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[Forum people] Gianandrea Azario -gazario-
Testo
<blockquote data-quote="gazario" data-source="post: 4079502" data-attributes="member: 3253"><p>Innanzi tutto ringrazio coloro che mi hanno detto "bravo" per la mia dedizione.</p><p>Sicuramente la maggior parte degli amatori non può permettersi quello che faccio io, sia per mancanza di tempo sia perché giustamente dedica le risorse economiche che io dedico alla bici ad altre cose che sono sicuramente più importanti ed essenziali.</p><p>Porto l'esempio di un mio carissimo amico, che fisicamente sarebbe ben più portato di me alla pratica sportiva, ma che per impegni di lavoro deve essere a Torino tutte le mattine alle 7 e lavora magari 12 ore filate. In quella situazione è davvero difficile potersi permettere di programmare gli allenamenti, perché oltre alle 12 ore di lavoro ci sono 2 ore per gli spostamenti. E la passione e la caparbietà non gli fanno certo difetto.</p><p>Quindi non c'è dubbio che bisogna avere delle condizioni al contorno che permettano di svolgere gli allenamenti come faccio io.</p><p></p><p>Vorrei solo chiarire un paio di temi che ho trovato un po' sopra le righe.</p><p>Lasciamo stare i km, ma parliamo delle ore di allenamento.</p><p>Ho parlato di 15/16 ore in media, che vengono fuori da settimane magari di 10/12 ore combinate a settimane, nei periodi di vacanza, in cui arrivo magari a 20 ore.</p><p>Prendendo come riferimento il valore medio, se nel weekend ci mettiamo un paio di sedute di allenamento che arrivano ad un totale di 7/8 ore, significa che nel resto della settimana mi alleno per 8 ore, considerando un giorno di riposo, eccomi a fare 2 ore al giorno quando mi alleno. </p><p>In bici non esco per andare a spasso, non mi fermo al bar e cerco di lavorare sulla qualità. In quelle 15 ore settimanali faccio qualcosa di più di 450 km, che tradotte in un mese fanno 1.800 km, che in 10 mesi farebbero 18.000 km. E mi rimangono pure due mesi all'anno per fare altro.</p><p>Questo ripeto, nelle mie personali condizioni, senza voler insegnare niente a nessuno e senza voler dimostrare che quello che faccio io è giusto o sbagliato.</p><p>L'unica cosa che mi ha dato fastidio è il discorso dell'"integrazione". Presi i numeri che vi ho appena illustrato, credete sia davvero necessaria?</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="gazario, post: 4079502, member: 3253"] Innanzi tutto ringrazio coloro che mi hanno detto "bravo" per la mia dedizione. Sicuramente la maggior parte degli amatori non può permettersi quello che faccio io, sia per mancanza di tempo sia perché giustamente dedica le risorse economiche che io dedico alla bici ad altre cose che sono sicuramente più importanti ed essenziali. Porto l'esempio di un mio carissimo amico, che fisicamente sarebbe ben più portato di me alla pratica sportiva, ma che per impegni di lavoro deve essere a Torino tutte le mattine alle 7 e lavora magari 12 ore filate. In quella situazione è davvero difficile potersi permettere di programmare gli allenamenti, perché oltre alle 12 ore di lavoro ci sono 2 ore per gli spostamenti. E la passione e la caparbietà non gli fanno certo difetto. Quindi non c'è dubbio che bisogna avere delle condizioni al contorno che permettano di svolgere gli allenamenti come faccio io. Vorrei solo chiarire un paio di temi che ho trovato un po' sopra le righe. Lasciamo stare i km, ma parliamo delle ore di allenamento. Ho parlato di 15/16 ore in media, che vengono fuori da settimane magari di 10/12 ore combinate a settimane, nei periodi di vacanza, in cui arrivo magari a 20 ore. Prendendo come riferimento il valore medio, se nel weekend ci mettiamo un paio di sedute di allenamento che arrivano ad un totale di 7/8 ore, significa che nel resto della settimana mi alleno per 8 ore, considerando un giorno di riposo, eccomi a fare 2 ore al giorno quando mi alleno. In bici non esco per andare a spasso, non mi fermo al bar e cerco di lavorare sulla qualità. In quelle 15 ore settimanali faccio qualcosa di più di 450 km, che tradotte in un mese fanno 1.800 km, che in 10 mesi farebbero 18.000 km. E mi rimangono pure due mesi all'anno per fare altro. Questo ripeto, nelle mie personali condizioni, senza voler insegnare niente a nessuno e senza voler dimostrare che quello che faccio io è giusto o sbagliato. L'unica cosa che mi ha dato fastidio è il discorso dell'"integrazione". Presi i numeri che vi ho appena illustrato, credete sia davvero necessaria? [/QUOTE]
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