FORME ALTERNATIVE DI PROTEINE ALIMENTARI PER IL RECUPERO: TRADIZIONI, SFIDE E OPPORTUNITÀ (gssiweb.org)

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FORME ALTERNATIVE DI PROTEINE ALIMENTARI PER IL RECUPERO: TRADIZIONI, SFIDE E OPPORTUNITÀ

FONTE:


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PUNTI CHIAVE
  • L'assunzione di proteine dietetiche per supportare il recupero dei muscoli scheletrici, il ricondizionamento acuto e gli adattamenti a lungo termine all'allenamento fisico rappresenta una pietra angolare nell'ambito della moderna nutrizione sportiva. Tuttavia, la maggior parte delle nostre raccomandazioni presuppone tacitamente che il fabbisogno proteico possa essere soddisfatto dal (maggiore) consumo di fonti proteiche di origine animale.

  • C'è interesse per una base di prove per aumentare le scelte alternative di proteine dietetiche nell'ambito della nutrizione sportiva. Mentre la "fonte" proteica è stata tradizionalmente meno studiata nell'ambito della nutrizione sportiva, i dati si stanno ora accumulando in modo tale che possiamo iniziare a incorporare questo problema nelle moderne raccomandazioni sulla nutrizione sportiva.
  • Una chiara sfida pratica per l'atleta che desidera diventare meno dipendente dagli alimenti di origine animale è ottenere sufficienti proteine dietetiche. Tuttavia, è chiaro che la crescente disponibilità di alimenti alternativi ricchi di proteine sta rendendo ciò realizzabile.
  • Si è tradizionalmente ritenuto che le proteine di origine animale siano le più anaboliche (vale a dire le più robuste nello stimolare i tassi di sintesi proteica muscolare), attribuibili a un'elevata biodisponibilità e al contenuto di leucina. La nostra comprensione in evoluzione e il set di dati ampliato suggeriscono ora che è possibile raggiungere una parità anabolica tra proteine animali e proteine alternative attentamente selezionate.
  • Le promettenti fonti alternative di proteine dietetiche che sono state studiate includono una varietà di proteine derivate da piante (comprese miscele), funghi, alghe e insetti. Tutte queste proteine presentano sfide e opportunità diverse, ciascuna delle quali si trova in diverse fasi di maturità per quanto riguarda i dati a supporto della loro applicazione e una più ampia fattibilità applicata e commerciale.
  • Studi acuti sulla sintesi proteica muscolare e studi traslazionali sulle risposte adattive muscolari all'allenamento mostrano ora che è possibile ottenere risposte di entità equivalente utilizzando diete onnivore tradizionali e/o integrazione di proteine derivate da animali rispetto ad approcci basati su proteine (più) alternative, supponendo che vengano consumate sufficienti proteine.
  • Tuttavia, esistono ancora molte limitazioni nella nostra base di conoscenze; tra cui il modo in cui le diete alternative interagiscono con diversi regimi di allenamento, popolazioni e varie risposte adattive.

LE MIE PROTEINE DEL SIERO DEL LATTE: (Clicca sull'immagine per andare alla pagina del prodotto.)


LE MIE PROTEINE DEL SIERO DEL LATTE SENZA LATTOSIO: (Clicca sull'immagine per andare alla pagina del prodotto.)


APPLICAZIONI PRATICHE

  • Il consumo di proteine dietetiche giornaliere (~1,6 grammi per kg bm) e per pasto (~20 g) sufficienti rappresenta una raccomandazione fondamentale nell'ambito della moderna nutrizione sportiva basata sulle prove per supportare un recupero muscolare ottimale e l'adattamento all'allenamento.
  • Gli atleti che desiderano ridurre l'assunzione di proteine da fonti di origine animale devono essere consapevoli di raggiungere una quantità sufficiente di proteine totali giornaliere e per pasto, con isolati proteici alternativi e nuovi alimenti che offrono alternative ricche di proteine per aiutare a raggiungere questo obiettivo.
  • Varie proteine vegetali (ad esempio proteine di piselli), miscele vegetali, fungine (micoproteine), alghe o insetti sono scelte proteiche di alta qualità basate sulle prove e possono essere consumate come integratori, ingredienti alimentari o all'interno di nuovi prodotti e possono costituire proporzioni significative delle assunzioni giornaliere.
  • Le proteine alternative esistono in vari punti di uno spettro in termini di fattibilità; ad esempio, appetibilità, accettabilità, disponibilità commerciale, diversificazione del prodotto, ecc. Pertanto, potrebbero richiedere più sforzi o creare ulteriori sfide per l'approvvigionamento e/o il consumo rispetto alle scelte proteiche tradizionali. Si tratta di importanti considerazioni pratiche per l'atleta e il professionista quando si progettano diete. In assenza di ulteriori dati, potrebbe comunque essere prudente consumare una quantità leggermente maggiore (~10-20%) di proteine dietetiche alternative per pasto e al giorno per tenere conto di qualsiasi potenziale inferiorità se selezionata al posto di proteine di origine animale di alta qualità (ad esempio siero del latte).

 

Allegati

  • ALTERNATIVE FORMS OF DIETARY PROTEIN FOR RECOVERY- TRADITIONS, CHALLENGES AND OPPORTUNITIES.pdf
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Qualcuno sarebbe disposto a mangiare proteine in polvere derivate da insetti?

Le proteine del siero del latte dominano praticamente incontrastate il mercato e negli anni hanno ridotto le altre fonti proteiche a nicchie di mercato, fondamentalmente per questi motivi:
1) Valore biologico (BV) più alto tra tutte le fonti proteiche.
2) estremamente solubili (se non si aggiungono merdate per renderle più economiche).
3) praticamente insapori, quindi facilmente lavorabili con gli aromi.
4) costo praticamente allineato alle altre fonti proteiche in polvere.

Se si esce con una proteina in polvere derivata da farine di insetti, non avrei nessun problema ad utilizzarla nel caso mi migliori uno o più di queste caratteristiche, altrimenti non ha senso secondo me.

Visto che i punti 2 e 3 sono praticamente insuperabili, perché con il siero del latte si ottiene già un ottimo risultato, o mi dai una proteina di miglior assorbimento o mi fai un prodotto sensibilmente più economico, altrimenti non vedo il vantaggio.
 
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quali sarebbero le nerdate che usano per risparmiare?

Veramente più che merdate bisognerebbe dire furbate, non è che si usi niente di pericoloso per la salute, ma si usa roba molto più economica delle proteine per tagliare il prodotto e farlo costare di meno.

Le cose "rudimentali" possono essere maltodestrine o destrosio o magari neli gusti al cioccolato dosi importanti di cacao in polvere, ho letto anche di etichette dove se ne riporta il 10-12%, ma ovviamente il cacao in polvere costa molto meno delle proteine.

le furbate sofisticate invece sono l'aggiunta di aminoacidi molto economici, come la glicina, la lisina e l'alanina, che essendo aminoacidi già presenti nelle proteine, permettono anche di inventare percentuali proteiche ridicole, ho visto anche prodotti dichiarare il 98% di proteine quando la materia prima non supera il 91 %





prezzo di listino altissimo, ma te le regalano (a noi negozi), tieni presente che un'azienda deve oltre che raddoppiare il prezzo che paga il prodotto per avere un minimi di marginalità, Devi pagare la percentuale all'agente, tutti i costi di pubblicità, testimonial vari, sponsorizzazioni, spedizioni gratuite anche ormai con importi risibili, campionature (sempre più rare)…

tocco di comicità il valore del 97%.....
 

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Mi dà l'idea che in giro ci siano un sacco di furbi
 

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Scusate, ma la farina di insetti non è di origine animale? Quale sarebbe il "vantaggio" rispetto alle whey?

I vantaggi potrebbero essere per esempio assenza di lattosio quindi di intolleranze varie rispetto al siero del latte e magari un minor costo della materia prima, magari allevare un formicaio costa meno che mantenere una stalla di mucche
 

monjardin

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I vantaggi potrebbero essere per esempio assenza di lattosio quindi di intolleranze varie rispetto al siero del latte e magari un minor costo della materia prima, magari allevare un formicaio costa meno che mantenere una stalla di mucche

Prova a mungere una formica, poi mi sai dire…
 

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Ma se uno fosse proprio allergico alle proteine del latte, dico le proteine, non il lattosio, che alternative valide ci sarebbero?

Un'alternativa valida, sebbene non lo faccia praticamente più nessuno sono le proteine dell'uovo, che però troverai solo in formati piccoli (<1kg) e praticamente senza varietà di gusti, il prezzo è alto equiparabile ad un'isolata di qualità.

Puoi eventualmente migrare verso qualche forma vegetale, soia, pisello, riso, mix, che però hanno inevitabilmente un valore biologico inferiore, potrebbe essere una cosa utile ad addizionarle di un po' di aminoacidi essenziali.
 

garbino289

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I vantaggi potrebbero essere per esempio assenza di lattosio quindi di intolleranze varie rispetto al siero del latte e magari un minor costo della materia prima, magari allevare un formicaio costa meno che mantenere una stalla di mucche
Ok, ma sicuramente non risponde alla "sfida pratica per l'atleta che desidera diventare meno dipendente dagli alimenti di origine animale" (cito testuale dal terzo capoverso dell'articolo...")
 
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Ok, ma sicuramente non risponde alla "sfida pratica per l'atleta che desidera diventare meno dipendente dagli alimenti di origine animale" (cito testuale dal terzo capoverso dell'articolo...")

@marcopalla ha fatto una domanda sulla farina di insetti, che non ha nulla a vedere con la questione di emanciparsi dall'uso intensivo di proteine di origine animale.

La scelta di proteine di origine vegetale e già amplissima, puoi molto facilmente evitare le proteine di origine animale, magari facendo opportuni mix per migliorare il valore biologico.

Un altro "difetto" delle proteine di origine vegetale, perlomeno dal punto di vista del cibo "vero" e non preparati in polvere, e che ti porti sempre dietro anche un quantitativo importante di calorie da carboidrati.

Prendi un petto di pollo, hai tante proteine, zero carboidrati e pochissimi grassi.
prendi dei fagioli, hai abbastanza proteine, parecchi carboidrati e pochissimi grassi.

A memoria, se assumi il tuo apporto proteico da fagioli, a parità di proteine assunte, assumi più del doppio di calorie

Giusto per fare un esempio.
 

garbino289

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Assolutamente corretto e condivisibile. Per questi motivi penso che un'alimentazione completamente vegana per un atleta medio, anche evoluto, sia più complicata da gestire senza l'aiuto di un professionista.
 

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Assolutamente corretto e condivisibile. Per questi motivi penso che un'alimentazione completamente vegana per un atleta medio, anche evoluto, sia più complicata da gestire senza l'aiuto di un professionista.

Un professionista serve quando vuoi fare le cose molto precise, quando per esempio sei già in un buon peso forma e vuoi perdere ulteriormente, sicuramente l'alimentazione vegana FATTA BENE è ancora più menosa di un'alimentazione tradizionale, senza oltretutto contare l'assenza di micronutrienti importanti come vitamina B12, calcio, ferro, acidi grassi omega-3, zinco ecc
 

pedalone della bassa

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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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però, sai poi che turbopropulsione hai in bici
 
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