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Frederik Frison attaccato da un cane salterà settimane di gare
Testo
<blockquote data-quote="Bert5quant1" data-source="post: 7486526" data-attributes="member: 121134"><p>Purtroppo non posso essere d'accordo con quanto hai scritto, e spesso mi confronto con la forestale al riguardo, o con i guardiaparco di una zona a 15 km da casa, che conosconpersonalmente.</p><p>quanto scriverò di seguito dipende dla tali contatti.</p><p></p><p>1) I lupi attaccare l'uomo? Fanno di tutto per evitarlo. Che poi facciano danni è vero, ma nelle zone dove sono riusciti a tenerli lontani dai paesi ormai si dedicano a cacciare cinghiali e caprioli. Confermato dalla forestale e da alcuni report diramati alla RAI.</p><p>Poi è anche vero che lo Stato dovrebbe essere molto più sollecito nel dare una copertura (soldi) a chi ha comunque ha avuto bestie uccise, e sempre la forestale però conferma che gli attacchi riguardano più chi non attua difese (soprattutto cani pastore e sistemi di luci e petardi) o alloggia le mandrie all'aperto tutte le notti anche d'inverno senza nemmeno cani da guardia.</p><p></p><p>2) cinghiali: a) proliferano per eccesso costante di protezione invocata ed ottenuta per TROPPI anni da pseudoanimalisti a cui le p.a. prestano orecchio a fini elettorali b) eravamo in equilibrio fino al 1970 ca... vero, ma in quegli anni varie Federcaccia provinciali appoggiarono o addirittura collaborarono a ingenti acquisti e introduzioni di cinghiali balcanici.</p><p>Adesso li abbiamo sull'uscio di casa e guai fargli la bua.</p><p> c) in alcuni paesini ci sono state iniziative di cacciatori locali (incoscienti e sopratutto abissalmente ignoranti) volte a liberare femmine di maiale per ottenere incroci di maggior peso, fino a 120 kg, i porcastri.</p><p>Altra idiozia sfuggita di mano con proliferazione decuplicata</p><p>d) In un parco-zona protetta ecc i locali guardiaparco (con cui ho parlato di ciò) in funzione dei censimenti e soprattutto delle segnalazioni ricevute, organizzano piani di abbattimento cinghiali, e lì i vari sindaci avversi (pochi se non zero, visti i danni subìti) e tutti i vari ignoranti totali che si autoproclamano ambientalisti non possono per fortuna metterci becco.</p><p></p><p>3) I caprioli stanno aumentando, proprio per mancanza di lupi che, dalle mie parti, mai potrebbero scorazzare vicino ai paesi perché la gente sta attenta, interviene subito e li manda a mangiare le prede selvatiche.</p><p></p><p>I cinghiali invece non si possono toccare, e nella breve finestra di caccia al cinghiale può anche capitare di vedere due o tre scalmanati che urlano "assassini", e lo fanno anche ai pescatori sul fiume.</p><p></p><p>4) Ultimo pensiero ai cani da guardiania in montagna, possono essere aggressivi ma dovrebbe sempre esserci il pastore entro una certa distanza a controllarli, perché non poter fare un'escursione su un sentiero aperto a tutti mi dà veramente i nervi, se poi con te hai un cane mite e tranquillo...apriti cielo.</p><p>Personalmente ho sempre gestito bene questi incontri, ma leggo di testimonianze meno fortunate.</p><p>Rimedio? Avere qualche biscotto in tasca.</p><p>Un paio di volte ho gridato e il pastore si è svegliato... dormiva ... però i cani si sono limitati a "scortarci" fino alla fine del gregge.</p><p>Se non funziona, muoversi lentamente e tornare indietro, ma come dicevo sopra, è cosa che mi darebbe I nervi. Salvo poi fare un giro ampio fuori pista. </p><p>Sugli Appennini mi son venuti incontro due pastori grossi 2 volte la mia setterina, e con il collare a punte, ma camminando lentamente e salutandoli con dei ciaooo mielosi son rimasti li a guardarmi e non hanno ringhiato.</p><p>Controllavano se avevo un biscotto da dargli, atteggiamento classico che riconosco da un miglio.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bert5quant1, post: 7486526, member: 121134"] Purtroppo non posso essere d'accordo con quanto hai scritto, e spesso mi confronto con la forestale al riguardo, o con i guardiaparco di una zona a 15 km da casa, che conosconpersonalmente. quanto scriverò di seguito dipende dla tali contatti. 1) I lupi attaccare l'uomo? Fanno di tutto per evitarlo. Che poi facciano danni è vero, ma nelle zone dove sono riusciti a tenerli lontani dai paesi ormai si dedicano a cacciare cinghiali e caprioli. Confermato dalla forestale e da alcuni report diramati alla RAI. Poi è anche vero che lo Stato dovrebbe essere molto più sollecito nel dare una copertura (soldi) a chi ha comunque ha avuto bestie uccise, e sempre la forestale però conferma che gli attacchi riguardano più chi non attua difese (soprattutto cani pastore e sistemi di luci e petardi) o alloggia le mandrie all'aperto tutte le notti anche d'inverno senza nemmeno cani da guardia. 2) cinghiali: a) proliferano per eccesso costante di protezione invocata ed ottenuta per TROPPI anni da pseudoanimalisti a cui le p.a. prestano orecchio a fini elettorali b) eravamo in equilibrio fino al 1970 ca... vero, ma in quegli anni varie Federcaccia provinciali appoggiarono o addirittura collaborarono a ingenti acquisti e introduzioni di cinghiali balcanici. Adesso li abbiamo sull'uscio di casa e guai fargli la bua. c) in alcuni paesini ci sono state iniziative di cacciatori locali (incoscienti e sopratutto abissalmente ignoranti) volte a liberare femmine di maiale per ottenere incroci di maggior peso, fino a 120 kg, i porcastri. Altra idiozia sfuggita di mano con proliferazione decuplicata d) In un parco-zona protetta ecc i locali guardiaparco (con cui ho parlato di ciò) in funzione dei censimenti e soprattutto delle segnalazioni ricevute, organizzano piani di abbattimento cinghiali, e lì i vari sindaci avversi (pochi se non zero, visti i danni subìti) e tutti i vari ignoranti totali che si autoproclamano ambientalisti non possono per fortuna metterci becco. 3) I caprioli stanno aumentando, proprio per mancanza di lupi che, dalle mie parti, mai potrebbero scorazzare vicino ai paesi perché la gente sta attenta, interviene subito e li manda a mangiare le prede selvatiche. I cinghiali invece non si possono toccare, e nella breve finestra di caccia al cinghiale può anche capitare di vedere due o tre scalmanati che urlano "assassini", e lo fanno anche ai pescatori sul fiume. 4) Ultimo pensiero ai cani da guardiania in montagna, possono essere aggressivi ma dovrebbe sempre esserci il pastore entro una certa distanza a controllarli, perché non poter fare un'escursione su un sentiero aperto a tutti mi dà veramente i nervi, se poi con te hai un cane mite e tranquillo...apriti cielo. Personalmente ho sempre gestito bene questi incontri, ma leggo di testimonianze meno fortunate. Rimedio? Avere qualche biscotto in tasca. Un paio di volte ho gridato e il pastore si è svegliato... dormiva ... però i cani si sono limitati a "scortarci" fino alla fine del gregge. Se non funziona, muoversi lentamente e tornare indietro, ma come dicevo sopra, è cosa che mi darebbe I nervi. Salvo poi fare un giro ampio fuori pista. Sugli Appennini mi son venuti incontro due pastori grossi 2 volte la mia setterina, e con il collare a punte, ma camminando lentamente e salutandoli con dei ciaooo mielosi son rimasti li a guardarmi e non hanno ringhiato. Controllavano se avevo un biscotto da dargli, atteggiamento classico che riconosco da un miglio. [/QUOTE]
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