attrezzarla con transenne non efficaci non è "fatalità". </p><p></p><p>Come non è "fatalità" che un ciclista venga investito da chi stava leggendo il cellulare o da chi sorpassava senza visibilità.</p><p></p><p>La sicurezza assoluta non può esistere, sia chiaro, ma se parliamo di fatalità per le conseguenze di errori e di incapacità non avremo mai neppure una sicurezza minima.</p><p></p><p>Quello su cui concordo è che la logica della forca non ha senso e non funziona. In informatica si dice che la sicurezza è un processo e non un prodotto, è un modo di lavorare. Se non si ragiona così non se ne esce.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="sembola, post: 6880953, member: 1912"] In casi del genere mi resta difficile parlare di fatalità. Compiere scorrettezze più o meno volontariamente e consapevolmente o tentare di passare dove non c'è spazio non son "fatalità". Organizzare un arrivo in leggera discesa e soprattutto attrezzarla con transenne non efficaci non è "fatalità". Come non è "fatalità" che un ciclista venga investito da chi stava leggendo il cellulare o da chi sorpassava senza visibilità. La sicurezza assoluta non può esistere, sia chiaro, ma se parliamo di fatalità per le conseguenze di errori e di incapacità non avremo mai neppure una sicurezza minima. Quello su cui concordo è che la logica della forca non ha senso e non funziona. In informatica si dice che la sicurezza è un processo e non un prodotto, è un modo di lavorare. Se non si ragiona così non se ne esce. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
Dylan Groenewegen racconta le minacce ricevute
Alto
Basso