Fine gara circa 13 anni fa in provincia di Cremona. Cado all'ultimo km insieme a mezzo gruppo (e rompo pure il "SANTO" casco) ma non mi faccio nulla. Nemmeno un graffio.
A circa 30 all'ora vado verso il traguardo quando incrocio il mio DS e gli altri della squadra che mi fanno cenno che mi attenderanno li dove li ho visti.
Appena voltato lo sguardo mi trovo spiaccicato contro un'ammiraglia che, invece di proseguire, ha deciso di fermarsi.
Telaio Fondriest piegato totalmente (a circa 30 km/h) e forcella intonsa.
Secondo il tuo ragionamento avrei dovuto cambiarla solo per la botta presa.
Il meccanico della squadra a valutato di non cambiarla e, con essa, ho finito la stagione (ovviamente con un telaio nuovo) e poi ci ho pure fatto 3 stagioni da amatore.
Morale. Forse bisogna valutare caso per caso.
Secondo me con l'acciaio è gestibile la cosa. Forse con il carbonio l'argomento è più delicato.
Il mio ragionamento parte dal presupposto, analogo a quello dell'OP, che la forcella abbia subito un danno, addirittura evidente come in questo caso dove il rake è azzerato, ma se anche fosse stato solo dimezzato sarebbe stato lo stesso.
Se la forcella rimane intonsa, e il telaio si piega, ciò significa semplicemente che l'energia che avrebbe dovuto dissipare la forca è stata invece dissipata dal telaio. In tal caso infatti hai dovuto cambiarlo.
Nei miei due casi analoghi, una volta sono entrato nella grata di un tombino e l'altra ho tamponato un'auto, la forca non si era distrutta, ma presentava comunque segni dell'urto, rake diminuito di qualche mm, foderi non piu' in asse ecc...
IO, in questi casi, la cambio.
Pur sapendo che magari e' una misura di sicurezza sovradimensionata rispetto al necessario, ma non ho motivi per pormi dei limiti in questi casi.