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BDC-MAG.com
Froome resta convinto delle proprie possibilità
Testo
<blockquote data-quote="go_lance_pcm" data-source="post: 7175417" data-attributes="member: 29051"><p>I miglioramenti ci sono stati ed evidenti, anche se non straordinari. La scorsa stagione arrivò nei primi trenta solo tre volte, due di queste erano tappe di pianura di un giro negli Emirati e la terza era una tappa poco più che anonima del Giro di Germania, corsa di seconda fascia a voler essere buoni. Quest'anno invece non si stacca appena iniziano le salite, certo resta solo una prestazione di resistenza che sfuma quando il ritmo diventa "da gara" ma con segnali positivi.</p><p></p><p>L'incidente che ha avuto è gravissimo. Anche Beloki si trascinò per tre stagioni, con pochi risultati decenti. Con la certezza che non potrà vincere un altro Tour e la quasi certezza che non potrà più salire sul podio di un grande giro, si prenda di buono la dedizione che sta mostrando lungo la strada del recupero, segno di una capacità mentale che secondo me solo lui e non so chi altri in gruppo potrebbe avere. Quattro Tour su quattro partecipazioni concluse e andare a podio per quattro grandi giri consecutivi, una cosa che non si vede come minimo da trent'anni e forse anche dai tempi di Mercxk, non capitano per caso.</p><p></p><p>Con lo stipendio che ha, potrebbe ritirarsi e invece continua. </p><p>Ormai è una corsa contro il tempo e realisticamente non può guardare più lontano del 2023, quando avrà già 38 anni e quindi il rischio di un calo aumenterà.</p><p></p><p>Quello che mi piacerebbe vedere da lui, per questa stagione, è evitare di vederlo al Tour, dove sarebbe la seconda via crucis consecutiva anche se con prestazioni più dignitose dell'anno scorso ma senza possibilità neanche di cercare fughe. Sarebbe bello vederlo gareggiare in corse minori come Romania e Portogallo in preparazione alla Vuelta. In queste gare il livello meno esigente potrebbe farcelo vedere più volte vicino ai migliori e sarebbe positivo per il morale anche per lui, in vista della corsa spagnola fatta senza obiettivi di classifica. Poi si vedrà nel 2023 per la resa dei conti. Nessuno ha mai detto che un recupero completo fosse scontato. Di sicuro, se ci sono corridori che meritano credito per questo tentativo, lui è tra quelli. Ha già dato e non gli resta che tentare fino alla fine.</p><p></p><p>L'articolo poteva essere più approfondito e invece stavolta è fatto più per i click che per altro, se fosse uscito in qualsiasi momento degli ultimi tre anni avrebbe potuto essere uguale senza cambiare praticamente neanche le virgole.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="go_lance_pcm, post: 7175417, member: 29051"] I miglioramenti ci sono stati ed evidenti, anche se non straordinari. La scorsa stagione arrivò nei primi trenta solo tre volte, due di queste erano tappe di pianura di un giro negli Emirati e la terza era una tappa poco più che anonima del Giro di Germania, corsa di seconda fascia a voler essere buoni. Quest'anno invece non si stacca appena iniziano le salite, certo resta solo una prestazione di resistenza che sfuma quando il ritmo diventa "da gara" ma con segnali positivi. L'incidente che ha avuto è gravissimo. Anche Beloki si trascinò per tre stagioni, con pochi risultati decenti. Con la certezza che non potrà vincere un altro Tour e la quasi certezza che non potrà più salire sul podio di un grande giro, si prenda di buono la dedizione che sta mostrando lungo la strada del recupero, segno di una capacità mentale che secondo me solo lui e non so chi altri in gruppo potrebbe avere. Quattro Tour su quattro partecipazioni concluse e andare a podio per quattro grandi giri consecutivi, una cosa che non si vede come minimo da trent'anni e forse anche dai tempi di Mercxk, non capitano per caso. Con lo stipendio che ha, potrebbe ritirarsi e invece continua. Ormai è una corsa contro il tempo e realisticamente non può guardare più lontano del 2023, quando avrà già 38 anni e quindi il rischio di un calo aumenterà. Quello che mi piacerebbe vedere da lui, per questa stagione, è evitare di vederlo al Tour, dove sarebbe la seconda via crucis consecutiva anche se con prestazioni più dignitose dell'anno scorso ma senza possibilità neanche di cercare fughe. Sarebbe bello vederlo gareggiare in corse minori come Romania e Portogallo in preparazione alla Vuelta. In queste gare il livello meno esigente potrebbe farcelo vedere più volte vicino ai migliori e sarebbe positivo per il morale anche per lui, in vista della corsa spagnola fatta senza obiettivi di classifica. Poi si vedrà nel 2023 per la resa dei conti. Nessuno ha mai detto che un recupero completo fosse scontato. Di sicuro, se ci sono corridori che meritano credito per questo tentativo, lui è tra quelli. Ha già dato e non gli resta che tentare fino alla fine. L'articolo poteva essere più approfondito e invece stavolta è fatto più per i click che per altro, se fosse uscito in qualsiasi momento degli ultimi tre anni avrebbe potuto essere uguale senza cambiare praticamente neanche le virgole. [/QUOTE]
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