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<blockquote data-quote="pianpianello" data-source="post: 7363680" data-attributes="member: 149927"><p>Ma cosa serve sapere la “soglia” (di cosa poi?), per sapere la z2? La z2 è indicativa di meccanismi metabolici che non c’entrano niente coi parametri che possono uscire da test e stime fatte per la cosiddetta “soglia anaerobica”. </p><p></p><p>La mia stima per la z2 è semplicemente “quel ritmo in cui il respiro inizia ad accelerare”. Sotto z2 la sensazione è praticamente come stare seduto sul divano a fare niente. Sopra z2 la sensazione è che si inizi già a spingere con un certo ritmo, non forte, ma nemmeno piano. La z2 è quindi quella zona in cui si ha la percezione di andare piano ma non pianissimo. Per un amatore scarso come me è impossibile da tenere in salita, e si può fare solo in pianura.</p><p></p><p>La stima della z2 tramite “talk test” è stata consigliata anche dal dottor Millan (coach di Pogacar) e ritenuta affidabile più di altri test, in alternativa al test diretto del lattato. A me non piace però la definizione di “talk test” perché è troppo soggettiva e dipende da come uno è abituato a parlare e respirare. Meglio stare zitti secondo me, e prestare attenzione al respiro senza parlare.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pianpianello, post: 7363680, member: 149927"] Ma cosa serve sapere la “soglia” (di cosa poi?), per sapere la z2? La z2 è indicativa di meccanismi metabolici che non c’entrano niente coi parametri che possono uscire da test e stime fatte per la cosiddetta “soglia anaerobica”. La mia stima per la z2 è semplicemente “quel ritmo in cui il respiro inizia ad accelerare”. Sotto z2 la sensazione è praticamente come stare seduto sul divano a fare niente. Sopra z2 la sensazione è che si inizi già a spingere con un certo ritmo, non forte, ma nemmeno piano. La z2 è quindi quella zona in cui si ha la percezione di andare piano ma non pianissimo. Per un amatore scarso come me è impossibile da tenere in salita, e si può fare solo in pianura. La stima della z2 tramite “talk test” è stata consigliata anche dal dottor Millan (coach di Pogacar) e ritenuta affidabile più di altri test, in alternativa al test diretto del lattato. A me non piace però la definizione di “talk test” perché è troppo soggettiva e dipende da come uno è abituato a parlare e respirare. Meglio stare zitti secondo me, e prestare attenzione al respiro senza parlare. [/QUOTE]
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