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Prete: Dimmi, figliolo.

Perozzi: Sbiliguda venial... Con la supercazzola prematurata.

Prete: Come, figliolo?

Perozzi: Confesso, come foss'antani, con lo scappellamento... A destra e... Costantinato ammaniti.

Prete: Quante volte, figliolo?

Perozzi: Fifty-fifty per la fine... Come fosse mea culpa... Alla supercazz...

Prete: Ed io ti assolvo, dai tuoi peccati.



Il bello della "zingarata" è proprio questo: la libertà, l'estro, il desiderio. Come l'amore: nasce quando nasce e quando non c'è più è inutile insistere, non c'è più.