03-10-2015 Bonassola (Sp)
Oggi pomeriggio ho fatto una lunga trasferta nel levante ligure per partecipare alla classica cicloscalata del primo sabato di ottobre Bonassola - Pian Puntasco.
Vittoria assoluta del gentlemen Daniele Attolini.
Gara sempre ben organizzata dall' Asd Monegliese nell'ambito della festa patronale di Bonassola.
10 euro l'iscrizione, buon ristoro a base di focaccia, torta crostata e bibite.
Premi modesti ma per tutti.
Allego classifica:
Va anche detto che negli ultimi anni la gara non compare in nessun calendario, e del suo svolgimento si viene a conoscenza solo pochi giorni prima, tra l'altro attraverso canali informali. Io manco ormai dal 2008, e d'altra parte per me sarebbe impossibile venire senza prendere un giorno di ferie concordato con il dovuto anticipo. Tra l'altro quest'anno mi sarebbe tornata comoda, venendo dalla Lombardia di lì sarei ripartito per Cassino dove corsi il giorno dopo, ma quando seppi della gara mi ero già organizzato diversamente. Curioso il fatto che sulle classifiche ancora campeggi il logo "Udace-CSAIN".Mi dispiace che ci sia stata poca partecipazione , gli amici della Monegliese meriterebbero una più elevato numero di iscritti.
Per quanto riguarda i premi , in tutte le edizioni che ho partecipato , nessuno è tornato a casa a mani vuote , anche in gare con molta partecipazione , e con i pochi partecioanti delle ultime edizioni , bisogna ringraziare Cavallaro e gli altri Monegliesi che hanno ancora voglia di perdere tempo ad organizzare.
la salita è regolare, i tratti in rettilineo non vanno oltre l'8%, i tornanti sono in contropendenza e piuttosto stretti, difficili da rilanciare. Questo almeno se si limitano ai 4km finali che sono veramente pochi, secondo me ci sono 6-7 km buoni di salita utili per una cronoscalata veramente impegnativa.Ricevuto il volantino dagli organizzatori (pubblicato sotto) non mi sanno però descrivere la salita (soprattutto se ha una pendenza regolare con lievi scarti da quella media - attorno al 7-8%- o alterna tratti leggeri ad altri ripidi); mi seppero solo dire che ci sono molti tornanti (e si vede anche dalla cartina).
Di sicuro conoscendo l'accoglienza che in quella zona i paesi tributano alle gare sarà un piacere andarci.
Volantino (convertito in pdf è però ruotato)
Mi dispiace che ci sia stata poca partecipazione , gli amici della Monegliese meriterebbero una più elevato numero di iscritti.
Per quanto riguarda i premi , in tutte le edizioni che ho partecipato , nessuno è tornato a casa a mani vuote , anche in gare con molta partecipazione , e con i pochi partecioanti delle ultime edizioni , bisogna ringraziare Cavallaro e gli altri Monegliesi che hanno ancora voglia di perdere tempo ad organizzare.
Confermo tutto quanto detto; nel mio caso il problema è che sui 13 strettissimi tornanti, intervallati da rampe molto dolci (4-5%) rallentavo troppo, e una volta riuscito a rilanciare l'andatura ero già al successivo: calcolando di perdere anche 1" a tornante rispetto agli avversari, i conti tornano. Tanto di cappello a chi fece meglio di me, abile ad affrontare i tornanti senza perdere troppo velocità. Positivo il presidio di volontari su tutti i tornanti, con le pettorine gialle facevano anche da riferimento per la "staccata", tanto che su quello dove il volontario non si vedeva perché stava leggermente a monte sbagliavo il tempo; inoltre, transito vietato in discesa anche per ciclisti e residenti (tanto per scendere a mare esistono innumerevoli strade alternative).Gara iniziata male perché l'iscrizione non era al negozio Giant, vicino alla partenza, ma oltre l'arrivo a Coldirodi e chi come me è arrivato in bicicletta (in tempo) ha rischiato di non partire. Ma al mio "non fa niente" rivolto al tipo dell'iscrizione mi è arrivato subito il numero in mano (e ci credo, 15 euro!). Pacco gara: un bel niente.
Gara ben coperta da volontari che garantivano la sicurezza. Asfalto bello e percorso ricco di tornanti, almeno una dozzina in poco più di 3 km., in cui alcuni corridori da rapportone, come "somaro", non riuscivano ad esprimersi al meglio in quanto bisognava sovente rilanciare la bicicletta.
Vittoria di Prandi (vet) poi Bruna (jun), Molinari (vet), Lanteri (gen).
Premiazione: random. Sinceramente non ho capito quanti ne premiavano ogni cat. (ho ricontrollato, penso 5 ogni cat.) Personalmente sono soddisfatto, per il tipo di percorso, della mia ottava posizione su 20 anche se ho visto (come qualcuno ogni tanto fa notare) premi non distribuiti. Sono almeno riuscito a mangiare qualcosa prima che finisse il rinfresco (partivo tra gli ultimi).
Penso che l'anno prossimo il tempo me lo prenderò da solo e investirò i 15 euro in una grigliata mista di pesce!!!
http://www.ilciclismoamatori.it/wp-content/uploads/2015/10/arrivo-1-foto.jpg
http://www.ilciclismoamatori.it/wp-content/uploads/2015/10/arrivo-2-foto.jpg
Cronoscalata Settefrati (FR) ACSIRicevuto il volantino dagli organizzatori (pubblicato sotto) non mi sanno però descrivere la salita (soprattutto se ha una pendenza regolare con lievi scarti da quella media - attorno al 7-8%- o alterna tratti leggeri ad altri ripidi); mi seppero solo dire che ci sono molti tornanti (e si vede anche dalla cartina).
Di sicuro conoscendo l'accoglienza che in quella zona i paesi tributano alle gare sarà un piacere andarci.
Volantino (convertito in pdf è però ruotato)
Cronoscalata Settefrati (FR) ACSI
Attenzione: rettifica orario: iscrizioni dalle 7.30 alle 9.00, prima partenza alle 9.30.
Sul giornale ACSI ciclismo però la gara non compare.
Ecco quella definitiva (spero si veda):Siete sicuri di questa gara ACSI, pare che in provincia di Frosinone l'ACSI non esista, magari sarà qualche altro ente, si può vedere la locandina?
Confermo tutto quanto detto; nel mio caso il problema è che sui 13 strettissimi tornanti, intervallati da rampe molto dolci (4-5%) rallentavo troppo, e una volta riuscito a rilanciare l'andatura ero già al successivo: calcolando di perdere anche 1" a tornante rispetto agli avversari, i conti tornano. Tanto di cappello a chi fece meglio di me, abile ad affrontare i tornanti senza perdere troppo velocità. Positivo il presidio di volontari su tutti i tornanti, con le pettorine gialle facevano anche da riferimento per la "staccata", tanto che su quello dove il volontario non si vedeva perché stava leggermente a monte sbagliavo il tempo; inoltre, transito vietato in discesa anche per ciclisti e residenti (tanto per scendere a mare esistono innumerevoli strade alternative).
Nel 2006 la salita veniva affrontata all'inizio della Ospedaletti-San Romolo: nonostante fossi arrivato al traguardo con oltre 1'30" sul secondo (Prevosto) su quel primo tratto di salita mi erano rimasti a ruota almeno 5-6 corridori, che poi si sarebbero staccati di colpo dopo Coldirodi, dove la strada, pur con una pendenza dolce, ha un andamento sempre tortuoso, ma con curve e tornanti ampi.
Quella in cui ti batté Drovandi probabilmente era la Ospedaletti-San Romolo, salita dolce ma interminabile di 15km; quando la feci io l'arrivo era prima dello scollinamento (galleria), fuori San Romolo; ma mi riferivano di edizioni nelle quali la gara era arrivata al paese (un po' più in basso). In quella zona è possibile effettuare combinazioni di percorsi molto varie, le strade che salgono dal mare verso i monti sono molte, si possono seguire le principali oppure deviare per varianti per parte del percorso; quindi spesso può capitare che la stessa gara da un anno all'altro cambi percorso pur mantenendo partenza e arrivo uguali (o cambi anche quelli di qualche centinaio di metri).Io la vinsi a fine anni '90 ma si partiva dove adesso c'è il negozio Giant, si faceva la strada principale per circa 2/3 km. per poi congiungersi nell'ultimo km. nel tracciato di domenica scorsa. Vinsi per 1 secondo su Drovandi che ultimamente rileggo nelle classifiche dopo un'assenza di molti anni.
Il giorno prima mi (battette?) sempre Drovandi in volata in una cicloscalata partendo sempre da lì, forse proprio la Ospedaletti-San Romolo. In entrambe le gare fece terzo un fortissimo veterano o gentleman di quegli anni che si chiamava Grillo Michele se non sbaglio.
Ho perso più forza che memoria! :-)
salve,gli organizzatori hanno confermato che la manifestazione non ha a che fare con l'acsi..questi,essendo alle prime armi,hanno inserito il logo sulla locandina solo perche quest ente ha collaborato qualche volta con loro in altri contesti di altri eventi sportivi e non..Quella in cui ti batté Drovandi probabilmente era la Ospedaletti-San Romolo, salita dolce ma interminabile di 15km; quando la feci io l'arrivo era prima dello scollinamento (galleria), fuori San Romolo; ma mi riferivano di edizioni nelle quali la gara era arrivata al paese (un po' più in basso). In quella zona è possibile effettuare combinazioni di percorsi molto varie, le strade che salgono dal mare verso i monti sono molte, si possono seguire le principali oppure deviare per varianti per parte del percorso; quindi spesso può capitare che la stessa gara da un anno all'altro cambi percorso pur mantenendo partenza e arrivo uguali (o cambi anche quelli di qualche centinaio di metri).
Riguardo alla gara di Ospedaletti, dimenticavo un particolare: all'arrivo due persone dello staff con un termometro a infrarossi misuravano la temperatura di mozzi e movimenti centrali, per individuare eventuali motorini elettrici. E' la prima volta che vedo effettuare tali controlli, ne avevo solo sentito parlare ad una granfondo.Confermo tutto quanto detto; nel mio caso il problema è che sui 13 strettissimi tornanti, intervallati da rampe molto dolci (4-5%) rallentavo troppo, e una volta riuscito a rilanciare l'andatura ero già al successivo: calcolando di perdere anche 1" a tornante rispetto agli avversari, i conti tornano. Tanto di cappello a chi fece meglio di me, abile ad affrontare i tornanti senza perdere troppo velocità. Positivo il presidio di volontari su tutti i tornanti, con le pettorine gialle facevano anche da riferimento per la "staccata", tanto che su quello dove il volontario non si vedeva perché stava leggermente a monte sbagliavo il tempo; inoltre, transito vietato in discesa anche per ciclisti e residenti (tanto per scendere a mare esistono innumerevoli strade alternative).
Nel 2006 la salita veniva affrontata all'inizio della Ospedaletti-San Romolo: nonostante fossi arrivato al traguardo con oltre 1'30" sul secondo (Prevosto) su quel primo tratto di salita mi erano rimasti a ruota almeno 5-6 corridori, che poi si sarebbero staccati di colpo dopo Coldirodi, dove la strada, pur con una pendenza dolce, ha un andamento sempre tortuoso, ma con curve e tornanti ampi.
Ah, non lo sapevo, lo apprendo da te adesso.Riguardo alla gara di Ospedaletti, dimenticavo un particolare: all'arrivo due persone dello staff con un termometro a infrarossi misuravano la temperatura di mozzi e movimenti centrali, per individuare eventuali motorini elettrici. E' la prima volta che vedo effettuare tali controlli, ne avevo solo sentito parlare ad una granfondo.
Se realmente possono smascherare eventuali truffatori, benvengano.
Scusate la cronoscalata a Buti domenica 25 sapete dove è il ritrovo è l'orario perché dal sito Folgore bike non riesco a far funzionare il link oppure non funziona.Grazie.
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