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<blockquote data-quote="toni77" data-source="post: 7571292" data-attributes="member: 103597"><p>Premesso che il mio periodo granfondistico e' stato breve (3 anni) e neanche troppo intenso (2-4 all'anno), dunque di spessore ridicolo rispetto al curriculum di molti granfondisti "seriali" che frequentano il forum, personalmente ho smesso perché ho sempre anteposto l'esperienza in se' alla performance (quest'ultima poi sempre in relazione a me stesso, mai in gara con altri).</p><p></p><p>Per capirci, sono andato alla MDD per poter pedalare il Giau senza traffico e dopo essere stato stregato dieci anni fa dal passaggio della gara, mentre rientravo da un'arrampicata sulle torri del Falzarego. Ho partecipato alla Marmotte dopo essermi innamorato delle Alpi Francesi, prima guardando il Tour negli anni '90, e poi passandoci svariate volte in moto. L'Ötztaler e' stato il coronamento di un sogno iniziato chiacchierando nella bottega di un mio amico, alpinista, che me ne aveva parlato in termini non meno lusinghieri di una via di VI grado in Civetta. Alle Strade Bianche ci sono andato perché volevo prima di tutto percorrere gli sterrati dell'Eroica e della via Francigena.</p><p></p><p>Fatte una volta le "classiche", personalmente non ho la motivazione a tornare a farle, perché il mio tempo libero e' troppo poco per permettermi il lusso di tornare due volte sullo stesso tracciato e ho decine di salite nella mia "bucket list" non meno belle della "solita" GF. </p><p></p><p>In più ho sempre cercato di dividermi equamente tra BdC e MTB, affrontata la seconda con interesse prima di tutto "alpinistico" per visitare sentieri, valli e cime nuove. Va da se' che i week-end da dedicare a GF sono ancora meno.</p><p></p><p>Non da ultimo, e' vero che una buona parte della partecipazione a una GF e' la preparazione, il viaggio prima ancora della meta, ma ho capito che le stesse sfide a migliorarmi e a "spostare l'asticella" le trovo anche senza il bisogno di un riscontro cronometrico.</p><p></p><p>Senz'altro per me non sono stati ne' i costi, ne' "la qualità" a farmi mollare la presa, anche perché, ripeto, ne ho fatte sempre "poche ma buone".</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="toni77, post: 7571292, member: 103597"] Premesso che il mio periodo granfondistico e' stato breve (3 anni) e neanche troppo intenso (2-4 all'anno), dunque di spessore ridicolo rispetto al curriculum di molti granfondisti "seriali" che frequentano il forum, personalmente ho smesso perché ho sempre anteposto l'esperienza in se' alla performance (quest'ultima poi sempre in relazione a me stesso, mai in gara con altri). Per capirci, sono andato alla MDD per poter pedalare il Giau senza traffico e dopo essere stato stregato dieci anni fa dal passaggio della gara, mentre rientravo da un'arrampicata sulle torri del Falzarego. Ho partecipato alla Marmotte dopo essermi innamorato delle Alpi Francesi, prima guardando il Tour negli anni '90, e poi passandoci svariate volte in moto. L'Ötztaler e' stato il coronamento di un sogno iniziato chiacchierando nella bottega di un mio amico, alpinista, che me ne aveva parlato in termini non meno lusinghieri di una via di VI grado in Civetta. Alle Strade Bianche ci sono andato perché volevo prima di tutto percorrere gli sterrati dell'Eroica e della via Francigena. Fatte una volta le "classiche", personalmente non ho la motivazione a tornare a farle, perché il mio tempo libero e' troppo poco per permettermi il lusso di tornare due volte sullo stesso tracciato e ho decine di salite nella mia "bucket list" non meno belle della "solita" GF. In più ho sempre cercato di dividermi equamente tra BdC e MTB, affrontata la seconda con interesse prima di tutto "alpinistico" per visitare sentieri, valli e cime nuove. Va da se' che i week-end da dedicare a GF sono ancora meno. Non da ultimo, e' vero che una buona parte della partecipazione a una GF e' la preparazione, il viaggio prima ancora della meta, ma ho capito che le stesse sfide a migliorarmi e a "spostare l'asticella" le trovo anche senza il bisogno di un riscontro cronometrico. Senz'altro per me non sono stati ne' i costi, ne' "la qualità" a farmi mollare la presa, anche perché, ripeto, ne ho fatte sempre "poche ma buone". [/QUOTE]
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