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<blockquote data-quote="all_i_need_is_bike" data-source="post: 7274753" data-attributes="member: 5183"><p>Spero di non averti dato l'impressione di voler lasciare le cose imprecise. Anticipavo solo possibili compromessi :)</p><p></p><p>Sono comunque sessioni diverse, con obiettivi parzialmente diversi. Possono trovare posto entrambe.</p><p></p><p>La sostenibilità delle intensità inferiori della "zona" è per definizione maggiore rispetto a quella delle intensità superiori della "zona". Ma questo non crea incompatibilità con estendere progressivamente la sostenibilità della "zona": d'altra parte con una intensità un po' più bassa certi stimoli saranno un po' inferiori ma sostenibili più a lungo, e viceversa.</p><p></p><p>Ragionevole. Ma è comunque una transizione graduale: non è che al 99% di LT1 tutto è ok e al 101% di LT1 è tutto sbagliato - vedi la mia firma :)</p><p></p><p>Quindi dovremmo aver risolto: in entrambi i casi sarai in un ambito in cui c'è un contributo significativo dall'ossidazione dei grassi che contribuisce a massimizzare la durata sostenibile dal punto di vista metabolico, spostandoti verso LT1 massimizzi lo stimolo restando all'incirca in quelle condizioni.</p><p>Ma la permanenza a queste intensità crea vari stimoli che attivano adattamenti parzialmente sovrapposti ma parzialmente differenti, di cui qualcuno potrebbe essere meglio per correggere i tuoi fattori limitanti. Altro compromesso necessario :)</p><p></p><p>Statisticamente puoi attenderti che in media il FatMax teorico sia un po' inferiore a LT1, ma la differenza non è fissa (per esempio potrebbe cambiare al variare della posizione relativa LT1/LT2) e, soprattutto, individualmente può anche essere il contrario (LT1<FatMax). Poi ci sarebbero anche altri modi di definire le transizioni, tipo tramite i parametri ventilatori, e in generale si ottengono indicazioni (VT1/VT2) un pochino diverse - altra incertezza che richiede un po' di compromesso.</p><p>Osservo nuovamente che le zone di Coggan, non essendo correlate a LT1, sono abbastanza generiche e difficilmente generalizzabili perché poco "fisiologiche". Esempio: per un elite di alto livello LT1 è così vicino a LT2 che esercitarsi in quello che viene chiamato sweet spot "alla Coggan" è in sostanza un esercizio a cavallo di LT1 tipo quello che stiamo discutendo. Per me... no: qui servono molti compromessi nella gestione delle zone, temo :)</p><p></p><p>Vedo che stai introducendo ulteriori elementi di controllo per tenere conto dei compromessi :)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="all_i_need_is_bike, post: 7274753, member: 5183"] Spero di non averti dato l'impressione di voler lasciare le cose imprecise. Anticipavo solo possibili compromessi :) Sono comunque sessioni diverse, con obiettivi parzialmente diversi. Possono trovare posto entrambe. La sostenibilità delle intensità inferiori della "zona" è per definizione maggiore rispetto a quella delle intensità superiori della "zona". Ma questo non crea incompatibilità con estendere progressivamente la sostenibilità della "zona": d'altra parte con una intensità un po' più bassa certi stimoli saranno un po' inferiori ma sostenibili più a lungo, e viceversa. Ragionevole. Ma è comunque una transizione graduale: non è che al 99% di LT1 tutto è ok e al 101% di LT1 è tutto sbagliato - vedi la mia firma :) Quindi dovremmo aver risolto: in entrambi i casi sarai in un ambito in cui c'è un contributo significativo dall'ossidazione dei grassi che contribuisce a massimizzare la durata sostenibile dal punto di vista metabolico, spostandoti verso LT1 massimizzi lo stimolo restando all'incirca in quelle condizioni. Ma la permanenza a queste intensità crea vari stimoli che attivano adattamenti parzialmente sovrapposti ma parzialmente differenti, di cui qualcuno potrebbe essere meglio per correggere i tuoi fattori limitanti. Altro compromesso necessario :) Statisticamente puoi attenderti che in media il FatMax teorico sia un po' inferiore a LT1, ma la differenza non è fissa (per esempio potrebbe cambiare al variare della posizione relativa LT1/LT2) e, soprattutto, individualmente può anche essere il contrario (LT1<FatMax). Poi ci sarebbero anche altri modi di definire le transizioni, tipo tramite i parametri ventilatori, e in generale si ottengono indicazioni (VT1/VT2) un pochino diverse - altra incertezza che richiede un po' di compromesso. Osservo nuovamente che le zone di Coggan, non essendo correlate a LT1, sono abbastanza generiche e difficilmente generalizzabili perché poco "fisiologiche". Esempio: per un elite di alto livello LT1 è così vicino a LT2 che esercitarsi in quello che viene chiamato sweet spot "alla Coggan" è in sostanza un esercizio a cavallo di LT1 tipo quello che stiamo discutendo. Per me... no: qui servono molti compromessi nella gestione delle zone, temo :) Vedo che stai introducendo ulteriori elementi di controllo per tenere conto dei compromessi :) [/QUOTE]
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