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Essere un ciclista in Italia è sempre più pericoloso
Testo
<blockquote data-quote="martin_galante" data-source="post: 7317820" data-attributes="member: 108600"><p>Si ma si distinguono le responsabilità individuali, da quelli che diventano problemi della società. Se un automobilista o un ciclista commettono un'infrazione, è una questione di responsabilità individuali.</p><p></p><p>Se invece uscire in bici diventa impossibile perché troppo pericoloso, e la strada un far west dove gli utenti vulnerabili vengono schiacciati, è un problema della società intera che non riesce a garantire un minimo di libertà personali.</p><p></p><p>Rispondere a questo problema dicendo una cosa vera ma banale (anche i ciclisti passano col rosso) serve solo a distogliere l'attenzione da una realtà inaccettabile. Poi è chiaro che se i trasporti fossero in crisi per i troppi nonnini che pedalano in fila di 6 sulle autostrade, l'autorità dovrebbe ugualmente intervenire. Per ora però non ho mai sentito dire "non prendo l'auto perché mi sento bullizzato dai troppo ciclisti".</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="martin_galante, post: 7317820, member: 108600"] Si ma si distinguono le responsabilità individuali, da quelli che diventano problemi della società. Se un automobilista o un ciclista commettono un'infrazione, è una questione di responsabilità individuali. Se invece uscire in bici diventa impossibile perché troppo pericoloso, e la strada un far west dove gli utenti vulnerabili vengono schiacciati, è un problema della società intera che non riesce a garantire un minimo di libertà personali. Rispondere a questo problema dicendo una cosa vera ma banale (anche i ciclisti passano col rosso) serve solo a distogliere l'attenzione da una realtà inaccettabile. Poi è chiaro che se i trasporti fossero in crisi per i troppi nonnini che pedalano in fila di 6 sulle autostrade, l'autorità dovrebbe ugualmente intervenire. Per ora però non ho mai sentito dire "non prendo l'auto perché mi sento bullizzato dai troppo ciclisti". [/QUOTE]
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