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Fuglsang e Lutsenko legati al Dott. Ferrari?
Testo
<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 6575728" data-attributes="member: 1850"><p>Mi sembra che il ciclismo spesso venga dipinto come una specie di sistema di squadre "chiuse" in cui ognuno lotta strenuamente contro l'altro.</p><p>A mio parere non è cosi: i corridori passano continuamente da una squadra all'altra, idem le persone che fanno parte degli staff.</p><p>Parlando con pro ed ex-pro ho sempre l'impressione che tutti sappiano tutto di tutti, e non ci sono "misteri" particolari. È un microcosmo di qualche centinaio di persone che di fatto vivono in simbiosi tutto l'anno.</p><p>Quello che non si considera mai sono appunto tutti i rapporti tra i vari attori in gioco, che, appunto, a volte non sono "contro gli altri". Il ciclismo è da sempre sport di <em>combine</em> per eccellenza (dal giorno 1), e non si tratta di vendersi e comprarsi le corse, ma di "favori" tra ex-compagni, tra compagni futuri, tra corridori con lo stesso procuratore, con gli stessi sponsor personali, etc...</p><p>La mia opinione è che ci sia tutto un equilibrio di regole non scritte da rispettare, e che gran parte del "mestiere" del ciclista sia rispettarle senza farla fuori dal vaso. Pena pagarla subito.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 6575728, member: 1850"] Mi sembra che il ciclismo spesso venga dipinto come una specie di sistema di squadre "chiuse" in cui ognuno lotta strenuamente contro l'altro. A mio parere non è cosi: i corridori passano continuamente da una squadra all'altra, idem le persone che fanno parte degli staff. Parlando con pro ed ex-pro ho sempre l'impressione che tutti sappiano tutto di tutti, e non ci sono "misteri" particolari. È un microcosmo di qualche centinaio di persone che di fatto vivono in simbiosi tutto l'anno. Quello che non si considera mai sono appunto tutti i rapporti tra i vari attori in gioco, che, appunto, a volte non sono "contro gli altri". Il ciclismo è da sempre sport di [I]combine[/I] per eccellenza (dal giorno 1), e non si tratta di vendersi e comprarsi le corse, ma di "favori" tra ex-compagni, tra compagni futuri, tra corridori con lo stesso procuratore, con gli stessi sponsor personali, etc... La mia opinione è che ci sia tutto un equilibrio di regole non scritte da rispettare, e che gran parte del "mestiere" del ciclista sia rispettarle senza farla fuori dal vaso. Pena pagarla subito. [/QUOTE]
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