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La cosa interessante di questa lettera è che si mettono assieme idee ed esperienze di-si spera, ma visti i nomi credo non ci saranno dubbi-“esperti del settore” che hanno competenze/conoscenze anche sul lato pratico. Ovviamente non si tratta di uno studio con un disegno sperimentale, il che da un certo punto di vista è un bene ma anche un male perché c’è meno controllo sul modo in cui si formano le affermazioni e il “consenso”.


Infine, in merito a quanto hai riportato, va detto che quelle affermazioni vanno agganciate, come minimo, ad una riflessione sulla durata delle sedute e sull’eventuale impatto che possono avere le coppie durata*intensita sulla sostenibilità dell’allenamento; anche in virtù dello “spostamento delle zone” all’aumentare della durata.