Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
News
Ennesimo show di Pogačar all'Amstel
Testo
<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 7330925" data-attributes="member: 1850"><p>La seconda foto è della vittoria all'Amstel, quando lo ha usato in gara.</p><p>Comunque, che ci sia stata tanta refratterietà all'utilizzo dei Pm è vero. Mi ricordo anche Nibali che metteva il nastro adesivo sul campo dei watt dell'Srm quando correva per la Astana per "non farsi influenzare"....ma sono tutti preconcetti fondamentalmente basati sul non sapere come funziona. Che poi a leggere tante discussioni anche nelle sezioni dedicate mi pare che sia evidente che tanti pur avendolo non capiscono bene a cosa serva e come utilizzarlo al meglio....figurarsi quelli che non ne hanno mai usato uno... </p><p></p><p>Poi nelle giovanili i test per verificare la V02max, lattato, etc.. si facevano anche prima che esistessero i Pm per verificare la "cilindrata" del corridore.</p><p></p><p>Ad ogni modo io non ho introdotto questo discorso per fare paragoni tra Riis e Pogacar e cose delle genere. Quelli sono i soliti retropensieri di chi vuol leggere quello che gli pare in base al colore dell'avatar.</p><p>A me incuriosisce capire come si sia evoluto il ciclismo in un lasso di tempo molto rapido. Praticamente dal 2019 (dal Tour di Bernal) c'è stato un cambio di paradigma ed hanno cominciato a dominare i giovanissimi, sia come vittorie che come presenza in gruppo. Che sia dovuto all'uso dei Pm non credo. Non c'è stato un cambio graduale, ma repentino. Si è passati dai Froome e Thomas dominatori ultratrentenni ai 20enni in una stagione. Cosa si è scoperto coi Pm?! Ed oltretutto in un giro di lancette vari 30enni sono stati messi fuori dai giochi: Aru, Dumoulin, Van Garderen, Dennis. A cui si aggiungono loro coetanei che corrono ancora, ma sembrano non muoverla più tipo Pinot e Bardet, in parte Sagan; ed altri che sono fuori dai giochi per motivi misteriosi: Quintana e Lopez. </p><p>Cioè, non è solo che sono arrivati i giovanissimi, ma che <strong>contemporaneamente</strong> quelli attorno ai 30 non sono stati più competitivi. Non usano i Pm?</p><p>A questo si aggiunge che sempre in contemporanea praticamente le medie orarie sono schizzate, e non di poco*. E che si è tornati ad avere corridori competitivi non solo su singole corse, ma su tutte le corse. Cosa inusitata per oltre 30 anni (per dire, i Froome e Contador nelle classiche manco ci si mettevano praticamente).</p><p></p><p>Il ritorno a vincitori in giovane età e la polivalenza è una cosa che io ho salutato positivamente, in quanto c'è sempre stata "prima" (da Coppi a Gimondi) e non si capiva perché uno di 23 anni non potesse competere in un GT, se non per vaghi discorsi sulla maturazione, etc...idem la polivalenza.</p><p>Quello che mi chiedo è come mai di colpo? Quali sono i fattori determinanti? Il materiale? Le bici aerodinamiche sono alla base delle medie orarie record di ogni classica di quest'anno? (Alla faccia allora di chi prende per il cü l'aerodinamica all'uscita di ogni prodotto).</p><p></p><p>E ripeto, non è il campione generazionale ad incuriosirmi (è ovvio che ne salti fuori uno ogni tanto), ma il fatto che i cambiamenti sono stati repentini e che ora la situazione è omogenea. Per dire, l'età media del podio dell'Amstel di ieri è <strong>23 anni</strong>.</p><p>Bernal e Pogacar sono i più giovani vincitori del Tour <strong>di sempre</strong>. Ayuso il più giovane a podio in un GT di sempre.</p><p></p><p>*Queste sono le medie orarie delle ultime 10 edizioni di alcune classiche corse fin qui:</p><p></p><p>Sanremo (quest'anno non si è fatto record assoluto per 17")</p><p></p><p>[ATTACH=full]398002[/ATTACH]</p><p></p><p>Fiandre (2023 record assoluto)</p><p></p><p>[ATTACH=full]398003[/ATTACH]</p><p></p><p>Roubaix (2023 record)</p><p></p><p>[ATTACH=full]398004[/ATTACH]</p><p></p><p>Amstel</p><p></p><p>[ATTACH=full]398006[/ATTACH]</p><p></p><p>Tour (2022 record assoluto)</p><p></p><p>[ATTACH=full]398019[/ATTACH]</p><p></p><p>Quindi non si tratta di considerare dei singoli, ma che negli ultimi 3-4 anni le medie si sono alzate.</p><p>Materiali? Preparazione? l'età?</p><p>Ok, ma quali? A me interessa capire questo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 7330925, member: 1850"] La seconda foto è della vittoria all'Amstel, quando lo ha usato in gara. Comunque, che ci sia stata tanta refratterietà all'utilizzo dei Pm è vero. Mi ricordo anche Nibali che metteva il nastro adesivo sul campo dei watt dell'Srm quando correva per la Astana per "non farsi influenzare"....ma sono tutti preconcetti fondamentalmente basati sul non sapere come funziona. Che poi a leggere tante discussioni anche nelle sezioni dedicate mi pare che sia evidente che tanti pur avendolo non capiscono bene a cosa serva e come utilizzarlo al meglio....figurarsi quelli che non ne hanno mai usato uno... Poi nelle giovanili i test per verificare la V02max, lattato, etc.. si facevano anche prima che esistessero i Pm per verificare la "cilindrata" del corridore. Ad ogni modo io non ho introdotto questo discorso per fare paragoni tra Riis e Pogacar e cose delle genere. Quelli sono i soliti retropensieri di chi vuol leggere quello che gli pare in base al colore dell'avatar. A me incuriosisce capire come si sia evoluto il ciclismo in un lasso di tempo molto rapido. Praticamente dal 2019 (dal Tour di Bernal) c'è stato un cambio di paradigma ed hanno cominciato a dominare i giovanissimi, sia come vittorie che come presenza in gruppo. Che sia dovuto all'uso dei Pm non credo. Non c'è stato un cambio graduale, ma repentino. Si è passati dai Froome e Thomas dominatori ultratrentenni ai 20enni in una stagione. Cosa si è scoperto coi Pm?! Ed oltretutto in un giro di lancette vari 30enni sono stati messi fuori dai giochi: Aru, Dumoulin, Van Garderen, Dennis. A cui si aggiungono loro coetanei che corrono ancora, ma sembrano non muoverla più tipo Pinot e Bardet, in parte Sagan; ed altri che sono fuori dai giochi per motivi misteriosi: Quintana e Lopez. Cioè, non è solo che sono arrivati i giovanissimi, ma che [B]contemporaneamente[/B] quelli attorno ai 30 non sono stati più competitivi. Non usano i Pm? A questo si aggiunge che sempre in contemporanea praticamente le medie orarie sono schizzate, e non di poco*. E che si è tornati ad avere corridori competitivi non solo su singole corse, ma su tutte le corse. Cosa inusitata per oltre 30 anni (per dire, i Froome e Contador nelle classiche manco ci si mettevano praticamente). Il ritorno a vincitori in giovane età e la polivalenza è una cosa che io ho salutato positivamente, in quanto c'è sempre stata "prima" (da Coppi a Gimondi) e non si capiva perché uno di 23 anni non potesse competere in un GT, se non per vaghi discorsi sulla maturazione, etc...idem la polivalenza. Quello che mi chiedo è come mai di colpo? Quali sono i fattori determinanti? Il materiale? Le bici aerodinamiche sono alla base delle medie orarie record di ogni classica di quest'anno? (Alla faccia allora di chi prende per il cü l'aerodinamica all'uscita di ogni prodotto). E ripeto, non è il campione generazionale ad incuriosirmi (è ovvio che ne salti fuori uno ogni tanto), ma il fatto che i cambiamenti sono stati repentini e che ora la situazione è omogenea. Per dire, l'età media del podio dell'Amstel di ieri è [B]23 anni[/B]. Bernal e Pogacar sono i più giovani vincitori del Tour [B]di sempre[/B]. Ayuso il più giovane a podio in un GT di sempre. *Queste sono le medie orarie delle ultime 10 edizioni di alcune classiche corse fin qui: Sanremo (quest'anno non si è fatto record assoluto per 17") [ATTACH type="full"]398002[/ATTACH] Fiandre (2023 record assoluto) [ATTACH type="full"]398003[/ATTACH] Roubaix (2023 record) [ATTACH type="full"]398004[/ATTACH] Amstel [ATTACH type="full"]398006[/ATTACH] Tour (2022 record assoluto) [ATTACH type="full"]398019[/ATTACH] Quindi non si tratta di considerare dei singoli, ma che negli ultimi 3-4 anni le medie si sono alzate. Materiali? Preparazione? l'età? Ok, ma quali? A me interessa capire questo. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Magazine
BDC-MAG.com
News
Ennesimo show di Pogačar all'Amstel
Alto
Basso