Il caldo per me è un grosso problema visto che sono anche ipoteso.
Non esco mai di pomeriggio (anche perché comunque non avrei tempo visto che dal lunedì al venerdì sono a casa intorno alle 19-19,30) e d'estate la mattina, oltre a partire molto presto, cerco di privilegiare in questo periodo itinerari montani e soprattutto strade dove la mattina c'è per la maggior parte ombra (ormai ho una mappa completa nella mia mente...).
La prima estate seriamente calda (1994) e uscite fatte fino a tardi con il caldo torrido e una reintegrazione non corretta mi diedero dei grossi problemi di carenza di potassio che mi perseguitarono per molti mesi.
Domenica scorsa, nella prima parte del giro di allenamento fatto con gli amici della squadra, abbiamo (tutti) sofferto terribilmente il caldo afoso, io in modo particolare tanto che non andavo nemmeno a calci.
Nella seconda parte invece, trovandoci in una strada ombreggiata fin dalla mattina presto è andata un po' meglio.
Ma è stato dopo pranzo che per poco non ci lascio le penne, quando per la pressione troppo bassa e per lo sforzo e l'aver sofferto il caldo e l'afa la mattina ho avuto un mezzo collasso da cui mi sono ripreso grazie anche alle nozioni apprese al corso di pronto soccorso aziendale.
Non c'è niente da fare per me contro il caldo se non limitare i chilometraggi e l'intensità delle uscite e partire ancora più presto.
Così farò domenica prossima (sarò con i miei amici solo per un breve tratto) provando a muovermi dalle 6,30 a non oltre le 10 del mattino tenendo presente anche che le previsioni parlano di caldo e afa in sensibile aumento da qui e fino a domenica
Sperando che arrivi quanto prima una prima rinfrescata, quelle per intenderci che una volta arrivavano dopo il Ferragosto ed a cui seguivano giornate sì calde ma non più torride...